Referendum
Ieri pomeriggio ero in giro in centro per commissioni, e mi sono imbattuto in uno dei banchetti per la raccolta delle firme per il referendum elettorale, a cui ho prontamente aderito.
Per chi non lo sapesse, si tratta di tre quesiti; i primi due vogliono abolire la possibilità di formare coalizioni di liste nelle elezioni per la Camera e per il Senato, con la conseguenza di forzare i gruppi di partiti a presentare liste uniche – e quindi, tendenzialmente, a fondersi – e di elevare gli sbarramenti minimi rispettivamente al quattro e all’otto per cento. Il terzo vuole vietare il malcostume delle candidature multiple, quello per cui Berlusconi o D’Alema sono candidati praticamente in tutta Italia, e poi, scegliendo per quale seggio optare, decidono autonomamente chi far entrare tra i primi dei non eletti.
Non so quanta fiducia avere nel fatto che questo referendum possa curare davvero la malattia terminale della democrazia italiana, anche visto lo stringato comitato promotore, composto da soli 179 membri, tra cui molti dei politici che hanno abusato del sistema; però tentare non nuoce. Si può firmare presso le circoscrizioni e i municipi dove siano stati depositati i moduli, oppure, oggi e domani, presso banchetti speciali (a Torino in via Cesare Battisti, dietro piazza Castello, e al mercato di corso Racconigi).
22 Giugno 2007, 10:32
Il terzo referendum è cosa buona e giusta; i primi due, soprattutto visto che lasciano il Porcellum intatto, sono assolutamente inutili, nel senso che anche se passassero il risultato sarebbe che prima della presentazione delle liste i due schieramenti si metterebbero d’accordo per chi mettere nel listone e in che ordine. Sai che gioia.
22 Giugno 2007, 12:16
La cosa curiosa è che anch’io ho firmato pur essendo sostanzialmente contrario ai primi due quesiti. Cosa non si fa pur di provare a smuovere la politica costituita da personaggi ridicoli che cambiano la legge elettorale alla vigilia di elezioni con una legge autodefinita “porcata”, poi si scandalizzano perché la nuova maggioranza non riesce a governare ed invece di proporre una nuova legge elettorale, chiedono nuove elezioni con la stessa legge elettorale di prima… Il problema è che questi personaggi ridicoli li abbiamo eletti noi e li conoscevamo già …
Va beh…
Ciao
22 Giugno 2007, 23:57
A dirla tutta, ho avuto il sospetto – anche visti i nomi dei promotori – che questo referendum elettorale sotto sotto sia un palliativo per cercare di evitare che qualcun altro tirasse fuori a furor di popolo la cura da cavallo. Comunque, meglio che niente; anche nei primi anni ’90 le ondate referendarie-elettorali furono multiple e graduali…
27 Giugno 2009, 02:50
Ed ecco che questo post ritorna attuale…