Sky
Vittorio vb Bertola
Affacciato sul Web dal 1995

Gio 28 - 16:54
Ciao, essere umano non identificato!
Italiano English Piemonteis
home
home
home
chi sono
chi sono
guida al sito
guida al sito
novità nel sito
novità nel sito
licenza
licenza
contattami
contattami
blog
near a tree [it]
near a tree [it]
vecchi blog
vecchi blog
personale
documenti
documenti
foto
foto
video
video
musica
musica
attività
net governance
net governance
cons. comunale
cons. comunale
software
software
aiuto
howto
howto
guida a internet
guida a internet
usenet e faq
usenet e faq
il resto
il piemontese
il piemontese
conan
conan
mononoke hime
mononoke hime
software antico
software antico
lavoro
consulenze
consulenze
conferenze
conferenze
job placement
job placement
business angel
business angel
siti e software
siti e software
admin
login
login
your vb
your vb
registrazione
registrazione

Archivio per la categoria 'TorinoInBocca'


lunedì 30 Maggio 2011, 17:20

Dalla notte al giorno

Ci sarebbe molto da raccontare di queste ore frenetiche… quella del presidio No Tav, di notte tra amici in una quiete irreale aspettando un cataclisma ignoto che forse non arriverà mai, è davvero un’esperienza unica che vi consiglierei di vivere; se avete paura del caos, potete venire per cena (portando cibo o bevande con cui contribuire…) e andare via prima di mezzanotte. Basta arrivare a Chiomonte per la statale, entrare nel paese per la via principale, girare per la frazione Ramats e lasciare l’auto lungo i tornanti in discesa… completare la discesa a piedi, dopo il ponte girare a destra et voilà, eccovi nella Libera Repubblica della Maddalena.

Ieri sera avevo paura: solo uno stupido non ne avrebbe avuta. Si dava per scontato che ieri sarebbe stato il momento dell’assalto, che sarebbero arrivati manganelli e pestaggi; e nonostante questo, nonostante a nessuno piacesse la prospettiva, bisognava esserci. Ho parcheggiato in paese a mezzanotte, e c’è voluta un’oretta di camminata per arrivare fino al piazzale, dove però ho trovato centinaia di persone e un clima disteso: con così tanta gente, la serata si annunciava tranquilla. Ho salutato molti amici, vari movimentisti tra cui Davide Bono, ho visto passare Sandro Plano e altri amministratori. Poi siamo scesi alla roulotte, già piena dello staff regionale che dormiva… io mi sono accomodato su una sedia da giardino, mi sono coperto e ho appoggiato la fronte sul tavolo da campeggio, e così ho dormicchiato fino all’alba, svegliandomi a ripetizione.

Sono tornato a casa per le otto, dopo aver riportato varie persone in giro per la città; ho pure dovuto risistemare il mio server, che aveva avuto un tracollo per il picco di traffico del sito dei Signori Rossi, pubblicizzato ieri sera a Report, che mi pregio di ospitare pro bono. Ho dormito un paio d’orette e poi via per l’altra faccia della politica: vestito grigio, cravatta gialla, ingresso in Sala Rossa con tanto di proclamazione ufficiale. Ma a me l’ipocrisia non piace e dunque mi sono tenuto un pezzo dalla notte: gli scarponcini da montagna e la polvere di Chiomonte hanno trionfato sulle sedie d’antan del consiglio comunale di Torino.

salarossascarponi.jpg

Ma non avevo solo gli scarponi: mi sono portato anche la fotocamera, e ho fatto le mie prime riprese dai posti dei consiglieri. Immaginate la faccia delle decine di politici, portaborse, giornalisti e assistenti vari quando mi hanno chiamato e io, alzandomi, ho sollevato anche la fotocamera e gli ho fatto una bella carrellata. E’ un simbolo: la dimostrazione che vogliamo davvero portare trasparenza, e non quella addomesticata delle riprese ufficiali. Spero che il simbolo sarà capito, anche se i primi segnali non sono incoraggianti; il sindaco, finito un discorso paludato e con varie ipocrisie (vedi l’invito al dialogo perché “la forza di una maggioranza sta nel non appagarsi della sua autosufficienza”… proprio così, si vede bene a Chiomonte), si è tuffato dritto nel buffet insieme a tutti gli altri. E’ la prima volta che lascio perdere un buffet senza rimpianti.

