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domenica 20 Gennaio 2008, 15:55

Un altro anno da Toro

Ben sapendo quanti granata leggono questo blog, mi sento in dovere di dedicare la domenica a scrivere due righe sulla situazione del Toro; che dopo il 2-1 di ieri, come tante cose in Italia, è grave ma non è seria, anche se domenica scorsa in casa con il Livorno si è vista la prima vera contestazione dell’era Cairo, con migliaia di persone a gridare “Ma ci prendi per il culo, fai giocare pure Oguro” (peraltro giocatore non meritevole certo di sfottò simili) e “Per restare in A, per restare in A, noi vogliamo Oronzo Canà.

Guardando la squadra di quest’anno, il fatto di avere chiuso il girone d’andata con meno punti persino rispetto alla derelitta compagine dell’anno scorso non si spiega proprio; il gioco è di un altro livello, i giocatori pure, l’allenatore altrettanto. Certo, c’è una chiara mancanza di un centravanti serio, e pure di un paio di ali di livello; ma se nel calcio ci fosse una logica, questa squadra, sistemando decentemente tali buchi, nel girone di ritorno farebbe trenta punti.

La partita di ieri, peraltro, è stata segnata pure dal solito delirio arbitrale; la Fiorentina, pur essendo nettamente più forte del Toro, è riuscita a segnare soltanto su due rigori regalati. Per dare un’idea, riportiamo qui sotto la sequenza del “fallo” su Mutu che avrebbe causato il secondo rigore:

mutu1.jpg mutu2.jpg mutu3.jpg mutu4.jpg mutu5.jpg mutu6.jpg mutu7.jpg mutu8.jpg

Su Sky, a un certo punto, hanno cercato disperatamente di giustificare l’arbitro proponendo il fermo immagine del primo fotogramma, ingrandendolo fino a far sembrare ciascun piede un quadratone, e dicendo “mah… qui forse c’è un contatto…”. Poi ci hanno ripensato, e hanno concluso anche loro che Mutu si butta spudoratamente.

Dopo la partita, sia Novellino che Cairo erano furibondi; quest’ultimo ha dichiarato apertamente che “questo rigore mi sembra una cosa assurda, allucinante, il trattamento che ci riservano gli arbitri è incredibile”, che credo sia una cosa vergognosa e scandalosa”, che mi è piaciuto il Toro stasera per il temperamento, poi purtroppo quando ci sono i cascatori è difficile andare avanti”, e addirittura che da quando ho criticato il gol di Trezeguet, da allora in poi ci hanno trattato in modo incredibile”.

Effettivamente, favori al Toro non ne capitano proprio mai, se si esclude un rigore regalato a Napoli e subito compensato da rigore ed espulsione contro. Effettivamente, nonostante faccia piacere il gemellaggio e i cori di sostegno reciproco, a Firenze ormai la società è fatta da “gobbi dipinti di viola”, partendo da quei Della Valle che non esitarono a farsi aiutare da Moggi pur di rientrare nel club di quelli che contano, e che nelle ultime giornate hanno inanellato favori arbitrali uno dietro l’altro (vedi rigore su tuffo di Vieri a Parma domenica scorsa).

La Stampa, ovviamente, si guarda bene dal sollevare il problema, o dal riportare le dichiarazioni di Cairo sul presunto dazio da pagare per aver protestato contro un discusso omaggio fatto dall’arbitro ai cugini rigatini all’ultimo minuto del derby. Allo stesso tempo, quella di buttarla sul superclassico “arbitro venduto, gobbi ladri” è per il presidente una buona tattica per distogliere l’attenzione dalle oggettive carenze della squadra: è difficile avere dei rigori a favore se non si entra mai nell’area avversaria…

Comunque, sperando nell’acquisto di una punta seria, il vero rischio per il Toro è precipitare in un clima d’isteria: è bene protestare, ma non si può entrare in uno psicodramma in cui al minimo ostacolo si perde la testa, si parla di complotti o ci si manda a stendere l’un l’altro. Ieri il Toro ha giocato un’ottima partita, e a parità di peso politico avrebbe portato a casa un punto senza problemi; soprattutto, preso il primo gol non si è disunito ed è arrivato a pareggiare su un bello schema. Bisogna continuare a crederci e a lavorare in tranquillità.

