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mercoledì 8 Ottobre 2008, 11:36

Trasporti a Milano

Ieri ho compiuto il mio settimanale giro milanese, e ho colto l’occasione per ammirare l’efficienza dei trasporti milanesi, che si esplica in due situazioni: la ristrutturazione di Milano Centrale e la mitica 90. Dopo questa esperienza, se Chiamparino si prova a vendere GTT ad ATM lo pelo vivo come una patata!

La ristrutturazione di Milano Centrale è in corso ormai da un paio d’anni, anni in cui si è stati costretti a zigzagare tra barriere, buchi e deviazioni di ogni genere. Adesso è stata finalmente completata almeno la parte più vicina ai binari, e si è scoperta la genialità di questo progetto.

Infatti, la biglietteria ora è stata spostata, ed è tutta nuova: è situata nell’interrato del piano terreno sotto l’inizio dei binari. In pratica, entrando in stazione dall’ingresso principale (fermate della metro ecc.) essa è, almeno al momento, quasi impossibile da raggiungere: ci si arriva solo dalle entrate laterali o dall’atrio più a destra. Per collegarla con i binari, quindi, è stato costruito un dedalo di scale mobili del genere piatto, lento, senza gradini e poco pendente: in pratica, mentre una volta prendevi il biglietto e con venti secondi di scala mobile eri al binario, ora prendi il biglietto e devi percorrere a velocità di lumaca circa l’intera estensione della stazione per traverso, su due rampe separate. Peggio ancora se dai binari ti serve arrivare alla biglietteria: in questo caso c’è una scala mobile per mezza rampa, poi devi ripercorrere a piedi in piano metà della stazione per traverso, e poi trovi una nuova rampa che ti porta sotto.

Queste scale mobili sbucano proprio nel mezzo della grande galleria a livello binari che sta tra gli ingressi e i treni, per cui hanno dovuto forarla per centinaia di metri quadri, devastando i suoi storici mosaici e tutta la sua simmetria architettonica: e poi hanno anche la faccia di scrivere che l’intervento serve a ripristinare il monumento storico…

In più, la nuova biglietteria ora è aperta, ma le macchinette automatiche sono per tre quarti ancora fuori servizio: l’altra settimana era il primo del mese e c’erano code da delirio, se non che io ho scoperto altre macchinette in un angolo invisibile, proprio dentro la biglietteria accanto agli sportelli, che erano ovviamente deserte. Una di queste, peraltro, si è rifiutata di farmi biglietti per Torino: fa solo biglietti per le “destinazioni più comuni” e Torino non c’è, né Porta Nuova né Porta Susa.

Se esci vivo dalla stazione, poi, ti aspetta la fermata del 90 all’angolo con viale Tonale. Ci arrivi, e trovi un mucchio di recinzioni abbandonate nei venti centimetri di marciapiede, attorno a un magro alberello: sarà un cantiere, e per questo vicino alla palina c’è un cartello rotondo scrostato in ferro, risalente probabilmente al 1920, sul quale con un font del 1920 è scritto (leggibile a fatica) “FERMATA SOPPRESSA”. E basta: nessuna altra indicazione.

Ti chiedi allora dove mai passerà la 90 adesso, tenendo conto che è un filobus e quindi non può scorrazzare in giro per la città come gli pare. Bene, dopo un po’ capisci: dieci metri più indietro, appena oltre l’alberello cintato, c’è un altro cartello scrostato in ferro, stavolta triangolare, dove tra la ruggine e le macchie leggi a malapena “FERMATA PROVVISORIA”.

Ma era il caso di fare tutto sto casino per far fermare i filobus dieci metri prima? No, e infatti dopo ben due 727 e dieci minuti di attesa il filobus arriva, tira dritto e ferma esattamente accanto al cartello di “FERMATA SOPPRESSA”. Ci vanno circa due minuti di negoziazione perché la folla in attesa raggiunga il mezzo aggirando il cantiere, spinga, salga, si riparta…

Dopo due fermate, finalmente arrivo alla macchinetta per timbrare: devo timbrare assolutamente, perché leggo Repubblica e pertanto so che a Milano ci sono i controllori sbirri assassini che se trovano qualcuno senza biglietto lo prendono a bastonate e lo lasciano lì pesto e sanguinante, ma solo se non sa pronunciare perfettamente il termine “cassoeula”. Io qui sono straniero, il che ha i suoi vantaggi perché quando sono a piedi, attraverso col verde sulle strisce e quattro SUV tentano contemporaneamente di stirarmi facendo a portellate per essere i primi a farlo, posso gridargli “badòla!” senza che si incazzino; ma non sono sicuro di passare l’esame linguistico locale.

