Film per bambini?
Ieri sera siamo andati a vedere Bee Movie (carino, anche se niente di eccezionale: una buona ora e mezza di intrattenimento).
Abbiamo scelto il Cineplex Massaua non solo perché è di fronte a casa mia, ma perché è l’unico cinema di Torino o quasi a offrire l’ingresso ridotto anche il mercoledì sera e non solo al lunedì. Di conseguenza, la sala era relativamente piena, in particolare di famiglie numerose e con bambini.
Già la situazione si era fatta un po’ imbarazzante quando, prima del film, sono passate in sequenza tre o quattro pubblicità di profumi e mutande, tutte caratterizzate da donne seminude e primi piani di tette e culi a dimensione venti metri per dieci; ok, secondo me è giusto che i bambini sviluppino un rapporto sano col corpo e col sesso, però forse ci vorrebbe un po’ di selezione nelle pubblicità che passano prima di questo genere di film.
Il punto però è che, come si poteva apprendere semplicemente leggendo le recensioni, Bee Movie non è affatto un film per bambini. O meglio, i bambini possono pure guardarlo – sempre che non restino traumatizzati dalla scena in cui i poliziotti abbattono Winnie Pooh a fucilate – ma il grosso dell’umorismo è destinato agli adulti.
In breve, quindi, si è creata in sala una frattura tra una torma di bambinetti chiaramente annoiati – e quindi iperattivi, fastidiosi e rumorosi, intenti a ribaltarsi sulle sedie e a correre in giro – e i loro genitori tutti presi dal film.
Menzione speciale per il genitore che, portando al cinema una bambina talmente piccola da non saper ancora leggere, si ritiene in dovere di ripetere a voce alta in mezzo alla sala tutto ciò che appare scritto sullo schermo. Un vero servizio di traduzione simultanea!
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