Sky
Vittorio vb Bertola
Fasendse vëdde an sla Ragnà dal 1995

Sab 5 - 6:04
Cerea, përson-a sconòssua!
Italiano English Piemonteis
chi i son
chi i son
guida al sit
guida al sit
neuve ant ël sit
neuve ant ël sit
licensa
licensa
contatame
contatame
blog
near a tree [it]
near a tree [it]
vej blog
vej blog
përsonal
papé
papé
fotografie
fotografie
video
video
musica
musica
atività
net governance
net governance
consej comunal
consej comunal
software
software
agiut
howto
howto
internet faq
internet faq
usenet e faq
usenet e faq
autre ròbe
ël piemonteis
ël piemonteis
conan
conan
mononoke hime
mononoke hime
vej programa
vej programa
travaj
consulense
consulense
conferense
conferense
treuvo travaj
treuvo travaj
angel dj'afé
angel dj'afé
sit e software
sit e software
menagé
login
login
tò vb
tò vb
registrassion
registrassion

Archivio per il giorno 12 Ottobre 2010


martedì 12 Ottobre 2010, 16:43

Un progetto ben fatto

Dopo aver parlato di tante grandi cose, oggi ve ne mostro una piccola.

panchina-rhofiera.jpg

Questa foto è stata scattata la settimana scorsa, durante un temporale, nella nuova stazione ferroviaria di Rho Fiera Milano, aperta da poco più di un anno; una stazione importante, dato che dovrebbe costituire l’interscambio con la metropolitana e i treni suburbani per chi arriva a Milano da ovest, anche con l’alta velocità, nonché la stazione per la fiera e per i visitatori dell’Expo 2015.

Era buio e si vede male, ma adesso vi spiego: siamo al primo binario, e in alto a destra intravedete l’ampia, moderna e costosa tettoia che lo protegge dalle intemperie. Sulla sinistra tuttavia, la striscia più scura per terra vicino al muretto non è un’ombra, ma una fascia allagata ed esposta alla pioggia, perché evidentemente la tettoia non arriva a coprirla. Esattamente al centro di questa fascia, poco visibile perché di ferro nero, c’è la panchina che dovrebbe servire a chi aspetta il treno.

In altre parole, nonostante la stazione progettata ex novo, sono riusciti a mettere le panchine nell’unico punto non riparato dalla pioggia, o, se preferite, a fare la tettoia troppo piccola rispetto alle dimensioni del marciapiede.

Questo non è l’unico problema della stazione: gli spazi commerciali sono deserti, e non vi è nemmeno una biglietteria, se si eccettua una macchinetta che vende solo biglietti regionali. Le scale mobili sono spesso rotte, così come i tappeti mobili che portano alla metropolitana, e non è raro vedere l’acqua che scende dentro il sottopassaggio. Come ascensore c’è un costoso modello con le porte su entrambi i lati, caratteristica di cui non c’era assolutamente bisogno – ma, per un errore di progetto, a livello del binario la cima della scala mobile finiva troppo vicino all’ascensore, per cui si è dovuto far aprire le porte sul retro dello stesso.

Questa non è nemmeno una vera stazione; tecnicamente lo è solo perché è seguita dal bivio con cui l’alta velocità si stacca dalla linea storica, ma di fatto sono tre linee a doppio binario parallele accanto a cui si sono limitati a mettere marciapiedi e tettoie per permettere la fermata dei treni, scendendo poi nell’ampio sottopassaggio che porta verso la fiera e la metropolitana. Non vi è alcun edificio, se non gli spazi ricavati nel sotterraneo. Eppure, l’intera opera è costata 80 (ottanta) milioni di euro, e funziona così.

[tags]ferrovie, trenitalia, milano, rho, fiera milano, stazione, appalti pubblici[/tags]

divider
 
Creative Commons License
Cost sit a l'è (C) 1995-2024 ëd Vittorio Bertola - Informassion sla privacy e sij cookies
Certidun drit riservà për la licensa Creative Commons Atribussion - Nen comersial - Condivide parej
Attribution Noncommercial Sharealike