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venerdì 13 Luglio 2007, 10:43

Promozione

Da una settimana – il giorno della presentazione della nuova 500 – passa sulle reti televisive un lungo spot della Fiat, in alcune varianti; certamente l’avete visto – in ogni caso è qui.

Detto che la nuova 500 mi sembra molto bella e che se ne facessero una versione diesel sopra i cento cavalli potrei anche prenderla, la campagna di presentazione è stata degna di nota, soprattutto perchè, a fronte di una spesa notevole, la macchina si è vista poco. E’ vero che la 500 si vende da sola, visto che è associata a un ricco patrimonio di emozioni, almeno per gli italiani sopra i trent’anni; è vero che hanno fatto un vero e proprio show mobilitando tutta Torino. Ma nella campagna pubblicitaria, la 500 si vede pochissimo.

Tuttavia, secondo me lo spot è insieme bello ed azzeccato. Bello perchè sfugge alle normali regole commerciali e cerca di porsi oltre la necessità di vendere il prodotto; cerca invece di identificare la Fiat con l’Italia e quindi con i suoi clienti. In questo, ci sono effettivamente alcune scelte che per la Fiat sono storiche, come quella di aprire lo spot con le immagini degli operai in corteo negli anni ’70: per una azienda dove ancora dieci anni fa una parte integrante della formazione dei giovani quadri era andare a fischiare dall’interno quelli che fuori scioperavano, è un salto culturale notevole (per quanto si possa discutere su quanto esso sia sincero, e quanto di facciata).

E quindi, è azzeccato, perchè uno dei problemi dell’Italia attuale è la mancanza di valori e di modelli, spariti in un gorgo di degrado morale ed economico di cui spesso non si vede l’uscita. Lo spot, invece, presenta sotto il marchio Fiat un’Italia opposta, quella che pensiamo di aver perduto. Dice che la Fiat sta insieme a quanto di più nobile o esaltante ha fatto l’Italia, da Giovanni Falcone a Valentino Rossi. Soprattutto, dice che la Fiat ce l’ha fatta, la Fiat sa come si esce dalla crisi di mercato e di valori, e vorrebbe estendere questo successo a tutta l’Italia.

In altre parole, affidatevi a noi, non solo come produttori di automobili, ma come nuova guida morale ed economica del Paese.

Insomma, quanti mesi mancano alla candidatura di Montezemolo a prossimo Presidente del Consiglio?

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10 commenti a “Promozione”

  1. .mau.:

    Immagino (dato che ovviamente non l’ho vista :-P ) che la Fiat più che altro stia cercando di vendersi come l’Apple, vedi lo slogan “la 500 è il nostro iPod”).
    Ma che gli importa a LCDM di fare il PresDelCons, quando è più facile mettere lì qualcuno che faccia quello che vuole lui?

  2. Alberto:

    Lo spot è davvero bellissimo, sia emozionalmente che per i contenuti.
    Non so se Montezemolo abbia intenzione di “scendere in campo”, in ogni caso direi che rispetto all’ultimo ingresso in politica di un grande imprenditore direi che i modelli di riferimento sono decisamente di maggior qualità…
    Ciao

  3. FRANK:

    Lo spot, lui dice, è frutto della mente di Marchionne: http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/economia/200707articoli/23345girata.asp

  4. Alberto:

    Sarei stato sorpreso del contrario…

  5. elena:

    Toscanini, falcone, borsellino, mariangela melato, fellini, salvatore cascio, philippe noiret, eccetera. Quanta pompa per una macchina che non mi appartiene neppure.
    Diffidare dalla retorica, sempre.

  6. BlindWolf:

    Grazie per il post: non possedendo un televisore non avevo ancora visto lo spot…

    Per quanto ben fatta, come la stragrande maggioranza delle pubblicità fa più propaganda che informazione. (Mi chiedo se Madre Teresa di Calcutta sia felice di essere stata usata per tali scopi…).

    Qualche giorno fa ho visto il titolo sulla Stampa “La Fiat sarà l’Apple dell’auto”. In tal caso dovrebbe fare auto di altissima qualità ma a prezzi molto alti, ma non mi pare sia questo il target della fabbrica di Mirafiori.

    Montezemolo e politica: beh, .mau., anche qualcun altro aveva sempre avuto amici al governo; poi è entrato di persona (stando a Marco Travaglio perchè era con le spalle al muro). Tale persona era (principalmente) un pubblicitario e le campagne elettorali sono pubblicità: quindi è un numero 1 nel campo; sarebbe curioso vedere un produttore di automobili come se la caverebbe.

  7. mousse:

    Da pubblicitario vi posso dire che quello spot cerca di creare un “mood”, un’atmosfera per meglio presentare quello che alla fine è un prodotto di larghissimo consumo, cioè un’auto. Nemmeno particolarmente innovativa, a dire il vero: dopo il successo della Mini è l’ennesima riproposizione in chiave moderna di un modello che ha fatto la storia e che si vende solo per questo.

    Sui contenuti… lo definirei addirittura “eccessivo”, anche se bisogna ammettere che la Fiat ha fatto una gran parte nella storia d’Italia del dopoguerra, nel bene e nel male.

    Montezemolo non si candiderà alle elezioni: è uno attento e preferirà pagare un qualcuno che governi al posto suo piuttosto che “metterci la faccia” e finire come Berlusconi, che come tutti gli imprenditori tende a “piangersi addosso” lamentandosi del trattamento che ha ricevuto dai tifos… *ehm* dai “fedeli” della sinistra ma che obiettivamente si è visto riversare contro palate di merda, personalmente e sulle aziende che si è costruito da zero, non come Montezemolo che si è trovato la Fiat già pronta.

  8. Alberto:

    In politica è difficile fare valutazioni che possano anche solo vagamente dirsi oggettive, in economia forse è un po’ più facile e devo dire che un’esame dell’andamento delle aziende di Berlusconi suggerisce che la merda deve aver concimato bene le aziende di Berlusconi visto l’andamento esaltante che hanno avuto negli ultimi dieci anni. Non so voi ma io se fossi un imprenditore sarei ben felice di essere al suo posto…
    Ciao

  9. vb:

    Comunque, potere dello spot, oggi giravo in bici per il centro di Torino e al passare di una 500 improvvisamente tutte le Mini con squinzia in carriera, parcheggiate in doppia fila in via Roma, mi sono sembrate irrimediabilmente out… (e dire che prima di scegliere la 147 avevo pensato seriamente alla Mini)

  10. Mir:

    W la Fiat e w Montezemolo. Che non ce lo tocchi la politica. Saro’ paranoico ma ho la sensazione che tutto cio’ che si mescola alla politica oggi come oggi finisca in merda o drasticamente ridimensionato. Veltroni sara’ la mia cavia per confutare (spero) le mie paranoie.
    Penso che dobbiamo sostenere la Fiat, proprio ora che inizia a fare cose diverse dalla Duna.
    Che’ di traino c’e’ bisogno in Italia, di tipo morale, economico, e di speranze, per dire che non tutto e’ un merdaio senza via d’uscita, e che qualcuno “ce la fa”.
    Sembrera’ retorico ma non lo e’, e guarda caso e’ il vecchio modello torinese della produzione e del lavoro che potra’ rimettere in sella il Paese, dove quello finanziario alla fine non aggiunge nulla (anche se appesantisce sempre piu’ le tasche di pochi facendo spezzatini di unita’ realmente produttive in favore del nulla, dei call-center).

 
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