[tags]toro, fiorentina, cairo, novellino, mutu, cascatori, arbitri, il calcio è tuttora una mafia esattamente come tutto il resto[/tags]

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5 commenti a “Un altro anno da Toro”

  1. BlindWolf:

    Ecco l’editoriale di pochi giorni fa del vicedirettore de La Stampa… http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/hrubrica.asp?ID_blog=41

  2. sciasbat:

    BlinfWolf, mi hai preceduto, solo una piccola correzione: non è di qualche giorno fa è della mattina stessa del misfatto, come dire… cantarsele e tirarsele :P
    Per vb invece: in questo post lamentoso non si manca di tirare in ballo i gobbi. Rientra nel pacchetto base del torinista, per cui tutti i mali vengono da lì? O si tratta della tipica invidia italiana per cui gli altri non sono mai più bravi, ma c’è qualche potere forte? O in fondo sono la stessa cosa?

  3. vb:

    Veramente il post dice chiaramente che il lamento sugli arbitri, per quanto giustificato per ieri, è usato da Cairo come una scusa per non parlare delle sue responsabilità…

    Comunque ti invito a riguardare dieci volte il rigore con espulsione inventato stasera dall’arbitro a due minuti dalla fine a favore dell’Inter che perdeva 2-1: avversari in nove, risultato finale 3-2 per l’Inter. Ormai il campionato è una farsa, se sei una delle prime cinque squadre e giochi contro una delle altre e per caso non ce la fai a vincere da solo, gli arbitri ti fanno vincere a forza. Almeno con Moggi lo facevano solo a favore della Juve, ora le squadre “raccomandate” sono cinque o sei e tutte le domeniche metà degli arbitraggi lasciano allibiti… E poi ci si chiede come mai scatta la violenza…

  4. sciasbat:

    Mah, per come riporti la frase (censura de La Stampa) c’è un po’ di cerchiobottismo: non lo dico, io, anzi, accuso Cairo, ma intanto ricordo anche del complotto contro il Toro e i gobbi ci hanno rubato il derby. E alla fine, a forza di ripeterlo, dopo un po’ di anni il messaggio che rimane è che il gol di Trezeguet era in fuorigioco, non che è uno di qui casi fatti apposta per confondere le idee.

    Sull’Inter invece puoi immaginare mi duole dirlo, ma le cose stanno in modo diverso: se bivacchi nell’area avversaria prima o poi qualcosa arriva, magari anche un rigore inventato. Quello che non avete ancora capito è che quella Juve di Moggi era così forte che faceva paura a tutti, agli avversari, all’arbitro, agli spettatori fino alla dodicesima fila. Ed oggi è così per l’Inter, dove hanno preso fiducia in se stessi grazie all’eliminazione degli avversari. Adesso giocano con la sicurezza di poter sempre portare a casa la pelle e ci credono fino all’ultimo. Una volta dopo il gol del Parma avrebbero incominciato a pensare ai torti passati fino al famoso non rigore di Ronaldo e si sarebbero demoralizzati, invece ora tirano dritto e basta.

  5. vb:

    Ma infatti, come ti dicevo, è difficile che ti diano un rigore se non entri mai nell’area avversaria… Tuttavia, il calcio è sempre stato bello perché c’erano anche quelle partite in cui la squadra più forte – Juve o Inter che sia – per un motivo o per l’altro non riesce a segnare e rischia di non vincere o pure di perdere. Negli ultimi anni questi casi sono sempre di meno, sia perché il divario tra le squadre è aumentato causa differenze di distribuzione dei diritti TV, sia perché se la squadra a righe non ce la fa ci sono ottime chance che alla prima occasione vagamente utile l’arbitro le faccia un regalo, tipicamente dopo aver invertito per mezz’ora a suo favore pure le rimesse laterali.

    Non credo mica che ci siano passaggi di denaro o ordini espliciti, semplicemente l’arbitro sa che anche se dà all’Inter o al Milan o alla Juve un rigore inesistente ci saranno un po’ di polemiche ma la sua carriera non ne sarà influenzata (anzi sotto sotto, sai com’è, Galliani era anche presidente di Lega…), mentre se per caso dà un rigore anche solo dubbio contro una di quelle squadre scatterà per lui il linciaggio mediatico (vedi dopo Napoli-Juve). Quindi, nel dubbio…

    Tempo fa si bollava tutto ciò come il lamento dei perdenti, poi vennero fuori le telefonate di Moggi e si scoprì che un po’ tutte le grandi squadre (non solo la Juve) facevano pressioni ben concrete sia sugli arbitri che sui commentatori televisivi. Se scarti la pretesa ridicola dell’Inter di chiamarsene fuori, si scopre che il calcio funziona come sopra, e visto che dopo un’estate di scandalo hanno rimesso ai loro posti tutti i vecchi dirigenti, è evidente che funzioni ancora così.

 
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