[tags]no tav, chiomonte, maddalena, presidio, polizia, politica, resistenza, consiglio comunale, torino, fassino, movimento 5 stelle, trasparenza[/tags]

divider
venerdì 27 Maggio 2011, 17:36

La motosega vien di notte

Avete presente quei bei platani che contornano il parcheggio di Porta Nuova e le fermate degli autobus lungo via Sacchi? Bene, scordateveli, perché non ci sono più.

Davano fastidio al cantiere dei lavori per il parcheggio della nuova stazione-centro commerciale… Ovviamente, quando il progetto era stato presentato, i costruttori avevano garantito che gli alberi non sarebbero stati toccati; e altrettanto ovviamente il Comune è stato ben contento di approvare una “piccola variazione” al progetto in corso d’opera.

La scusa è pronta: gli alberi erano senz’altro malati. E’ una scusa che va di moda: un paio di settimane fa sono andato a un incontro del comitato Salvaitalia61, che si oppone al nuovo centro commerciale che il Comune vuole realizzare nel Palazzo del Lavoro, e che tra le altre cose comporterebbe l’abbattimento totale dei quasi 300 alberi che circondano l’edificio. Lì ci è stata mostrata la perizia che giustificava tale abbattimento, ed era veramente incredibile: lì c’erano dieci alberi che però erano irrimediabilmente malati, là ce n’erano degli altri che però erano troppo vicini al palazzo e dunque erano cresciuti male, lì ancora ce n’era uno che poveretto era fuori dal suo habitat naturale e dunque era meglio porre fine alle sue sofferenze… quasi trecento alberi, tutti malati!

Basta una sola cosa a dimostrare quanto sporca sia la coscienza delle lobby del cemento: anche in via Sacchi, come al presidio No Tav della Maddalena, il potere agisce di notte. Non hanno abbattuto gli alberi in pieno giorno, ma di notte, di modo che nessuno potesse organizzarsi per reagire prontamente, anzi quasi tutti gli abitanti non si sono accorti proprio di nulla. E poi parlano di democrazia.

[tags]ambiente, alberi, via sacchi, porta nuova, cementificazione, urbanistica, parcheggi[/tags]

divider
giovedì 26 Maggio 2011, 12:38

Quotidiano Piemontese

Ieri sera, alla Fnac di via Roma, abbiamo presentato al pubblico una nuova iniziativa: Quotidiano Piemontese. Si tratta di un giornale locale online dedicato alle notizie da tutto il Piemonte; è attivo in beta da qualche mese, e ora entriamo nella fase di partenza vera e propria.

Il panorama dell’informazione italiana e torinese è quello che sapete; è arretrato dal punto di vista degli strumenti – in molti casi l’informazione online è soltanto un blando copia e incolla di quella cartacea – e manipolato in termini di sostanza. Sono partite alcune iniziative di giornali online generalisti, ma l’informazione locale è ancora carente, polverizzata in tanti micro-siti; per questo c’è spazio. L’attuale beta di Quotidiano Piemontese è ancora poco interattiva e può migliorare, ma attendiamo i vostri commenti e i vostri contributi; anche in termini di quelle notizie che i giornali ignorano o censurano.

Tuttavia, QP non sarà un giornale schierato, tanto è vero che nel gruppo dei promotori ci sono persone con esperienze diverse anche in termini politici; sarà semplicemente un giornale onesto. Per me, è anche un modo per non smettere di lavorare e per cercare di non diventare un politico di professione. Non sappiamo dove arriveremo con questa avventura, visto che in Silicon Valley avremmo fuori dalla porta la coda di investitori, ma in Italia non si riesce nemmeno ad avere un mercato decente per la pubblicità online o a farsi riconoscere in tempi decenti da Google News… di innovazione si riempiono la bocca in tanti, ma a farla siamo in pochissimi. Senza rischi e senza innovazione, tuttavia, non si costruisce il futuro.

P.S. Cerchiamo persone con esperienza nella vendita della pubblicità locale, su Internet e/o su radio, giornali e TV locali; se siete interessati contattatemi.

[tags]informazione, giornali, quotidiano piemontese, innovazione[/tags]

divider
sabato 21 Maggio 2011, 12:36

Anche oggi No Tav

Le elezioni passano ma i problemi restano: rinviata a dopo il voto, partirà probabilmente a brevissimo la seconda battaglia del Tav.

