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Archivio per la categoria 'Itaaaalia'


giovedì 1 Marzo 2007, 12:03

Imbarazzante

È il solo commento che riesco a fare per il Festival di Sanremo versione Pippo Baudo 2007, dopo averne visto un po’ tra ieri e l’altro ieri, sorretto dal commento della Gialappa’s Band su Radiodue (che se no ci sarebbe davvero da spararsi).

Ok, la musica a Sanremo ha sempre fatto abbastanza schifo almeno da vent’anni in qua, ma quest’anno siamo veramente sotto il livello della decenza. L’altra sera erano ospiti gli Scissor Sisters a cantare in playback I Don’t Feel Like Dancing – canzonetta carina, ma nulla di che – e sembrava fossero arrivati gli U2 dei tempi migliori sul palco della Festa di Sant’Alfio a Lentini (SR). Con la folla sotto che li snobba e urla imbestialita di ridargli subito Riccardo Gennaro.

E pensare che, per tutto questo, hanno fatto giocare il campionato di calcio mercoledì alle 15, prima assoluta di una giornata di serie A in pieno orario lavorativo, con gli abbonati imbestialiti di fronte alla scelta tra prendersi ferie o non vedere la partita. D’altra parte, anche il collegamento serale con trentamila persone, vecchietti e signore comprese, che urlano in coro e in delirio “La mamma di Farina è una puttana”, non avrebbe fatto una bella figura. Anche se Farina se lo meritava proprio.

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mercoledì 28 Febbraio 2007, 09:59

Un logo migliore

Sì, ho evitato finora di parlare dello scandalo (perchè di vero scandalo si tratta) di italia.it; annoterò soltanto che, ovviamente, nessuno al Ministero dell’Innovazione si è premurato di chiedere anche solo un’opinione ai propri esperti in materia… Mi piace però segnalare una iniziativa interessante: se volete, potete contribuire anche voi a fare dell’Italia un logo migliore.

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lunedì 26 Febbraio 2007, 19:07

Parliamo al Paese

È in questo momento di crisi e di ingovernabilità, determinata anche dalla frammentazione ideologica e partitica della sinistra italiana, che va rilanciato con forza il progetto del Partito Democratico.

Un progetto nuovo per un cambiamento forte, vero, che possa unire la parte migliore dell’Italia, i giovani, gli intellettuali, le persone oneste, per salvare la nostra nazione e fornirle finalmente una leadership seria, e un grande partito popolare in cui credere.

E’ per questo motivo che noi, la dirigenza dei Democratici di Sinistra, abbiamo deciso di comunicare questo progetto al Paese tramite lo strumento principe dell’innovazione, un sito web, facendo poi in modo che la gigantesca schermata con slogan e indirizzo URL venga ripresa e trasmessa in bella evidenza da tutti i telegiornali, e pubblicata in prima pagina da vari giornali nella giornata di ieri.

Ed è per questo che abbiamo scelto un URL chiaro, comprensibile, immediato, che trasmetta tutta la voglia di novità, di ideali, di valori, e il superamento delle mediocri beghe di partito, delle ripicche e delle antipatie personali, della cultura personalistica berlusconiana.

Abbiamo pensato di utilizzare come indirizzo del sito le parole chiave del nostro progetto, democrazia, novità, equità, cambiamento, gioventù, innovazione, ideali, etica, futuro. Potevamo chiamarlo “nuovademocrazia.it”, “perilcambiamento.it”, “perunitaliamigliore.it”, “cambiamolitalia.it”, “progressodemocratico.it”, o qualsiasi altra combinazione che parlasse di valori e di progetti. Ma noi vogliamo parlare chiaro al Paese, e così, per il nostro progetto di grande cambiamento morale, abbiamo scelto l’indirizzo

www.mozionefassino.it

in modo che siano evidenti il nostro abbandono del burocratese, il nostro richiamo all’unità della sinistra superando divisioni e personalismi, la nostra capacità di traghettare l’Italia verso un luminoso futuro.

