Liberiamoci dalla televisione
Ieri mattina, per festeggiare il 25 aprile, siamo andati davanti alla Rai e ci siamo liberati di un po’ di vecchi televisori. Certo, lo so che la manifestazione davanti alla Rai non è un’idea molto originale (in compenso ci hanno detto che nessuno gli aveva mai portato dei televisori) ma queste esibizioni sono comunque l’unico modo che abbiamo per ottenere un po’ di spazio sui media ufficiali.
Altrimenti, su di noi cala, se non il silenzio, una disattenzione che ci relega allo status di comparse; si veda ad esempio La Stampa, che dedica ogni giorno articoli e paginate a Fassino, Coppola e Musy ma che non ritiene di dover presentare il candidato del Movimento 5 Stelle con altro che un trafiletto infilato a panino tra i candidati folkloristici; eppure la differenza di voti tra noi e il “terzo polo” è piuttosto limitata persino secondo i sondaggi commissionati dagli stessi partiti (quelli che l’anno scorso ci davano all’1% scarso, poi abbiamo preso il quadruplo).
Un’alternativa c’è: è la rete, dove l’informazione va verificata in cerca di bufale, ma dove è anche molto più libera e completa. E allora buttate i televisori e accendete i computer.
P.S. Prima che ce lo chiediate: dato che non se li sono presi, abbiamo caricato i televisori e li abbiamo portati a un ecocentro.
[tags]rai, informazione, internet, liberazione, movimento 5 stelle[/tags]