Più di cinque anni fa, a Venaus, accadde la prima; incredibilmente, lo Stato italiano, schieratosi in forze per aprire il cantiere del primo tunnel, fu sconfitto da una gigantesca mobilitazione popolare, nonostante l’abbondante uso di violenza. Da allora in Valsusa non si sono fatti lavori degni di nota, a parte qualche carotaggio ad uso telecamere; anche se si è scoperto, nel silenzio dei giornali, che pure quell’appalto abortito era truccato. Nei prossimi giorni, alla Maddalena di Chiomonte, proveranno a riaprire il cantiere del primo tunnel.

Molto, però, è cambiato. Nel 2005 il movimento No Tav era derubricato a una piccola minoranza costituita solo da “montanari ignoranti che vogliono fermare il progresso” e “violenti dei centri sociali”; ora la cosa è ben diversa. In particolare a Torino, molti (me compreso) all’epoca sapevano solo ciò che leggevano sui giornali, e dunque credevano alla favola del progresso a suon di cemento e manganello. Oggi l’opposizione al Tav è molto più diffusa e molto più informata, anche fuori dalla valle; da questione (considerata come) di puro ordine pubblico, il Tav è diventato uno degli elementi più importanti della scena politica piemontese e chi ha toccato troppo il Tav, vedi Bresso, ha fatto politicamente una brutta fine.

Questa volta, a Chiomonte, ci sarà anche una sede ufficiale di un gruppo consiliare regionale, il nostro; vediamo se la buttano giù, con tutta la gravità politica che ciò comporterebbe. Questa volta la mobilitazione è anche a Torino, e proprio oggi pomeriggio, dalle 14:30 al municipio di Rivalta, partirà una grande manifestazione No Tav; e anche le strade della prima cintura, visti i nuovi progetti, sono piene di bandiere. Avrete letto che, se partiranno i lavori, i No Tav bloccheranno sabato prossimo la tappa del Giro d’Italia che attraversa la valle; ma questo non è corretto. Semplicemente, tutto sarà bloccato; l’intera valle sarà occupata da migliaia di persone che faranno resistenza pacifica contro le trivelle e le camionette della polizia, tutte le strade saranno piene di gente, nulla potrà passare, e quindi nemmeno il Giro.

Al di là delle numerose ragioni che rendono il Tav Torino-Lione un’opera inutile e dannosa, un semplice sacco delle casse pubbliche da 20 miliardi di euro, non si può pensare di costruire un’opera pubblica mandando l’esercito; in Libia forse, ma non in un paese democratico. E a Torino ancora pochi sanno davvero cosa comporterebbe quest’opera: un gigantesco cantiere che occuperebbe tutto il prato tra strada della Pronda e le Gru, con un flusso continuo di mezzi pesanti e di polveri a fianco di una scuola superiore, di un asilo e di centinaia di case. A Bologna varie case vicino al cantiere sono sprofondate, inagibili; e da noi vorrebbero (non si sa come) costruire anche una tangenziale tra il tunnel e la superficie.

Questa follia va fermata, e la fermeremo; contando che sempre più persone aprano gli occhi.

[tags]no tav, venaus, chiomonte, rivoli, torino, grandi opere[/tags]

divider
giovedì 19 Maggio 2011, 21:09

Madalon portali via

Sta spopolando sul web il video in cui il giovane scrittore torinese Manuele Madalon, ospite del Salone del Libro di Torino in un evento a lui dedicato, ferma tutti i VIP a cui ha inviato il suo libro, ringrazia per la loro risposta e chiede loro un commento. Da Sgarbi a Dandini, da Fassino a Coppola, tutti rispondono gentilmente tessendo almeno qualche lode della novità editoriale.

Peccato che sia un falso: il libro non esiste, Madalon è in realtà uno studente del master in giornalismo dell’Università di Torino e il Coppola che, parlando della propria risposta all’invio del libro, chiede “E’ arrivata?” sta mentendo spudoratamente.

Per carità, capita a tutti i personaggi pubblici di incontrare ammiratori e postulanti e di non riuscire proprio a ricordare chi sono; è normale, ed è anche normale arrampicarsi un po’ sugli specchi, cercando magari nel frattempo di ricordare bene le circostanze. Ma passare cinque minuti a lodare l’ambientazione e i personaggi di un libro che non esiste, come fa Giancarlo De Cataldo autore di Romanzo Criminale(*), è davvero ridicolo.

(*) ovviamente non avevo la minima idea di chi fosse, mi sono dovuto documentare!

