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Archivio per la categoria 'Itaaaalia'


lunedì 1 Febbraio 2010, 09:54

In ricordo di Giuseppe Gatì

Ieri era l’anniversario della morte di Giuseppe Gatì, la cui vicenda vi avevo raccontato lo scorso anno. Lo ricorda anche Sonia Alfano, in un bel post – e proprio commentando quel post ho pensato che fosse il caso di scrivere qualcosa anche sul mio blog.

A differenza di Sonia, io non avevo mai conosciuto Giuseppe Gatì, se non vedendo il suo video su Blob e sul sito di Beppe Grillo. La sua morte fu terribile lo stesso. Ci misi giorni per riuscire a scrivere l’articolo; e per qualche motivo, dopo quello di Beppe, quel post è a tutt’oggi il più visto in rete a proposito di Giuseppe. Ancora oggi vedo arrivare sul mio sito persone che cercano il suo nome su Google.

Se c’è una piccola cosa di cui vado fiero, è quella di aver fatto così conoscere Giuseppe Gatì a molte tra quelle persone, ancora tante, che non leggono il blog di Beppe Grillo o di Sonia Alfano per principio, per preconcetti politici, perché ancora non capiscono, non capiscono proprio. Di aver fatto giungere l’eco di Giuseppe a molti dei miei amici e colleghi dei circoli buoni della rete italiana, che ancora pensano che gli attacchi governativi all’informazione siano casuali, e che in Italia non ci siano problemi, vada tutto bene, basta chinare la testa e farsi gli affari propri.

Certo è proprio una piccola cosa, se confrontata al coraggio di un ragazzo di vent’anni che sfida da solo il potere, in un contesto nemico, senza farsi intimidire.

Sabato sera, in piazza Castello, la manifestazione del popolo viola in difesa della Costituzione si è chiusa (spero abbiate visto il finale del video) nel ricordo di un partigiano di vent’anni, torturato e ucciso dai tedeschi proprio sul finire della guerra, che con il suo sacrificio, insieme a quello di tanti altri, ci ha permesso di ritrovare la libertà. Spero che questo si potrà dire, tra molti anni, anche di Giuseppe; e che la fine della guerra sia vicina.

[tags]giuseppe gatì, sonia alfano, beppe grillo, sicilia, mafia, sgarbi, gioventù, partigiani, libertà[/tags]

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domenica 31 Gennaio 2010, 23:26

La domenica delle fiamme

Due presidi, come ricorderete, erano già bruciati nello scorso fine settimana; e i giorni successivi erano stati pieni di provocazioni, come le scritte “Sì Tav” sul monumento ai partigiani caduti a Caprie o sulle cappellette votive vicino alle strade.

Ieri notte, ignoti hanno appiccato incendi in vari punti della Valsusa – il peggiore a Bruzolo, dove accanto alle sterpaglie in fiamme è stata trovata una bombola del gas messa lì apposta e solo il pronto intervento dei pompieri ha evitato l’esplosione. Sono però tornati stanotte, e un’ora fa il presidio di Bruzolo (già bruciato la settimana scorsa; non è abitato in permanenza in quanto non è uno dei luoghi dei carotaggi) è stato dato alle fiamme dopo essere stato cosparso di benzina.

Il clima peggiora, e chi da anni lotta contro la Tav in val di Susa si sente assediato dalla mafia e abbandonato da uno Stato ostile; ricoperto da una cappa di colpevole e voluto silenzio (oggi è uscita infine una breve sul sito del Corriere; La Stampa continua a non far parola di quanto avvenuto e a ospitare soltanto articoli di propaganda pro Tav).

Tutti noi, comunque la pensiamo, abbiamo il problema di come ricostruire i ponti della convivenza civile alle porte di casa nostra. E forse abbiamo anche un altro problema: questa vicenda viene usata per impedirci di parlare d’altro, a partire dall’incapacità o dall’indisponibilità della nostra classe dirigente a occuparsi di lavoro, casa, sicurezza e benessere per tutti. I No Tav sono anche un comodo bersaglio per distrarre, per scaricare tutte le responsabilità di una crisi; ancora un po’ e ci diranno che se le fabbriche piemontesi chiudono non è perché c’è chi ruba, chi sfrutta e chi non è capace, ma solo perché manca quel maledetto tunnel.

Certo che, in questa situazione, non si vede come si possa continuare a negare che Tav = Mafia.

