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venerdì 25 Gennaio 2008, 11:18

Si salvi chi può

È caduto il governo, è finito il centrosinistra, e se per caso si votasse oggi stravincerebbe Berlusconi; e quindi, è partito il “si salvi chi può”.

Al punto che aprendo stamattina Repubblica.it – in un giorno da record per l’audience – per leggere delle evoluzioni della crisi, si ottiene invece un paginone nero a tutto schermo che pubblicizza un profumo. E non è un defacement, l’hanno proprio fatto loro.

Se il giornale interno del governo Prodi vende frettolosamente il culo in questo modo come se dovesse morire domani, vuol proprio dire che l’establishment del centrosinistra è nel panico più completo.

[tags]centrosinistra, repubblica, pubblicità, panico[/tags]

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10 commenti a “Si salvi chi può”

  1. .mau.:

    quello l’hanno fatto sulla tua versione di rep.it, mi sa :-)

  2. Andrew:

    Di tutte le cose che segnali su Repubblica, non ne ho trovata una. Neanche questa del paginone nero. Quindi:
    a) hai qualcosa che ti rimanda su un republica.it.ru
    b) sanno che sei tu e lo fanno apposta
    c) appaiono solo sul tuo iBook/iMac/iQualcosa
    d) uso Firefox con NoScript…

  3. Alberto:

    Se oggi si andasse a votare Berlusconi vincerebbe, secondo i suoi proclami, con almeno una diecina di senatori di maggioranza (esclusi i senatori a vita, immagino). Anche se si scoprisse improvvisamente che non era vero che la CdL era finita come proclamava Fini sino a poche settimane orsono, anche se Casini ritornasse all’ovile, anche se Berlusconi avesse ragione, ci ritroveremo di nuovo a dover contare chi ha l’influenza, chi ha impegni improrogabili, cosa fa Andreotti, cosa fa Pallaro e tutti gli altri.
    Sai che ridere… Mi viene il dubbio che questa volta potrebbero andare in crisi perfino quando si tratta di tirar fuori qualcuno di galera (tra l’altro adesso ci potrebbe essere anche Mastella tra quelli).
    Naturalmente poi se uno dice che sarebbe forse sensato andare a votare dopo aver ripristinato una legge elettorale presentabile, è perché ha paura della grande vittoria della CdL o del PdP o del PdL o di come altro si chiamerà il partito di Berlusconi…

  4. Thomas Jefferson:

    E` in queste occasioni che si vede quanto i democratici rispondano al loro nome. Come in passato, faranno il possibile per evitare di ricorrere al più semplice ed immediato meccanismo della democrazia: le elezioni (e la legge elettorale è solo una scusa, se hanno governato fino ad oggi è grazie all’artificiale maggioranza concessagli alla camera, avendo loro in totale preso meno voti dell’opposizione). La verità è che il centrosinistra non è maggioranza nel paese, non lo era al momento delle elezioni (seppur di poco) e nessuna legge elettorale che non gli garantisca una stabile maggioranza nelle due camere andrà bene.

  5. vb:

    Peraltro c’è chi nel centrosinistra sostiene l’opposto, cioè che sia meglio votare subito per restituire a Berlusconi lo scherzetto di vincere le elezioni con una legge elettorale che rende molto difficile avere una maggioranza stabile.

  6. BlindWolf:

    Signori, calma e gesso.

    In 14 anni di cosiddetta “seconda Repubblica” dovremmo aver imparato alcune cosette:

    1) Ogni maggioranza vincente ad un’elezione regolarmente perde l’elezione successiva. Spiegazione: un governo ha più possibilità di fare figure barbine di un’opposizione, senza considerare il fatto che siccome siamo una nazione con dei grossi problemi (specialmente economici). l’Esecutivo è costretto prima o poi a fare scelte impopolari.

    2) La differenza numerica tra gli elettori “di sinistra” e quelli “di destra” è minima. La differenza tra un’elezione e l’altra la fanno principalmente gli indecisi; le uniche elezioni vinte con un po’ di margine (Prodi 1996 e Berlusconi 2001) sono dovute al fatto che lo schieramento perdente non era riuscito ad includere alcuni partiti di peso medio (Lega Nord nel 96, Rifondazione nel 2001)

    3) Ne consegue che se si vuole una maggioranza stabile occorre un “premio di maggioranza”. La cosa personalmente non mi piace ma lo reputo un male quasi necessario. Ovviamente i partiti “zero virgola” non sono molto disponibili a trattare su questo punto dato che cancellerebbe tutto il loro potere (vero, Dini e Mastella?).

    4) Le coalizioni sono tenute insieme con lo sputo. Ogni governo sa benissimo che ha troppe anime da soddisfare contemporaneamente, le coalizioni sono tenute insieme più dalla paura di consegnare il governo agli avversari che altro.

