Di chi è la Costituzione?
Oggi in tutte le piazze d’Italia si terrà l’ennesima manifestazione del sabato pomeriggio: dopo quelle contro Berlusconi e quella per le donne contro Berlusconi, arriva quella per la Costituzione contro Berlusconi. E non è solo un gioco di parole…
Infatti, una persona dell’organizzazione aveva invitato anche me a parlare oggi in piazza Castello; non come candidato, dato che non si parlava di argomenti elettorali e legati al Comune, ma come cittadino pubblicamente attivo che espone le proprie idee. Io avrei ribadito il ruolo e l’importanza della Costituzione, e poi avrei affrontato due aspetti che mi stanno particolarmente a cuore, ovvero come promuovere la partecipazione dei cittadini alla vita democratica migliorando gli strumenti costituzionali di democrazia partecipativa, e come proteggere meglio i beni comuni, compresa la costituzionalizzazione di Internet proposta da uno dei massimi giuristi italiani, Stefano Rodotà .
Peccato che, dopo che anche Beppe Grillo ha parlato del primo dei due aspetti, io mi sia ritrovato un’altra persona dell’organizzazione a gridare sulla mia bacheca Facebook che “difendere la Costituzione” voleva dire non toccarne neanche una virgola, e che i grillini non erano graditi alla manifestazione.
Dopo un po’ di discussione è venuto fuori il vero problema, cioè che si voleva evitare che la manifestazione potesse dare spazio al candidato sindaco del Movimento anzichè a quello del centrosinistra. Ora, l’idea di non far parlare candidati o politici è anche condivisibile, ma sono stati loro a invitarmi in prima istanza; dunque viene naturale pensare che ci sia stata qualche pressione dall’alto per cancellare il mio intervento, anche considerando che la persona dell’organizzazione che ha insistito per non farmi parlare ha in tasca la tessera di Italia dei Valori.
Questa situazione finisce dunque per dare ragione a quelli che nel Movimento sostengono che a queste manifestazioni noi non ci dobbiamo andare, visto che (anche se chi vi partecipa lo fa con rabbia e in perfetta buona fede) sono soprattutto un tentativo dei partiti del centrosinistra di mettere il cappello sulla protesta degli italiani e di riportarla nell’alveo del sistema. Del resto, la manifestazione non ha un sito ufficiale ma ne ha due, questo e questo, corrispondenti alle due diverse bande del centrosinistra che cercano di metterci sopra il cappello (il secondo sito è di Gianfranco Mascia, autoproclamato leader del Popolo Viola e responsabile della comunicazione di Italia dei Valori); e poi ci sono i siti dei gruppi viola in dissenso con Mascia, come questo e questo.
Resta la tristezza di vedere la Costituzione usata come arma politica di parte; non è da oggi che i partiti del centrosinistra, che pure non si sono fatti problemi a metterci mano con la riforma costituzionale di una decina d’anni fa, la considerano una loro proprietà privata. Io penso che questa loro scelta spinga verso una china pericolosissima, proprio perché contribuisce a far passare nella testa degli italiani il concetto che la Costituzione è una roba di sinistra e dei partiti, e dunque che chi non è di sinistra o non sostiene i partiti del centrosinistra ha tutto il diritto di non riconoscersi in essa. Sono proprio atteggiamenti come questi che minano alla base le nostre istituzioni; invece di usare la Costituzione per dividere, bisognerebbe usarla per unire.
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