Quindi, sono lì davanti alla macchinetta, provo a timbrare e lì si presenta il dramma: il biglietto è più largo della fessura della timbratrice. Davvero! Sono lì, perplesso, e non so che fare: lo devo piegare? lo devo tagliare? me lo devo fumare? o va bene così? Non ci sono informazioni di nessun genere, né sul biglietto né sulla macchinetta. Alla fine decido di rischiare; non timbro, mi metto in un angolino e mi esercito per superare l’esame. Cassoeula, cassoeula, cassoeula…

[tags]trasporti, bus, treno, atm, gtt, repubblica, milano, torino, cassoeula[/tags]

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17 commenti a “Trasporti a Milano”

  1. mantopelo:

    milàn l’è semper un gran milàn, pirla!

    e secondo te, perchè ho fatto il sequel di “torna a casa, Lassie” dopo anni a milano?
    se hai tempo e voglia di sguinzagliare la tua mordace sagacia in giro per la città della Madunina, ce ne sono altre che questa di ragioni per la fuga…
    …piccolo mondo antico, la credenza della signorina felicita, gozzano uber alles…
    un torinesissimo “cerea, neh”
    M

  2. Dario Salvelli:

    Dài, però fanno queste cose qui: http://www.atm-mi.it/appl_atm/simulatore/simulatore.aspx

  3. vb:

    Se non erro, “quella cosa lì” l’aveva fatta un patito e poi donata all’ATM, e aveva faticato a fargliela accettare. Comunque fantastico il “GiraMilano”, cioè il sistema Web di calcolo dei percorsi, che tra i punti notevoli da raggiungere mi dà robe sconosciute ma non l’Aeroporto di Linate, e che invece di suggerirmi di fare 300 metri a piedi per prendere direttamente il bus che mi serve mi suggerisce di prendere quello che passa dal punto di partenza e fare due cambi: probabilmente a Milano fare più di cento metri a piedi è proibito dalla legge.

  4. Andrew:

    Game Over! I passeggeri sono troppo stressati dalla tua guida!

    Sarà perché sono entrato in stazione ai 100 ed ho frenato quando il treno era a metà banchina?

  5. .mau.:

    Alura: non ho ancora visto la nuova biglietteria, quindi non posso dire nulla. Mi chiedevo solo se la macchinetta che non ti ha rilasciato il biglietto per Torino non fosse una di quelle regionali (grigie e azzurre), per cui ovviamente Torino corrisponde a Hic Sunt Leones e puoi raggiungere al massimo Novara e Piacenza che come tutti sanno sono propaggini lombarde collocate geograficamente in altre regioni per chissà quale complotto.
    Sulla 90, a parte che probabilmente hai cercato di infilare il biglietto magnetico nell’obliteratrice cartacea (i biglietti magnetici sono stati emessi due anni fa, ma visto che non c’è l’accordo con il sistema integrato milanese tutti i biglietti interurbani sono ancora cartacei), forse non hai compreso che l’unica cosa di cui devi preoccuparti quando ci sali è che non ti rubino il portafoglio. Quest’estate ATM ha lanciato una campagna straordinaria “tanti controllori di sera”, iniziandola con le linee più a rischio: solo che la 90-91 è stata esclusa in quanto hors catégorie, o se preferisci con la certezza che sarebbe un massacro (per i controllori).
    Però hai ragione. Da torinese dentro, spero proprio che GTT non venga fagocitata qui dentro.

  6. vb:

    No, non era una macchinetta regionale, era una normale Trenitalia di quelle per “biglietto veloce”: può darsi che sia una nuova invenzione in materia di organizzazione delle code, oppure aveva il software bacato (non potevo selezionare “altro arrivo”, ma quando ho selezionato “altra partenza” è comparso anche “altro arrivo”).

    Quanto al bus, ma se io salgo e c’è solo quella macchinetta lì, come diavolo faccio a obliterare? O dovevo attraversarmi un intero bus doppio strapieno perché c’è anche l’altra da qualche altra parte?

  7. Bruno:

    La macchinetta “Biglietto veloce” funziona così: propone all’utente i biglietti standard per le destinazioni più comuni da quella stazione. Se poi all’utente interessa una destinazione meno comune, come Torino, accede al menù completo dal quale può scegliere tutte le caratteristiche del suo biglietto. Milano è una città orrenda, ma tu, VB, sei un po’ prevenuto.

