Vita milanese
Oggi, durante un giro a Milano per riunioni, ho scoperto un paio di altre perle su quanto sia piacevole vivere in codesta città .
Ad esempio, avendo dieci minuti liberi in pieno centro, ho fatto un giro dentro al Duomo; molto bello, ma si viene subito colpiti dall’abbondanza di cartelli che con tono perentorio intimano “Silenzio!”, “Di qua!”, “Vietato entrare!”… insomma, non si ha esattamente la sensazione di essere benvenuti.
Ma la cosa più interessante è stato entrare nella stazione della metro e fermarmi davanti a un distributore di cibarie (sì, ogni tanto lo faccio): davanti a me un ragazzino stava armeggiando con le mani dentro la cassetta dove si ritira il prodotto acquistato. Ho pensato che stesse cercando di rubare qualcosa, oppure che fosse semplicemente molto impedito. Alla fine, dopo un minuto buono di sforzi erculei, il ragazzino ha estratto la sua bibita e se ne è andato; al che io ho comprato la mia, ho infilato le mani nella cassetta per prenderla, e… ho scoperto che, presumibilmente per paura dei furti, questa macchinetta era stata modificata in modo che l’apertura della cassetta facesse scendere una paratia di ferro proprio sulle mani del cliente, bloccandole contro la parete. Effettivamente l’unico modo per prendere il prodotto acquistato era dimenarsi in ogni modo, con le mani schiacciate in una fessura di un centimetro, cercando di afferrare l’acquisto con la punta delle dita e poi di deformarlo in modo da farlo passare nella fessura.
O era una candid camera, o l’utente milanese è molto benvoluto dai suoi fornitori.
21 Settembre 2007, 09:12
Beh, VB, anche nella rammollita vita moderna a volte si deve lottare per procurarsi il cibo… Quello che trovo più insopportabile del metrò milanese non sono le macchinette, ma gli schermi giganti all’interno di alcune stazioni, per esempio centrale e Duomo. Trasmettono ad alto volume pubblicità e quotazioni di borsa e, perdiana, possibile che mi debbano rompere i coglioni anche lì?