[tags]no tav, incendi, mafia, crisi, valsusa[/tags]

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domenica 31 Gennaio 2010, 18:56

Nove voci per la Costituzione

La manifestazione di ieri in piazza Castello è stata molto bella: centinaia di persone (tra andate e venute secondo me più di un migliaio) si sono messe in cerchio attorno a una piccola pedana ad ascoltare persone di ogni genere che hanno parlato della Costituzione. Magistrati e operai, professori e attivisti hanno dimostrato concretamente che le basi della convivenza civile appartengono a tutti… a tutti quelli che condividono i valori fondamentali dello Stato di diritto e dell’illuminismo – libertà, uguaglianza, fraternità – sempre più sotto attacco.

Ho preparato un piccolo video con alcuni estratti degli interventi, scusandomi perché non ho potuto riprendere tutto e perché ci sarebbe molto, molto di più da mostrare (sul gruppo Facebook del popolo viola piemontese comunque trovate gli interventi integrali). Credo che possa darvi un’idea della giornata e del tipo di cose che si sono dette. Tutti gli interventi sono interessanti, ma quello che più mi è rimasto nel cuore è stato l’ultimo.

[tags]costituzione, popolo viola, torino, manifestazione, no berlusconi day[/tags]

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venerdì 29 Gennaio 2010, 18:19

Caro coglionazzo

La scansione di questa lettera, inviata stamattina a tutti i dipendenti di Berlusconi deputati del PDL in vista del voto sull’ennesima leggina che deve salvare il posteriore al loro padrone, davvero non ha prezzo.

legittimoimpedimento.jpg

Purtroppo, i deputati del PDL non hanno nemmeno più quel po’ di dignità da ragionier Fantozzi

[tags]politica, parlamento, leggi ad personam, dipendenti, berlusconi, giustizia, coglionazzo, fantozzi, dignità[/tags]

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lunedì 25 Gennaio 2010, 09:22

I quattro gatti di Chiamparino (2)

Io vorrei non dover più parlare di Tav, vorrei parlare di problemi più importanti come lavoro e servizi pubblici, o anche solo dei fatti miei…

Devo però segnalare ancora che nella notte tra sabato e domenica ignoti hanno dato fuoco al presidio di Borgone (come a quello di Bruzolo nei giorni precedenti) e stavolta hanno anche imbrattato di scritte “Sì Tav” ciò che rimaneva. Che siano ragazzini esaltati (come i giovani del PDL che sabato sono andati a rimuovere il “NO” dalla scritta “NO TAV” sul Musiné in modo che la manifestazione sfilasse sotto la scritta “TAV”, evidentemente non sapendo che tra il Musiné e Susa ci sono trenta chilometri) o mafiosi veri con interessi nei cantieri, l’episodio è preoccupante e dimostra ancora una volta che la violenza di solito non arriva da chi protesta. Il commento dei sì Tav è affidato all’onorevole Esposito (PD) su Facebook: “L’unica cazzata del vostro comunicato è cercare di attribuire a chi è favorevole alla TAV l’incendio del presidio.” Manipolatori! Si sarà incendiato da solo.

Domenica mattina c’è poi stata la “grande manifestazione” Sì Tav al Lingotto: potevo non andare a fare il video? No, non potevo, ed ecco qui. Premetto che è leggermente sarcastico…

[tags]no tav, valsusa, si tav, lingotto, chiamparino, bresso, esposito, borgone, incendio, treni, grandi opere[/tags]

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domenica 24 Gennaio 2010, 09:15

I quattro gatti di Chiamparino

Questo è un piccolo racconto della imponente manifestazione svoltasi a Susa il 23 gennaio 2010 contro la realizzazione della TAV Torino-Lione e l’avvio dei “carotaggi” per sondare la consistenza del terreno lungo il tracciato.

Le immagini del corteo sono impressionanti: bandiere bianche No Tav per chilometri ovunque. La stima degli organizzatori è di quarantamila persone, e il corteo ha dovuto compiere un giro aggiuntivo semplicemente per riuscire a far entrare tutti i partecipanti dentro le vie di Susa.

Nonostante i disperati tentativi del TGR Piemonte di dipingere la manifestazione come un raduno di esagitati e violenti, chi è venuto a vedere con i propri occhi ha constatato la verità: si è trattato di una gigantesca manifestazione di gente comune, che non vuole la costruzione di un’opera assolutamente inutile e dal costo spropositato (15 miliardi di euro) che servirebbe ad ingrassare soltanto le aziende che ne riceverebbero gli appalti e la mafia dei subappalti.

Durante i discorsi finali, il presidente della Comunità Montana Plano (uno degli amministratori del PD scomunicati dal partito) racconta delle pressioni subite semplicemente per aver riportato fedelmente il volere dei propri cittadini, mentre il leader storico del movimento, Alberto Perino, infiamma la platea riportando dell’altra grande manifestazione tenuta tra Francia e Spagna e poi denuncia altre manipolazioni mediatiche.