[tags]madalon, salone del libro, vip, cultura, recensioni, politica, sgarbi, dandini, fassino, coppola, de cataldo[/tags]

divider
lunedì 16 Maggio 2011, 15:21

Il buono, il brutto e il cattivo

Prima la parte meno piacevole: ci sono giunte segnalazioni sul fatto che uno dei nostri candidati avrebbe violato l’impegno etico e le linee guida per la campagna elettorale che abbiamo tutti firmato, adottando pratiche pubblicitarie vietate per ottenere preferenze personali. Stiamo dunque facendo le nostre verifiche e le nostre valutazioni; se questo fosse confermato, a questa persona – in caso risultasse eletta – sarebbe chiesto di dimettersi e lasciare il posto a qualche altro membro del gruppo. Può succedere a tutti di sbagliare e non vogliamo drammatizzare la situazione (non ha ammazzato nessuno, ma si sarebbe fatto pubblicità personale ingannevole e/o su spazi a pagamento, cosa che ci eravamo impegnati a non fare), ma non possiamo contestare le illegalità e le irregolarità del sistema e poi chiudere un occhio sulle mancanze di qualcuno di noi.

Comunque, che la cosa riguardi una sola persona su oltre cento candidati è un’ottima cosa; e ora veniamo al buono – alcune considerazioni da fare a urne chiuse ma prima di conoscere il risultato.

Innanzi tutto sul risultato stesso: sento tantissimo entusiasmo e previsioni davvero fuori dal mondo. Ormai si può dire, i sondaggi clandestini degli ultimi giorni ci danno attorno al 5%; e io vorrei evitare che un risultato più o meno di questo livello non venisse visto come il successo clamoroso che è.

Di formazioni politiche che hanno fatto “il botto” un anno, per poi tornare nell’ombra l’anno dopo, è piena la storia d’Italia; ed è molto più facile prendere il 3,7% in una elezione in cui si è l’unico schieramento alternativo alle due grandi coalizioni, rispetto al prenderlo in una elezione con 12 coalizioni e 37 liste. Aggiungeteci che tutti quelli che ci hanno votato alle regionali sono stati soggetti a un anno di pressione mediatica mostruosa per convincerli che erano dei traditori della patria (visto che a Torino il centrosinistra ritiene di essere la patria)… e poi c’è la solita lista civetta con la gigantesca scritta GRILLO che le istituzioni “democratiche” si sono rifiutate di far togliere (vedrete quanti voti prenderà), e poi ci sono i media e i poteri vari che l’anno scorso ci avevano preso sottogamba, ma che quest’anno si sono spesi in ogni modo per contenerci.

Questo per dire che qualsiasi risultato che ci permetta di entrare in Comune e di confermare il ruolo di unica vera alternativa ai partiti sarà stato un grande successo; se poi arriverà qualcosa di più, meglio ancora.

Vorrei inoltre ringraziare personalmente tutti i ragazzi di questo splendido gruppo… perché ho già ringraziato gli attivisti e i cittadini nel post di sabato, ma allora non potevo certo citare i candidati. E dunque vorrei ringraziare le persone che, pur quasi tutte candidate, si sono assunte nell’ombra un compito a vantaggio di tutto il gruppo, invece di passare il tempo ad autopromuoversi: il nostro addetto stampa Aldo Curatella, i responsabili Facebook Paolo Anziano e Marco Lavatelli, il nostro regista e operatore video Alberto Airola (che ci ha fatto dei filmati da festival di Cannes), il responsabile delle tipografie Simone Caldana, il webmaster Yari Latini e, quando lui non ha più potuto, il webmaster supplente Vittorio Bertola (ma solo dall’una alle cinque di notte), il grafico Marco Nunnari, il responsabile della newsletter Fabio Martina, il responsabile blog e dirette streaming Francesco Attademo e infine l’organizzatore di tutto, fornitore e montatore di gazebo, magazziniere provetto, autotrasportatore spericolato, esperto di burocrazia comunale, promotore di eventi Paolo Vinci, che di giorno lavora per il gruppo regionale e di notte lavora per il Movimento di Torino.

E tutti gli altri? Beh, con pochissime eccezioni tutti gli altri hanno attacchinato, volantinato, manifestato, organizzato serate e lavorato a più non posso e dunque ringrazio anche loro!

Chiudo con una nota personale: vorrei dedicare il risultato, qualunque esso sia, a due persone che non ci sono più.