Certo, poi è successo che siamo andati oggi sul nostro sito, un po’ sorpresi dalla scarsa simpatia che il suddetto indirizzo ha ricevuto presso l’opinione pubblica, e l’abbiamo trovato così:

Mozione Fassino - Home Defaced
Mozione Fassino - Home Defaced 2

Non abbiamo ben capito cosa sia successo, perchè sapete, noi in realtà siamo pratici solo col ciclostile e il pallottoliere per contare i voti in Senato, anzi, a dire il vero nemmeno con quello. Ma non temete, deve trattarsi di un complotto di quel comunista di Mussi, contro il nostro fulgido e chiaro disegno di alti principi. Vorrà dire che faremo presentare un’altra mozione a Fassino, così potremo fare un altro sito all’indirizzo “www.mozionefassino2-articolo5-commab.it”.

[tags]fassino, partito democratico, ds, democratici di sinistra[/tags]

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domenica 25 Febbraio 2007, 21:57

Non sono io che sono razzista, sono loro che sono motociclisti

“Il divieto odierno di traffico non mi trova d’accordo [perché] non trovo nessuna distinzione tra chi ha una macchina pulita e la guida con prudenza e l’esibizionista di turno. Rendiamoci inoltre conto che l’inquinamento è di per sé micidiale ma anche gli incidenti causati dal traffico lo sono. Lo smog non è infine privilegio e problema solo cittadino: percorro regolarmente nel fine settimana un’affollata strada di provincia e assisto da tempo a spettacoli terrorizzanti con la partecipazione di squadre di motociclisti che eseguono sorpassi acrobatici a velocità folle seduti su veicoli che immettono nuvole di gas maleodoranti e suoni assordanti.”

(Tullio Regge, su La Stampa di oggi)

P.S. A me comunque risultava un “divieto di transito” e non un “divieto di traffico”.

P.P.S. ,,,,, un po’ di virgole al professor Regge, offro io volentieri.

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venerdì 23 Febbraio 2007, 10:51

Il problema del calcio

Basta aprire un giornale nelle pagine sportive per trovare, negli ultimi due giorni, queste notiziole dal mondo del calcio:

De Rossi, centrocampista della Roma e della Nazionale, campione del mondo, durante la partita con il Lione – seguendo l’insegnamento di Materazzi – ha insultato pesantemente (pare anche con epiteti razzisti) il centrocampista avversario Abidal per tutta la partita. Ma alla fine, naturalmente, è andato a scusarsi e, ai presenti, ha qualificato la cosa come “una normale tattica di gioco, di quelle cose che succedono in ogni partita”.

Il neo giocatore juventino Salihamidzic, attualmente al Bayern Monaco in attesa di spostarsi a Torino l’anno prossimo, ha trascorso l’intera partita contro il Real Madrid a sputare contro il pubblico e i presenti a bordo campo. E’ la stessa partita in cui il centrocampista dei tedeschi Van Bommel, dopo aver segnato, ha fatto il gesto dell’ombrello agli avversari. Il presidente dei tedeschi Rummenigge, mito del calcio germanico, ha commentato “Avrei preferito un arbitro più intelligente; ha chiaramente sbagliato contro di noi, quindi non ci si deve scandalizzare di queste reazioni.”

C’è poi il caso dell’ “irrequieto” (come lo definisce La Stampa) Francesco Flachi, punta di talento della Sampdoria, che questa settimana è risultato positivo alle indagini antidoping, per uso di cocaina. Già dieci anni fa successe la stessa cosa, ma fu poi assolto. In compenso, quest’anno è già stato squalificato per due mesi dopo che si scoprì una sua telefonata all’allora laziale Bazzani per sapere il risultato del derby romano prima che fosse giocato, partita su cui poi scommesse una bella cifra, ovviamente vincendo; fu il famoso derby del 2005, finito 0-0, in cui dall’inizio del secondo tempo le squadre si disposero attorno al cerchio di centrocampo e cominciarono a passarsi la palla amichevolmente come ai giardinetti, in mezzo ai fischi del pubblico, in un aperto biscotto.

E non riapro nemmeno la questione stadi torinesi; tra le novità recenti vi è quella seduta del Consiglio Comunale in cui il sindaco Chiamparino, indicando i gruppi di tifosi presenti in tribuna, con spirito di pacificazione e interesse per i propri elettori avrebbe detto “Non abbiamo più bisogno di loro”.

