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mercoledì 30 Marzo 2011, 10:46

A Copenaghen

A Copenaghen, è normale salire sul treno dall’aeroporto – che passa ogni dieci minuti e collega direttamente non solo il centro città, ma tutta la costa a nord e persino la Svezia – e trovare mezzo vagone senza i sedili, con seggiolini reclinabili e un ampio spazio pensato per ospitare le bici; in ogni vagone ce n’è almeno una.

A Copenaghen, i treni locali oltre allo spazio per le bici hanno anche Internet gratuito e liberamente accessibile a tutti.

A Copenaghen, tutti i corsi hanno una corsia ciclabile rialzata, delimitata e separata sia dal marciapiede che dalla carreggiata.

A Copenaghen, quando bloccano una piazza o una strada per un cantiere, prevedono due percorsi alternativi separati e paralleli: uno per i pedoni e uno separato per le biciclette.

A Copenaghen, a ogni angolo ci sono distese di biciclette parcheggiate sui marciapiedi e sulle piazze – in qualche punto ci sono anche appositi stalli a due piani; e le bici non sono nemmeno legate, sono solo appoggiate lì.

A Copenaghen, tutte le vie del centro storico sono a senso unico “eccetto bici”, e le bici possono percorrerle contromano per fare prima, usufruendo di appositi spazi di fermata agli incroci.

A Copenaghen, la sosta a pagamento per le auto nel centro è in vigore 24 ore su 24; costa circa 40 centesimi di euro l’ora di notte, e circa 4 euro l’ora di giorno, e nessuno vede questo come una limitazione di un presunto diritto costituzionale a muoversi inquinando o a tenere una scatola di latta davanti al portone di casa. Se uno proprio ha bisogno dell’auto paga, se no prende il treno, il bus o la bici.

Chissà perché a Torino è tutto diverso; perché non potrebbe essere così anche da noi?

[tags]copenaghen, torino, mobilità, biciclette, parcheggi, treni, internet[/tags]

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20 commenti a “A Copenaghen”

  1. for those...:

    Eeeh, bei tempi, la Danimanrca. Sicuramente il posto con la miglior qualità della vita in cui abbia vissuto.
    Ah, e per quelli che dicono che qui al nord non si può andare in bici perché d’inverno fa freddo e piove, faccio notare che a Copenaghen fa – ovviamente – molto più freddo e piove ininterrottamente da Marzo ad Aprile.

    A Torino (o Milano o, peggio ancora, Napoli o Palermo) non potrebbe essere così perché ci vivono i Torinesi (o Milanesi o, peggio ancora, Napoletani o Palermitani)!

  2. Giorgio Blangetti:

    Anche in Olanda è esattamente come hai descritto e si pedala con la pioggia o la tormenta, bambini compresi, poi ci si cambia in ufficio. (unica differenza,di lucchetti alle bici ne devi mettere almeno due,è un paese super-sicuro, ma si rubano in continuazione le biciclette, ma solo quelle).

  3. D# AKA BlindWolf:

    Biciclette a parte… quando torno in Italia dopo essere stato per 3 giorni nel nord Europa mi sembra di (ri-)entrare in un Paese del terzo mondo.
    In Danimarca non ci sono stato, ma in Olanda sì: a Wageningen le biciclette non le legavano, le ho viste legare solo nel quartiere più malfamato di Utrecht.
    P.S.: Wageningen è una cittadina universitaria grande come Moncalieri le cui strade erano principalmente dei vialetti poco più larghi di via Zumaglia ma di auto quasi non ce n’erano

  4. for those...:

    Qui c’è un bel video (in 5 parti) su ciò che fanno a Copenaghen per incentivare l’uso della bici:
    http://www.youtube.com/watch?v=ibCcp0Y3OB0

    Nella terza parte intervistano pure 2 turisti italiani.

  5. Ciskje:

    Sono anche solo mezzo milione di anime, su un aria molto vasta, e con le stradine cosi’ piccole che è francamente impossibile girare in auto.

    E’ come paragonare venezia a milano.
    Inoltre si mangia di cacca, fa un freddo umido di cacca, e la gente è talmente fredda che un milanese al confronto sembra un tunisino.

    Inoltre puzzano tutti di sudore (al cetriolo) perchè non ci sono le docce in ufficio.

  6. Mike:

    Una volta a Trana c’era il tram.
    Una volta a Collegno (loc. stazionetta c’era un trenino)
    Una volta a Chieri c’era il filobus.
    Una volta a Druent arrivava il treno.
    Una volta in corso Francia c’era il treno.
    Una volta in via Livorno e via Orvieto passava il tram.
    Una volta in corso Orbassano passava il tram.
    Una volta si poteva arrivare fino a Porta Palazzo con il treno.

    Una volta …

  7. for those...:

    Ciskje, di tutte le cose che hai detto l’unica esatta è la pirma e – forse – l’ultima.
    Tutto il resto sono cose oggettivamente false!

  8. FRANK:

    Domani fanno scipero i tranvieri, dopodomani i “metropolitani”. Due scioperi in due giorni…
    Prenderò la bici, però, sinceramente, se abbiamo problemi di inquinamento i sindacati il loro scipero se lo potrebbero anche risparmiare. Farli lo stesso giorno? Non mi pare difficile: se lo spiego a mio figlio di 5 anni lo capisce pure lui.