    Le leggi elettorali dal ’94 in poi mi sono piaciute sempre di meno: l’Italia non è un Paese da maggioritario (al referendum del ’93, appena maggiorenne, avrei votato NO ma la rosolia mi ha costretto a letto…) e l’ultima legge elettorale ha unito i difetti del maggioritario a quelli del proporzionale.

    I prossimi due/tre anni saranno (macroeconomicamente parlando) durissimi e nessuno si augura di essere al governo tra il 2008 ed il 2010 a meno di fare il capro espiatorio.

  7. Alberto:

    Thomas Jefferson: indipendentemente dalle preferenze circa un governo di destra o di sinistra, non credo che nessuno possa augurare all’Italia altri anni di rincorsa ai senatori a vita o sudamericani e certo 10 senatori di maggioranza, se davvero così sarà, non garantiranno alla ipotetica coalizione di centro-destra una governabilità che hanno raggiunto a fatica quando avevano una maggioranza schiacchiante. Per quanto mi riguarda vedere Storace che chiede perdono in ginocchio alla Levi Montalcini, pur di ottenere la fiducia al governo, sarebbe certo una bella soddisfazione, ma non tale da sacrificare il paese per questo sfizio.
    Per quanto riguarda la difficoltà di trovare un accordo sulla legge elettorale non mi pare proprio sia una colpa della sola sinistra. L’accordo sul modello tedesco è naufragato principalmente per l’opposizione di AN, mentre tra i principali oppositori di un ritorno al maggioritario c’è l’UDC.
    Non mi dimenticherei soprattutto di una cosa: ovvero che le elezioni subito scipperebbero i cittadini di un referendum nel quale potremmo, senza attendere il Parlamento, cambiarla noi la legge elettorale. Il fatto che il governo sia caduto ad opera di quei partitini che sarebbero molto penalizzati dal referendum, a pochi giorni dalla ratifica della Consulta, a voi non pare una curiosa coincidenza?

  8. Attila:

    Il sistema tedesco funziona non molto bene già nell’ordinata e diligente Germania (basta vedere come sono andate le ultime elezioni e adesso la Merkel si lamenta che non può governare, con 2 partiti nella maggioranza), figuriamoci nella nostra bella penisola…
    Il referendum è un istituto squisitamente abrogativo o confermativo… per cui non fa alcuna legge… abroga gli articoli di una legge…
    Ma, come ampiamente dimostrato nella storia della nostra fantasiosa repubblic (da notare che il minuscolo è fortemente voluto), se si sostituisce la legge di cui è stato abrogato l’articolo, si può fare fesso il quesito referendario come si vuole. (A parte il referendum sul nucleare, perchè c’erano troppi interessi sul gas orientale e maghrebino… per cui “quel referendum è ancora valido ed è uno dei pilastri della nostra repubblica”… e poi scatta la pernacchia).

    Per cui ci meritiamo Prodik, Mastellone, Berluska, PadoaSchioppo, il Pecoraro, Rutellone, l’acuto Fini, il belCasino, Ictusossi, il cachemirato fumante Bertinotti, un paio di Maroni e compagnia cantante…

    A Signora mia che tempi… Si stava meglio quando non si stava peggio… Non ci sono più le mezze stagioni… Piove, governo ladro… oddio… non abbiamo più un governo! Ma quale è la novità?

  9. Alberto:

    Non ho parlato di fare una legge, ma di cambiare quella attuale con il referendum. In questo caso, abrogando alcuni articoli della legge elettorale, la cambi. Non abbastanza per renderla una legge elettorale decente ma abbastanza per fare un simpatico dispetto a chi preferirebbe che votassimo con quella attuale perché con quella modificata forse sparirebbe.

  10. Felicetto:

    …Pronti ? Siete pronti a rivedere IL NUOVO CHE AVANZA ?

    Questa volta il NUOVO sara’ rappresentato dai vari mastella , cuffaro , previti tutti quanti termovalorizzati , sbiancati e candeggiati . La campagna elettorale e’ gia’ iniziata e il nano in doppio petto non sta’ certamente a guardare ,…pero’ questa volta dovra’ perlomeno un po’ di riconoscenza anche a Prodi non vi pare ??? In fondo , in fondo chi gli ha permesso di mantenere le sue tv e i suoi giornali ? In fondo , in fondo chi gli ha permesso di mantenere intatto questo sistema elettorale ?
    Intanto e’ gia’ pronto un primo stralcio di programma : niente tasse ICI inclusa , ricchezza garantita , eliminazione della magistratura e divieto delle intercettazioni , abolire il reato di mafia !!!

 
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