Al massimo, possiamo aggiungere che Bobo Vieri è stato rapinato di un orologio da 16.000 euro, per strada a Milano, e avrebbe reagito dicendo “Tanto ne ho un altro”.

Ah, però, non dimenticate; il problema del calcio sono gli ultras, specie quei criminali che vanno allo stadio con le pericolosissime bandiere e i vergognosi striscioni con scritto “Forza Toro” (che il nostro Questore, unico in Italia, in un rigurgito di celodurismo chiamparinista ha vietato all’interno dello Stadio Olimpico). Nel frattempo, se non ve ne foste accorti, da questa domenica praticamente tutti gli stadi di A e B riaprono a pieno ritmo o perlomeno per gli abbonati. Eh, ma adesso che abbiamo i tornelli e una legge che permette di andare a casa di qualcuno martedì mattina e arrestarlo in flagranza mentre lancia una bomba carta la domenica pomeriggio allo stadio (non scherzo: la legge dice proprio “in flagranza”, ergo senza necessità di particolari prove), non ci saranno più problemi.

[tags]calcio, ultras, flachi, vieri, de rossi, roma, toro, chiamparino[/tags]

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giovedì 22 Febbraio 2007, 12:41

Informazione all’italiana

Accendo la radio.

Parte una pubblicità. Due voci, una maschile e una femminile, di quelle voci di attore che fingono di essere gente qualsiasi nelle pubblicità radiofoniche, cominciano a porsi delle domande che nessuna persona normale si farebbe in tali termini, tipo “Ma è vero che con la liberalizzazione Bersani la mia assicurazione auto mi corrisponderà direttamente l’indennizzo?”. In pochi secondi, i due falsi consumatori espongono in forma fintamente interrogativa tutti i meravigliosi vantaggi del decreto Bersani. Dopodichè, arriva la spiegazione: è l’annuncio di Informaconsumatori, una nuova rubrica realizzata dalla Regione Piemonte su Radio Flash, “la radio vicina ai cittadini”.

Riassumendo, la Regione Piemonte (governata dal centrosinistra) dà soldi dei cittadini a Radio Flash (radio chiaramente e fortemente schierata a sinistra) per mandare in onda una trasmissione di “informazione” costituita dalla magnificazione pubblicitaria dei provvedimenti realizzati dall’ex governo Prodi (di centrosinistra).

E io pago.

[tags]prodi, decreto bersani, bersani, radio flash, regione piemonte, consumatori, informazione[/tags]

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mercoledì 21 Febbraio 2007, 16:07

Governo?

Come ampiamente previsto, pochi minuti fa il governo è andato sotto al Senato, sulla mozione per il rifinanziamento della missione in Afghanistan. Di cui, detto tra noi, in Parlamento non fregava nulla a nessuno, a parte forse un paio di idealisti dell’estrema sinistra; era solo una occasione pubblicamente spendibile per una resa di conti nella presunta maggioranza.

Non si sa, ora, cosa succederà; se ci terremo questo governo agonizzante ancora per mesi, o se decideranno di staccare la spina (la legge sull’eutanasia però non l’hanno fatta, per cui non so se sarebbe legale). Certo che, vista dall’esterno, l’intera situazione italiana mette tristezza.

Innanzi tutto, con tutti i problemi che ha l’Italia (a proposito, Alitalia: siamo un paese che nemmeno riesce a tenere in piedi una compagnia di bandiera, un po’ come la Costa d’Avorio), è due mesi che si parla solo di gay che si devono sposare, di aeroporti militari e financo di brigatisti rossi (usciti dritti dal banco surgelati); perchè, come al solito, parlare a ruota libera di questioni teoriche è sempre meglio che lavorare, e comunque non dà fastidio a nessuno.

Al centro di tutto questo stanno come al solito gli ideologi del no a tutti i costi, quelli per cui nulla di concreto si può fare senza ledere qualche astratto e non ben definito principio di equità e buonismo; ben rappresentati dalla coppia sempreverde Dario Fo – Franca Rame e dal video, mandato qualche giorno fa da Studio Aperto, in cui i due nobili artisti, ripresi dietro le quinte del palco di Vicenza mentre guardavano in televisione le recensioni del loro spettaccomizio, davano del “cazzone” al ministro della Difesa Parisi, e del “bugiardo” a Fassino.