  9. .mau.:

    @FRANK: mai sentito parlare di Ministero dei Trasporti? lo sciopero è stato sdoppiato come richiesto da loro.

  10. CAMBAI FABIO:

    A copenaghen non c’è la CASTA

  11. FRANK:

    @mau geniale! Così domani chi abita fuori Torino prenderà la macchina perchè non ci sono i servizi suburbani, mentre venerdì la prenderà perchè non ci sono gli urbani.
    Sincermanete, avranno tutti i loro motivi per fare sciopero, ma ne stanno facendo uno al mese.
    A gennaio sono riuscti a fare sciopero nella stessa settimana del blocco del traffico domenicale causa smog. Ovvero, la domenica a piedi sono stati potenziati i servizi (aka straordinari) e due giorni prima tutto bloccato con smog alle stelle. Mi pare un’idiozia….. Forse sono una mente troppo semplice.

  12. vb:

    @Frank: No no, direi che è proprio un’idiozia… senza nulla togliere ai mille motivi che possono esserci per scioperare in GTT, però la situazione è abbastanza da ridere per non piangere…

  13. FRANK:

    @vb grazie, cominciavo a sentirmi solo con questi pensieri cattivi ed irrispettosi del diritto di sciopero.

    Torno in topic. Oggi ho notato, passando con il 9, che hanno creato la pista ciclabile a fianco delle carceri nuove: sul marciapiede hanno tracciato le linee della pista. Il marciapiede è per le bici E per i pedoni….. Ogni pedone preso fanno 100 punti.

    Ce la venderanno come “nel 2011 10km di nuove piste ciclabili”?

  14. vb:

    Sicuramente, peraltro ho già avuto modo di provare in bici il nuovo marc… ehm, pista ciclabile, e ho già rischiato di stendere un paio di pedoni. Però capisci che così le auto in coda perenne al semaforo di corso Inghilterra non avranno il fastidio delle bici che sfrecciano tra loro e il marciapiede…

  15. Pippo:

    Nel sud della Finlandia vi sono numerosi paesi con abitazioni piuttosto sparse sul territorio. Le scuole iniziano il 15 agosto e si vendono i bimbi con le loro biciclette che raggiungono la scuola. Vi sono le piste ciclabili penso più per eccesso di sicurezza che necessità, il traffico veicolare è scarso. Gli stessi bimbi d’inverno raggiungono la scuola con gli sci da fondo. Nessun assembramento di SUV fuori dalle scuole. Lì i 4×4 li usano sul serio visto il clima rigido invernale.

    Siete mai stati a Vienna? Ricordo già parecchi anni fa i marciapiedi nemmeno troppo larghi semplicemente divisi longitudinalmente a metà da una linea bianca. Sul lato esterno un’icona che rappresenta una bicicletta, sul lato interno vicino l’edificio un’icona che rappresenta un pedone. Costo di realizzazione? Penso vicino allo zero.

    Vado OT ma volevo segnalarvi questo sito che mi sembra semplice e rivoluzionario.
    ePArt: il social network dei cittadini che partecipano
    http://www.epart.it/
    Così le amministrazioni comunali sarebbero messe di fronte a internet, hai voglia a trovare giustificazioni fuffa!

  16. Mike:

    Tanto il ciclista quadratico medio torinese già viaggia sul marciapiede. Quindi tanto vale mettere due cartelli.

    Detto questo il mio personale parere è che un amministratore pubblico deve preoccuparsi di rinforzare il trasporto pubblico e non di presentare come panacea di tutti i mali la bicicletta. In particolare a Torino ci sono moltissimi pendolari che sono costretti ad usare l’auto privata in mancanza di alternative.

    No, la bicicletta, o l’andare a piedi, non è una alternativa, e spesso serve a nascondere l’incapacità progettuale a lungo termine delle amministrazioni, ma riverniciata in salsa eco-trendy.

  17. daniela:

    Infatti l’obiettivo non è presentare la bicicletta come l’alternativa, ma ottenere che le bici rappresentino il traffico. In Olanda è così, ovunque, città o paese.Certo le bici sono affiancate da un trasporto pubblico efficiente, che permette soprattutto gli spostamenti rapidi tra una città e l’altra, con bici al seguito.

  18. vb:

    Lo spostamento medio a Torino è di 3-5 chilometri e su quella distanza, in una città piatta come la nostra, la bici è il mezzo più efficiente: basta provarlo per rendersene conto. Ci metti poco di più che in auto, ma non hai il problema del parcheggio. Naturalmente questo vale se ci si sposta da soli e senza cose da trasportare (cosa che comunque è vera per una gran parte degli spostamenti urbani).

    Dunque la bici è una alternativa serissima in molti casi, poi ovviamente non può esserlo in tutti e nemmeno può diventare un obbligo. Ma spesso chi la critica non l’ha mai provata…

  19. D# AKA BlindWolf:

    http://singloids.com/2011/03/31/striscia-707/

  20. vb:

    Cavolo, mi spiace di aver dovuto smettere di fare il proofreader delle traduzioni inglesi di Singloids…

 
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