Credito Zero
Come forse già saprete – o più probabilmente non saprete, visto che alla conferenza stampa di lancio si sono presentati tutti i giornali e le emittenti torinesi ad eccezione di La Stampa e TGR Piemonte – è stata formalmente presentata una richiesta di referendum abrogativo per la delibera del Consiglio Comunale che permette alla Juventus di ottenere un regalo da 66 milioni di euro dalle tasche dei cittadini per costruirsi un centro commerciale.
Ricapitolando, tale delibera concede il (necessario) sostegno della Città al fatto che gli Europei 2012, se assegnati all’Italia, si svolgano allo stadio Delle Alpi (precedentemente svenduto alla Juventus a prezzo stracciato) anzichè al nuovissimo Olimpico, di proprietà della città stessa; e al fatto che la Juventus possa usufruire, per la ristrutturazione del suddetto, di un prestito del Credito Sportivo (istituto statale) concesso al tasso zero che si applica agli enti pubblici per le grandi manifestazioni sportive, anzichè ai tassi di mercato normalmente applicati ai privati.
Grazie a questa decisione, la Juventus è passata da un progetto di ristrutturazione minimale da 18 milioni di euro (vedi dichiarazioni della Juve a La Stampa del settembre 2006) a un progetto faraonico da 120 milioni di euro; i 102 milioni extra servono per un megacentro commerciale, che altrimenti non si sarebbe potuta permettere. Già , perchè si calcola che il costo degli interessi su 120 milioni di euro di mutuo pluridecennale sia di circa 66 milioni di euro, che invece della Juventus metteranno i cittadini. In pratica, lo Stato, con i nostri soldi e grazie all’appoggio del Comune, regalerà alla Juventus oltre un terzo del suo centro commerciale, e le permetterà di pagare il resto a rate nei prossimi venti o trent’anni.
Cosa ancora peggiore, la Città avrebbe potuto decidere invece di far convergere i fondi degli Europei sul suo stadio piuttosto che su quello di un privato – uno stadio, inoltre, che allo stato attuale rischia seriamente di essere chiuso e abbandonato dopo tre anni dall’inaugurazione, visto che così com’è ora non è adatto al calcio di serie A ed entrambe le squadre non vedono l’ora di andarsene altrove (ah già , ma Chiamparino disse che ci metterà il rugby).
Mentre la questione è arrivata persino all’antitrust europeo – la Juventus è una società privata a fine di lucro, in competizione con altre società di tutta Europa in lucrose competizioni internazionali, e questo prestito si configura quindi come un aiuto di Stato al fine di alterare la concorrenza – a Torino si è dato il via a questo referendum. E’ necessario raccogliere duemila firme nei prossimi giorni; dopodichè, una commissione comunale valuterà l’ammissibilità , e in questo caso sarà necessario raccoglierne altre diciottomila per poter arrivare al voto la primavera prossima.
Per ora, sarà possibile firmare davanti allo stadio Olimpico prima di Toro-Atalanta, domenica pomeriggio; probabilmente dalla settimana prossima si potrà firmare anche in Municipio (informazioni sul blog). E’ necessario un documento valido (e un pubblico ufficiale). Passate parola.
15 Aprile 2007, 22:44
non so se hanno modificato qualcosa nell’ultimo anno ma:
1. i soldi arrivano non solo dallo Stato se consegnano gli europei
2. l’olimpico è piccolo, non è uno stadio da Europei di calcio
3. nei progetti di Giraudo non c’era alcun bisogno di finanziamenti, quindi probabile che siano stati gli Elkann a non voler più sborsare e a cambiare le cose
16 Aprile 2007, 09:29
Purtroppo possono firmare solo i residenti a Torino citta’, mannaggia… :(
16 Aprile 2007, 09:33
PS gli altri, come me, cmq possono almeno diffondere la notizia… :)
16 Aprile 2007, 11:53
vediamo se ho capito.
– il regalo alla Juventus (sotto forma di taglio degli interessi) arriverebbe dal governo
– la Giuve ha visto il possibile regalo e ha pensato bene di sfruttarlo appieno
– tutto quello che il comune di Torino ha fatto è dire “sì, vogliamo avere delle partite degli Europei”, visto che non metterebbe un euro
– un certo qual numero di tifosi del Toro, non volendo pensare alle sconfitte casalinghe, ha deciso che a questo punto è meglio non avere nemmeno gli europei (il che non è poi una brutta cosa di per sé :-) )
Bene. Ciò detto, non sarebbe meglio dire direttamente “l’unica ragione per fare tutto questo è perché ce l’abbiamo con la Giuve”? Mica è un peccato!
16 Aprile 2007, 16:43
In realtà le cose stanno un po’ diversamente. Ricapitolando:
* il finanziamento non sarà erogato dal Credito Sportivo alla sola Juve, ma sarà concesso, con le stesse condizioni, per la ristrutturazione di tutti gli Stadi candidati per Euro 2012, compresi quelli in mano ai privati come lo stadio di Milano, e quelli nuovi di Palermo e Napoli;
* nelle città in questione il Comune ha appoggiato la richiesta di finanziamento e nessuno si è sognato di proporre un referendum (ma Torino è Torino…);
* la storia del mega-centrocommerciale è una maxi-bufala. La differenza tra il progetto minimo (18 milioni) e quello attuale (120 milioni) non ha nulla a che fare con un presunto centro commerciale. Il primo progetto da 18 milioni prevedeva semplicemente un adeguamento dello Stadio delle Alpi attuale al decreto Pisanu (modifiche ad ingressi e barriere architettoniche, installazione tornelli ecc.). Il progetto da 120 milioni proposto dalla Juve invece prevede la ricostruzione da zero dello Stadio (tanto per avere un’idea il vecchio Delle Alpi costò 200 miliardi di lire nell’89). La nuova struttura avrebbe il vantaggio di ridurre i costi di manutenzione (attualmente stimati in 3 milioni di Euro l’anno per la vecchia struttura) che poi è il motivo per cui il Comune se n’è disfatto. Nel progetto si fa riferimento al fatto che la nuova struttura potrà ospitare “aree commerciali” (ovvero negozi, non un mega-centrocommerciale…) che però non sono affatto incluse nei costi del progetto.