Non che il resto della maggioranza sia tanto meglio; credo però che la sinistra conservatrice ed estremista abbia dimostrato di non avere la maturità necessaria per governare un paese occidentale (probabilmente neanche per farsi fare un mutuo in banca, se è per questo).

E quindi, detto che pare comunque difficile che si torni veramente a votare, speriamo che sia giunta l’ora tanto attesa: fuori Bertinotti, dentro Casini, che sarà democristiano, ma almeno una vaga idea di cosa sia il senso delle istituzioni ce l’ha.

Se poi in tutto questo ci sia di mezzo anche la famosa coltellata di Massimo… lo scopriremo solo tra qualche tempo!

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lunedì 19 Febbraio 2007, 15:28

Bravo (webmaster) Fiat

Ieri, mentre ero in fase cazzeggio di tarda notte, mi sono fatto convincere da un banner sul sito della Gazzetta e ho cliccato, incuriosito, per andare a vedere il sito di lancio della nuova Fiat Bravo.

Dunque, all’arrivo sul sito, compare un piccolo schermo nero con la barra di caricamento. Dopo una decina di secondi, la barra di caricamento arriva al cento per cento, e compare una schermata grafica con un altro contatore, stavolta grafico, che parte da 198 e scende a zero; si tratta di un secondo caricamento che, sia dall’ADSL di casa che dalla rete dell’ufficio, impiega una trentina di secondi (non oso immaginare per chi è collegato via modem). Dopodichè, parte una animazione (non saltabile) di una porta che si apre, che dura alcuni secondi, seguita da una schermata intermedia in cui tutto ciò che si può fare (dopo un minuto di attesa) è premere su “Enter”.

A quel punto, parte una nuova, interminabile animazione che mostra vari particolari della nuova Fiat Bravo, seguita dalla scena della suddetta auto che sale su un elevatore, seguita da… Non lo so, perchè a questo punto mi sono rotto le scatole; stavo aspettando da quasi due minuti e ancora non mi avevano fatto arrivare al menu, nè vedere uno straccio di informazione utile, e nemmeno una immagine intera della macchina. Così, ho chiuso la finestra e ho deciso che non comprerò mai una Bravo.

Certo che chiunque abbia concepito un sito del genere, oltre a dimostrare totale incompetenza, andrebbe adeguatamente punito: ad esempio essendo costretto a guardare due minuti di pessime animazioni in Flash ogni volta che apre il browser e cerca di accedere a Google.

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domenica 18 Febbraio 2007, 11:59

Fuga dall’Italia

È notizia di ieri che anche il comune di Carema, dopo le valli Orco e Soana, ha indetto il suo referendum separatista: vuole lasciare il Piemonte e aggregarsi alla Valle d’Aosta.

Forse quella di Carema è ancora la richiesta più ragionevole: è l’ultimo paese del Piemonte prima del confine. E’ anche vero che in periodo littorio, per “italianizzare” la Vallèe, le valli del Gran Paradiso e dell’Alto Canavese vennero effettivamente aggregate per qualche anno alla provincia di Aosta.

Ma il senso vero della domanda è un altro: questi comuni di montagna, spesso poveri e semiabbandonati, vedono nella Val d’Aosta la possibilità di sfuggire all’abbandono a cui lo Stato italiano condanna le periferie del territorio, prive di servizi, di fondi e di collegamenti, costrette a buttare le proprie tasse in un gigantesco calderone nazionale pieno di sprechi e di sussidi per ogni genere di corporazione e di area geografica tranne le nostre.

In confronto, la Val d’Aosta è un paradiso coperto di soldi (anche nazionali, come “compensazione” per non essersene andati con la Francia dopo la guerra) e soprattutto della possibilità di gestirseli in autonomia, trattenendo sul posto quasi tutte le tasse versate, e gestendole in modo snello. Basta guardarsi attorno per vedere la differenza tra le montagne aostane, pulite e mantenute con qualità svizzera, e le montagne piemontesi, specie quelle non sciistiche, semiabbandonate e ferme all’Ottocento.

Naturalmente, i valligiani sono ben determinati a tenersi per sè questi privilegi: hanno già annunciato ricorsi alla Corte Costituzionale contro la legge che permetterebbe ai comuni adiacenti di scegliere di aggregarsi ad essa.