Infatti, come dalle stesse riprese trasmesse sul TGR Piemonte, i famosi “carotaggi” del cui avvio si vanta la lobby trasversale PD-PDL che spinge l’opera sarebbero in realtà dei clamorosi falsi: data l’impossibilità di installare trivelle funzionanti in mezzo alle proteste popolari, le “carote” di terreno da mostrare alle telecamere – in teoria estratte dalle profondità della terra – sarebbero state fabbricate a mano dal fango raccolto lì vicino…

Il corteo è stato aperto da due asini e da figurine dei politici della lobby pro Tav (Chiamparino, Saitta, Bresso, Osvaldo Napoli) e del “traditore” Antonio Ferrentino, unico sindaco ad avere ceduto alle pressioni e alle blandizie della lobby.

Stamattina si tiene al Lingotto di Torino, in una elegante sala congressi, una “manifestazione Sì Tav”, organizzata dal sindaco Chiamparino che a proposito della manifestazione di Susa aveva detto “saranno i soliti quattro gatti”. Vedremo quanta gente ci sarà al Lingotto…

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mercoledì 20 Gennaio 2010, 23:03

Il treno bloccato

Per completezza, vorrei farvi vedere la fotografia del TGV bloccato oggi dai manifestanti alla stazione di Sant’Antonino. Guardate questi terribili manipoli di guerriglieri che impediscono ai treni di circolare:

foto-tgv-condove.jpg

Davvero, era impossibile andare avanti, con tutti questi facinorosi di mezzo!

Il bello è che La Stampa riesce a scrivere nello stesso articolo che “I No Tav fermano i treni in Val Susa” ma anche che i manifestanti sono arrivati dentro la stazione di Condove prendendo il treno proprio da Sant’Antonino. Che almeno si mettano d’accordo con se stessi e raccontino una storia coerente: o i treni circolavano, o non circolavano…

(Almeno le agenzie scrivono correttamente che sono state le ferrovie a decidere di bloccare il TGV, per precauzione e probabilmente anche un po’ per ingigantire l’incidente.)

[tags]la stampa, tgv, tav, no tav, treni, condove, sant’antonino[/tags]

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mercoledì 20 Gennaio 2010, 17:34

Aggiornamenti

Giornate intense…

Oggi ho scritto un bel riassunto del perché è ovvio essere contro la Tav Torino-Lione. Se trovate ancora qualcuno che è a favore, mandategli il link.

La Valsusa sembra la Cina: oggi sono arrivate altre centinaia di poliziotti per scortare una trivella alla stazione di Condove-Chiusa San Michele, naturalmente di notte, senza preavviso e senza nemmeno dirlo al sindaco del paese. Per fare tutto ciò, hanno isolato la stazione da Condove e hanno vietato l’ingresso in stazione a chi non era già munito di abbonamento. Alcuni manifestanti allora hanno preso il treno a Sant’Antonino, sono scesi a Condove e, entrati così nella stazione, hanno provato ad avvicinarsi alla trivella, venendo respinti a manganellate.Prosegue l’incessante lavaggio del cervello che fa La Stampa, pubblicando articolo dopo articolo con titoli come “Il fronte del sì fa breccia in valle” (risate) e “Imprenditori: la crisi rende necessaria l’opera” (altre risate… anche se, intendendo come imprenditori la Fiat e come crisi quella del mercato dell’auto, il titolo è indubbiamente corretto). Più inquietante il fatto che cercando con Google i vecchi articoli della Stampa su ndrangheta e Tav il primo risultato compaia, ma il link porti a un articolo diverso (qui l’originale). Spero ben che sia solo un baco.

Segnalo comunque che ho scritto a Specchio dei Tempi una gentile e breve lettera per autodenunciare la mia presenza al presidio No Tav di Susa e spiegare due cosette, ma guarda caso Рnonostante abbiano pubblicato parecchie lettere pro Tav Рla mia missiva non ̬ stata pubblicata.

Domani alle 14-14:30 il presidio di Susa sarà visitato anche da Beppe Grillo (farà anche un pit stop a quello di Rivoli-Villarbasse alle 13:30 circa); l’abbiamo attirato in Piemonte con il motivo di solidarizzare, e poi con la scusa che è sulla strada del ritorno (astuti…) gli facciamo fare anche due spettacoli promozionali ad Asti alle 17:30 e ad Alessandria alle 21. Lo show è garantito, speriamo di raccogliere un po’ di firme.