* L’Olimpico così com’è non avrebbe i requisiti minimi di capienza per essere sede di gare e qualunque incremento della capienza dovrebbe essere fatto con soldi del Comune (in quanto di proprietà del Comune). Non mi sembra così bizzarro che il Comune scelga l’ipotesi che gli consente di essere sede di gare degli Europei senza spendere un Euro.
Insomma, passate pure parola ma magari raccontando le cose come stanno alle persone che, in buona fede, andranno a firmare…
Ciao ciao
16 Aprile 2007, 18:26
La raccolta di firme (ieri circa 2500 in un’ora e mezza) non è contro gli Europei, ma contro il fatto che un privato benefici di un finanziamento che potrebbe appunto essere usato per incrementare la capienza dell’Olimpico (di proprietà di tutti) e farne uno stadio che poi la Città abbia qualche speranza di utilizzare o di vendere a un prezzo di mercato (visto che, così com’è oggi, nessuno lo compra se non a prezzo di svendita).
E’ come avere una casa con disperato bisogno di ristrutturazione, e quando ti offrono soldi a tasso zero per ristrutturare dire “no, grazie, li regalo al mio vicino perchè si abbellisca casa sua”. Con l’aggravante che tu non sei un privato, ma chi rappresenta la collettività .
16 Aprile 2007, 19:14
Il problema è che il disperato bisogno di ristrutturare l’Olimpico è il bisogno di un privato (il Torino) e non del Comune a cui lo Stadio va benissimo così com’è. L’unico problema del Comune poteva essere rischiare di perdere l’opportunità di ospitare gli Europei, cosa che il progetto della Juve ha scongiurato. Una volta assicuratisi gli Europei non vedo perché il Comune dovrebbe aprire i cordoni della borsa per soddisfare il bisogno di un privato (discutibile se si calcola che il Toro ha fatto due volte il tutto esaurito quest’anno).
Per stare nel tuo paragone è come se i miei amici mi chiedessero di ampliare casa mia perché è troppo piccola per ospitarli quando vengono a cena da me. Personalmente direi loro che possono tranquillamente utilizzarlo loro il finanziamento a tasso zero, se gli interessa, ed è esattamente quello che ha fatto la Juventus.
Quello che dici sarebbe vero se, a tempo debito e non nell’imminenza della presentazione della candidatura agli Europei, il Torino avesse presentato un nuovo progetto per l’acquisizione e la ristrutturazione, a spese del Torino, dello Stadio Olimpico o per la costruzione di uno stadio nuovo altrove. Ad un certo punto si era parlato perfino di un Filadelfia da 40000 posti ed il Comune si era detto disponibile a discuterne ma Cairo ha poi lasciato cadere la proposta uscita comunque abbondantemente oltre il tempo massimo.
Ciao
16 Aprile 2007, 19:44
vb, non eri tu che scrivevi che l’Olimpico non può essere ampliato più di tanto, visto il progetto, e ti lamentavi perché il Toro avrebbe anche potuto avere più spettatori, ma con la situazione attuale la cosa è impossibile? Come mai adesso parli di ampliamento dell’Olimpico?
16 Aprile 2007, 21:19
L’Olimpico si può ampliare di un po’ (si diceva fino a 32.000 posti) con relativamente pochi lavori, e probabilmente di più con molti lavori e con la volontà politica di farli. Infatti, una volta pareva che non ci si potesse lavorare perchè il sistema di irrigazione sotto il campo sarebbe stato protetto dalla Soprintendenza per via di un presunto “valore storico”, ma pare che questo problema vada e venga a seconda del clima politico.
In generale, ci sarebbe un vicolo cieco politico se la Città dovesse decidere se far affluire i soldi sullo stadio della società A o su quello della società B. Ma adesso non siamo in questa situazione, l’Olimpico non è del Torino e se mai Cairo volesse comprarlo ovviamente il prezzo “da ristrutturato con soldi degli Europei” sarebbe molto maggiore del prezzo nello stato attuale. Insomma, per il Comune non sarebbe un favore al Torino, ma un modo di aumentare il valore di una proprietà che ha e che rischia di veder andare in disuso, o perlomeno di dover svendere.
16 Aprile 2007, 21:56
Ipotesi qualunquista: nel 1990 si sono spesi soldi per costruire il Delle Alpi, nel 2006 si sono spesi soldi per risistemare il Comunale/Olimpico, nel 2012 si spenderanno soldi per rifare il Delle Alpi, nel 20xx si spenderanno soldi per rifare il Comunale/Olimpico, nel 20yy si spenderanno soldi per risistemare/rifare il Primo Nebiolo, il Delle Alpi, il Comunale/Olimpico, il campo sportivo del Parco Michelotti e si costruirà uno stadio nuovo (magari sul tetto del Lingotto).
Morale della favola? I cantieri rendono.
Spero che nel frattempo lo sport nazionale sia diventato la corsa campestre. Anche se in tal caso faranno un impianto al Parco Stura.
17 Aprile 2007, 13:13
Mi sono permesso di citarti e linkarti.
Ottimo lavoro!!