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sabato 4 Luglio 2009, 22:01

Nel tempo

Oggi sono andato al matrimonio di una mia compagna di liceo, ed è stata una buona occasione per rivedere persone che frequento ancora, ma che in gran parte ormai vedo solo in queste occasioni o quasi – matrimoni, battesimi e qualche cena o grigliata un paio di volte l’anno.

Rivedere i compagni dei tuoi quindici anni quando tendi ai quaranta è sempre pericoloso: il tempo nel mezzo è volato… cioè, se ci pensi hai fatto tantissime cose, però ti sembrano sempre poche rispetto a quelle che avresti potuto fare secondo le tue fantasie di quindicenne. Forse è per questo che moltissimi dei miei coetanei preferiscono frequentare al massimo uno o due grandi amici rimasti dal periodo dell’adolescenza, ma si concentrano soprattutto su giri di amicizie successive – l’università, i colleghi di lavoro, gli hobby propri e quelli del compagno/a. In più, sulla lunga distanza c’è anche il rischio di un po’ di competizione o perlomeno di confronto: che succede se quel tizio che a scuola era uno sfaticato ora guadagna il doppio di te, o se tutti i tuoi ex compagni son già lì con i figli e tu ancora non hai deciso se è giunto il momento di diventare adulto?

Eppure oggi mi sono trovato bene; forse in maniera sorprendente, dato che una delle origini principali dell’esito di queste situazioni è l’autostima e ultimamente la mia non è in gran forma. Per fortuna, prevale il piacere di ritrovare le storie comuni; e quando si è fortunati si scopre che tutti sono cambiati, ma il legame è rimasto.

[tags]tempo, compagni di scuola[/tags]

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Un commento a “Nel tempo”

  1. nuova melusina:

    Leggendoti mi è affiorata alla mente una canzone di Ruggeri:
    “Questo rumore del tempo che va
    è un ritorno, una nuova partenza,
    ma rimane la stessa presenza
    che porto nel cuore.
    Cambia, ma poco ci insegna
    ogni giorno che scivolerà,
    mentre una mano disegna
    il percorso del tempo
    che immobile va…….”

 
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