Resta fisso l’appuntamento di Susa, sabato alle 14 all’autoporto (uscita Susa est, se non è sbarrata dall’esercito), per una grande manifestazione pacifica contro la Tav ma soprattutto contro questo regime di melassa mafiosa che fa soltanto i suoi interessi. Se volete respirare un po’ di aria buona e farvi una passeggiata in compagnia, venite su con me: anche se non siete abituati a queste attività, c’è sempre una prima volta (la mia fu questa). Il tempo di stare seduti dietro la tastiera è finito…

P.S. E poi ci sono il processo breve, il Presidente della Repubblica che commemora un ladro, e tante altre cose… non temete, ce le becchiamo tutte!

[tags]tav, no tav, susa, valsusa, condove, la stampa, specchio dei tempi, informazione, manifestazione, beppe grillo, movimento 5 stelle, piemonte, asti, alessandria[/tags]

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martedì 19 Gennaio 2010, 09:44

Una giornata viola

Questo è il video che racconta la giornata viola di sabato, con le azioni del gruppo del No Berlusconi Day Piemonte – in particolare un presidio sotto la Rai per chiedere libertà di informazione. Il tutto ha prodotto pochi secondi di immagini mute in fondo al TGR, ma ovviamente non demordiamo…

P.S. Stanotte (sempre di notte come i ladri) circa 1500 poliziotti hanno invaso la zona di Susa e hanno portato una trivella nel punto di sondaggio più vicino a quello presidiato (non in quello presidiato, ovviamente). Le uscite dell’autostrada di Susa sono bloccate. Al presidio si sta radunando parecchia gente e chiunque voglia partecipare è il benvenuto; inoltre, sabato sempre a Susa si terrà una grande manifestazione.

[tags]popolo viola, no berlusconi day, libertà di informazione, rai, no tav, susa, valsusa[/tags]

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lunedì 18 Gennaio 2010, 17:10

L’inflazione che non c’è

Oggi ho scoperto che con l’anno nuovo Angelo, il mio pizzaiolo al taglio di fiducia della zona ovest di Torino – un negozietto all’inizio di via Monginevro che serve essenzialmente gli studenti della zona raddoppio del Politecnico – ha aumentato il costo del trancio da 3 a 3,50 euro.

E già qualche tempo fa lo storico Demir, kebabbaro turco “solo carne piemontese” di piazza Adriano, aveva aumentato il costo del panino kebab da 4,50 a 5 euro, non molti mesi dopo averlo aumentato da 4 a 4,50.

In entrambi i casi mi sono accorto dell’aumento, prima ancora di vederlo, dall’evidente calo di volumi: almeno, da Demir mi ero subito chiesto come mai ci fosse così meno gente del solito, e anche da Angelo (che comunque continuo a raccomandare perché la pizza è ottima e abbondante) c’era più pizza da vendere del solito.

Frequentando il locale da anni, e vedendolo sempre lì dentro a sfornar pizze in qualsiasi momento del giorno e dell’anno, escludo che Angelo giri con il Ferrari e aumenti il prezzo della pizza perchè vuol comprarsi anche il Porsche; del resto già mesi fa mi aveva detto che a tre euro ci stava giusto giusto. Tuttavia è preoccupante che anche in spacci di cibo a buon mercato i prezzi siano in aumento del 10, 15, 25 per cento in un anno o poco più.

I telegiornali non parlano più di prezzi, e quando lo fanno dicono che l’inflazione è ferma da anni all’1%: dev’essere per questo che il governo ha concesso agli eredi Gavio di aumentare il pedaggio dell’autostrada Torino-Milano da 7 a 9,6 euro in otto mesi – prima un aumento del 19,46% dal primo maggio 2009 e ora, dal primo gennaio 2010, un ulteriore aumento del 15 e rotti per cento. A dire il vero in altre parti d’Italia gli aumenti sono stati più normali, ma si sa che la cricca che governa Torino e il Piemonte è piuttosto ingorda… e così i soliti amici si sono arricchiti oltre il dovuto.

Già, perché anche quando gli aumenti vengono propagati in fondo alla catena, in modo che a metterteli sul piatto sono i dettaglianti, di solito è qualcuno in cima alla catena che si arricchisce. Sarebbe interessante capire qual è l’effetto sui consumi, perché come dicevo prima ho la sensazione che la domanda sia molto elastica: in altre parole, questi aumenti avranno il solo effetto di far calare i volumi e far diminuire sia le entrate dei venditori che le uscite di casa degli italiani.

Certamente, anche se nessuno ne parla, il fenomeno c’è ed è inquietante.

[tags]inflazione, prezzi, cibo, pizza, demir, angelo, ferrari, torino, milano, autostrade, gavio, aumenti[/tags]

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