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sabato 10 Gennaio 2009, 09:14

MondoConi

Ieri ho approfittato del mio ennesimo viaggio verso la Liguria per fermarmi a metà strada e soddisfare le mie necessità di consumatore in saldo – un paio di scarpe da ginnastica nuove, di quelle travestite da scarpe da città che vanno di moda adesso – presso l’outlet Mondovicino di Mondovì (ammirate il sagace gioco di parole).

Non ero mai stato in un outlet e l’esperienza è stata interessante, non solo per il mezzo metro di neve che ricopriva ogni cosa e rendeva inagibili metà dei parcheggi. Non che servissero, perché l’outlet era praticamente deserto: anzi, mi ha stretto il cuore fare il giro davanti a queste decine e decine di negozi completamente vuoti, a parte la commessa che giocava a tris contro se stessa. Il luogo è davvero enorme, anche se poi, se siete maschi, si gira in un quarto d’ora: mancavano solo i clienti. Immagino (anzi, spero per loro) che nel weekend sia diverso…

Effettivamente, se uno ci capita davanti e ha bisogno, è un posto interessante: solo per la mia necessità avevo a disposizione un grosso negozio Nike e uno piccolo Puma nell’outlet, un mega-magazzino Cisalfa nella zona intermedia, e un negozio Adidas e uno Athletes World nel centro commerciale, davanti alle casse dell’Ipercoop. Io sono un fedele dei prodotti nostrani, quindi preferisco la marca a tre strisce – anche se poi si sa che tutte le scarpe da ginnastica del pianeta sono prodotte dai bambini thailandesi nelle pause tra una prostituzione e l’altra, o almeno così si dice tra i no global.

Il mercato delle scarpe da ginnastica, peraltro, per fuffosità e instabilità è praticamente ai livelli di quello dei derivati finanziari: ogni marca ha circa cento milioni di modelli che sono ciascuno disponibile solo in una specifica catena di negozi, grazie ad accordi di marketing planetario. Se ne vedete una che vi piace (e io l’avevo vista da Decathlon, ma non avevano più il 43) sappiate che è inutile cercarla altrove, perché in altri negozi troverete modelli simili ma leggermente diversi.

Alla fine, il negozio Adidas (l’unico del Piemonte) si è rivelato piccolo e centrato solo sulle robe ipercolorate-troppo-cool, ma da Cisalfa ho trovato un paio di Adidas cittadine a 40 euro e me ne sono andato soddisfatto, non prima però – dato che siamo in provincia di Cuneo, e mio nonno buonanima mi ha insegnato sin da bambino che la provincia di Cuneo è come l’Africa a parte il fatto che tutti portano il cappello – di aver controllato che la commessa avesse effettivamente inserito nella scatola una scarpa destra e una sinistra e fossero entrambe del numero giusto.

Mentre tutti si preparavano all’assalto del weekend – il che significava sostituire i cartellini col prezzo con altri un po’ più costosi, come ho visto fare in un negozio, o cercare di spalare la residua neve tirandosela addosso tra operai – io ho raggiunto nuovamente la mia auto e sono ripartito verso il mare, meravigliandomi che fosse andato tutto liscio. Però ho pensato di fare benzina (il distributore è, dicono, il più conveniente d’Italia: ieri gasolio a 0,949).

E lì, ho trovato un simpatico signore di mezza età, col regolamentare cappello e la parlata del posto, che aveva inserito venti euro nella macchinetta ma non riusciva a fare benzina. Infatti prendeva la pompa, la infilava, premeva, e non veniva giù niente! Dopo avergli consigliato di contattare la cassa e aver fatto la benzina, sono andato a vedere: la macchinetta era ferma sulla schermata con scritto “SELEZIONARE IL TIPO DI BENZINA” e le due caselle “DIESEL” e “VERDE” da selezionare col dito. Il tizio, evidentemente, non aveva mai visto un touchscreen in vita sua. E così, ho potuto ringraziare mio nonno e andar via soddisfatto.

[tags]outlet, mondovicino, mondovì, cuneo, adidas, scarpe da ginnastica, saldi[/tags]

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