  8. Dela:

    Anche io la scorsa settimana ho fatto la tua stessa esperienza, compreso il tentativo di far entrare un bliglietto magnetico in una obliteratrice normale.
    Per la fusione GTT-ATM, poiché, credo che i torinesi siano sostanzialmente contrari, alla fine si farà.

  9. vb:

    Bruno: Mancava appunto il pulsante che ti permette di uscire dalla schermata delle destinazioni comuni e digitare quella che vuoi tu… (in compenso hanno aggiunto una schermata intermedia “attenzione ai borseggiatori”, giusto per farti perdere altri cinque secondi quando hai fretta)

  10. for those...:

    E ti lamenti?
    Lunedì mattina decine di migliaia di utenti – tra cui la mia compagna – hanno impiegato 3 ore e mezza per percorrere la tratta Cascina Gobba-Loreto (10 min in condizioni normali), pigiati sui pochissimi autobus sostitutivi messi a disposizione. Scene da apocalisse! Per riparere il guasto alla linea elettrica ci hanno messo oltre 12 ore. Ho tentato di chiamare il numero verde per sapere se la situazione fosse migliorata alle 17 ma mi hanno candidamente messo giù il telefono dopo avermi fatto digitare 3-4 numeri sulla tastiera (“FORR INGLISC PRESSE TRII”).
    Ma poi cosa ti aspetti da una società che nel 2008 ha ancora un sito del genere. Dai, non può che essere stato fatto da un parente di qualche papavero… non ci credo che esistano ancora società di servizi web che fanno cose così mal fatte al giorno d’oggi! Non a certi livelli per lo meno!

  11. utentemilaneseincazzato:

    ieri pomeriggio ho pensato intensamente agli architetti e/o progettisti di quelle stuuupende passerelle pedonali pendenti (costruite dalla ThyssenKrupp, tra l’altro) che non finivano più e ovviamente non solo sono lentissime ma pure strette e gli utenti se ne stanno belli disordinati tanto a destra quanto a sinistra del tapis roulant ignorando quella fondamentale regola seguita nel mondo civile del “keep right”, cioè del tenere la destra in modo tale che a sinistra si possa andare di buona lena verso la destinazione.
    ma forse non lo fanno o non lo sanno perchè non c’è scritto.
    Ah, la nuova ubicazione delle biglietterie meriterebbe ulteriori smadonnamenti, ma prima o poi ci abitueremo.

  12. .mau.:

    sulle scale mobili della metro c’è scritto, di tenere la destra. Non che cambi molto.

  13. Rikko:

    Da milanese (di provincia) avrei una sequela di insulti da girare verso l’Atm, tuttavia spezzo una lancia a favore per quel che riguarda il biglietto per la filovia: ci sono due tipi di biglietti e due tipi di obliteratrici, uno per i bigletti cartacei e uno per quelli magnetici. Forse hai provato a infilare quello magnetico nell’obliteratrice sbagliata…
    Su stazione Centrale non mi esprimo perchè non l’ho ancora vista.
    @for those: io ero uno di quelli che ha iniziato il lunedì in quella maniera splendida e (essendo abituato al caos atmistico) me la sono cavata con 2 ore di viaggio invece di una.

  14. for those...:

    @Rikko: ma allora sei un professionista! :-) La mia compagna fino a 5 mesi fa viveva e lavorava in un paesino dell’Oltrepo’ Pavese… si è un po’ spaventata di fronte a scene di assalti ai bus arancio! :-D

  15. vb:

    Sì ma ripeto, se io salgo sul bus con il biglietto di un tipo e dove sono salito c’è solo la macchinetta dell’altro tipo, che devo fare?

  16. Rikko:

    Guarda, i mezzi (soprattutto la filovia che ha una grande affluenza) hanno tutte due obliteratrici, comunque se ce ne fosse veramente una sola, in caso, basta farlo notare all’eventuale controllore e non ti dicono niente.
    Purtroppo per qualche arcano motivo stanno sostituendo i biglietti cartacei a spizzichi e bocconi, ma i biglietti per la tratta urbana sono tutti magnetici ormai.

    @for those: ma guarda, la scena è stata inquietante anche per me, il piazzale di Cascina Gobba è piuttosto grande, ed era pieno di gente, neanche ci fosse stato TRL.

  17. AlePollon:

    Fattostà che a Milano i tram continuano a far danni! Altro incidente proprio oggi

 
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