Ci si chiede però perchè, tra le tante storture e iniquità dell’Italia, non si possa prima o poi sistemare anche questa: che senso abbia che esistano alcune regioni che possono scegliere che fare dei propri soldi e dei propri progetti, e anzi ne continuino a ricevere dall’esterno per motivi geopolitici di sessant’anni fa. Io, di mio, mi sono sempre chiesto perchè anche il Piemonte non possa avere l’autonomia che hanno Aosta o il Trentino.

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venerdì 16 Febbraio 2007, 19:08

Sotto controllo

È difficile da credere, ma questa sera, il forum di Toronews chiuderà. A dire il vero, aveva già chiuso ieri; dopodichè, stanotte il team di moderatori (una decina) l’ha riaperto di propria iniziativa, in disaccordo con l’editore, che ha fatto sapere che da stasera la chiusura sarà permanente, almeno in attesa di ulteriori sviluppi.

Non è una notizia minore, perchè non si tratta di una comunità trascurabile: il forum ha undicimila iscritti e cinque milioni di messaggi, consuma in permanenza parecchi megabit di banda, e passa per il maggior forum sportivo d’Italia, contribuendo in modo determinante a rendere Toronews il terzo sito sportivo nazionale; in più, da anni ormai aveva sezioni di politica, di costume e cultura, di gioco online, dava origine a raduni di ogni genere in Piemonte e altrove, era insomma davvero una grande comunità, in cui il calcio era solo un pretesto per conoscersi. Adesso, sul forum c’è un clima da fine del mondo: i moderatori si sono auto-rimossi, ma prima hanno riabilitato tutti gli utenti bannati o sospesi. C’è chi sta riempiendo il forum principale di conti alla rovescia o messaggi goliardici.

La ragione vera e propria della chiusura non è dato sapere, anche se esistono due prese di posizioni ufficiali dell’editore e della redazione. Pare che la goccia che ha fatto traboccare il vaso siano stati alcuni insulti (peraltro non peggiori da ciò che si legge su qualsiasi forum d’Italia su qualsiasi argomento) al sindaco Chiamparino per la questione dello stadio regalato alla Juventus, che avrebbero provocato una denuncia alla polizia postale con richiesta di identificare gli utenti e minacce all’editore. Il quale, alla fine, si è stufato – già avevamo parlato delle analoghe iniziative di Tuttosport – e ha deciso che non valeva la pena continuare a rischiare denunce e visite della Digos, rendendosi nel contempo impopolare nei salotti buoni della città, solo per permettere ad altri di chiacchierare e talvolta di insultare; pensa forse di riaprire con modalità draconiane, ad esempio chiedendo i documenti a chiunque voglia iscriversi.

Naturalmente, la reazione dei forumisti è stata calda e pesante. Chi più, chi meno, tutti sono concordi nel vedere in tutto questo il tentativo di mettere a tacere uno dei pochi luoghi di formazione del consenso dal basso a Torino, che ha dimostrato proprio negli ultimi giorni – seppellendo giornali e politici sotto migliaia di mail, organizzando volantinaggi e manifestazioni – di poter dare fastidio all’ordinata gestione del potere.

Perlomeno, questo è un indice di come in Italia fare informazione libera su Internet, quando si comincia a parlare di politica e società, sia ancora molto difficile, proprio per via delle possibili ritorsioni verso chi gestisce gli spazi di discussione. Di sicuro manca qualsiasi difesa legale per gli amministratori di forum, che rischiano denunce e guai giudiziari per qualsiasi insulto o calunnia postati dall’ultimo degli iscritti. E’ un problema che prima o poi andrà affrontato.

Per ora, resta solo l’amarezza, quella di vedere una delle maggiori comunità virtuali d’Italia dispersa in un attimo. Certo, esistono un newsgroup e almeno tre forum – questo, questo e questo – che si candidano a raccogliere l’eredità, naturalmente verificando se saranno in grado di tener dietro alla crescita di traffico. Ma non può essere che in questo paese, tra problemi legali e pressioni mafiose, non si possa più nemmeno discutere liberamente di calcio, società e affari, anche con opinioni estreme, su un forum via Internet.

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