La prima è il dottor Roberto Topino, una persona che ho potuto conoscere per poco tempo ma da cui ho imparato molto, la persona che ha sollevato per prima con coraggio tanti dei problemi di salute pubblica su cui noi oggi ci battiamo. Nel giugno 2009, quando ci presentammo da soli (senza nemmeno l’appoggio di Beppe) alle elezioni provinciali, fu una delle pochissime persone che ci diede credito. Lo ricordo arrivare in bicicletta a uno dei nostri gazebo, a darci un sorriso discreto, e fu un grande piacere. Se siamo qui è anche per poter portare avanti le battaglie in cui credeva.

La seconda è il mio amico Paolo, mancato da meno di una settimana, di cancro, a 34 anni. Ci conoscevamo fin da bambini, ci siamo sempre frequentati, ma nell’ultimo periodo non gli sono stato vicino, un po’ perché il Movimento ha risucchiato la mia vita, un po’ per quelle piccole distanze che la vita crea di suo e che pensi sempre che avrai tempo di risolvere, finché non ti restano dentro come pietre. Sono andato a dargli l’estremo saluto giovedì alle 14, un’ora dopo ero in Rai a registrare l’ultima tribuna elettorale e potete immaginare con che spirito, ma questa è un’inezia rispetto a quello che ha passato e passerà la sua famiglia. Non potevo dire questa cosa durante una campagna elettorale, non sarebbe stato giusto, e me la sono tenuta dentro per una settimana.

Questa campagna elettorale è stata un privilegio, un’esperienza bellissima; mi ha dato tanto e mi ha tolto tanto, ma sono contento di averla fatta. Due anni fa non avevo i capelli bianchi, ma nemmeno la sensazione di poter cambiare il mondo; ora il cammino è iniziato. Alle tantissime persone che ci hanno appena conosciuto vorrei soltanto dire di non pensare che il cuore di tutto questo sia il voto; il vero regalo che mi ha fatto il Movimento è, senza dubbio, rendermi una persona migliore ogni giorno. Se continuerete a seguirci, ad attivarvi giorno dopo giorno per fare anche una piccola cosa per il bene comune, succederà anche a voi.

[tags]elezioni, movimento 5 stelle, torino[/tags]

divider
venerdì 13 Maggio 2011, 13:46

Chi vota Fassino vota la ganga

Non mi piace parlare degli altri; sul nostro sito ci sono dozzine di ottime ragioni per votare per noi senza stare a guardare cosa fanno i partiti. Però, in questi giorni ricevo – oltre a tantissime, entusiastiche mail di sostegno – anche messaggi che mi dicono “in effetti voi siete molto meglio di Fassino, ma ho paura che se vi voto poi faccio un favore a Berlusconi”.

E allora vorrei dire due cose a chi ancora vorrebbe votare Fassino – non perché non voglia criticare anche Coppola, ma insomma è lì per perdere, nessuno che abbia un po’ di stima di se stesso può veramente votare Coppola, l’altro giorno ero in TV con un noto leghista e mi ha detto che non lo voterà nemmeno lui; chiedetevi anche perché in tutta la campagna elettorale Coppola non abbia mai attaccato Fassino su La Ganga.

Chi vota Fassino vota la ganga. E non solo perché appunto vota La Ganga, cioè un craxiano che patteggiò una condanna per tangenti ai tempi di Mani Pulite, ora candidato nel PD; e vota Quagliotti, il responsabile della campagna e del programma di Fassino, persona già coinvolta nello scandalo del 1983 che fece cadere la giunta Novelli e poi condannata per aver incassato una tangente dalla Fiat per conto del PCI.

Chi vota Fassino vota – come ha detto Travaglio – per tornare agli anni ’80, per un sistema di potere basato sulla Fiat, sul Sanpaolo, sulle baronie, sull’uso dei fondi pubblici per appalti e per grandi e piccole facilitazioni in cambio del voto. A Torino non si fa un grande progetto se non ha una ricaduta economica nelle tasche di qualcuno, e l’eventuale bene comune è solo un effetto collaterale. A Torino l’informazione è controllata proprio come fa Berlusconi a livello nazionale (vedi la Rai e l’inceneritore).

Chi vota Fassino vota per la devastazione ambientale, per avere altro cemento, altri quartieri semivuoti al posto delle ex fabbriche e dei loro posti di lavoro, come quello approvato sottobanco mercoledì sull’Alenia: venduti come “un quartiere verde ed ecologico” ma poi di fatto una distesa di palazzine attorno a un centro commerciale e con un “parco” fatto di tre alberelli in mezzo al cemento; se non ci credete, fate un giro a Spina 3.

Chi vota Fassino vota per il precariato, per lo sfruttamento, per il modello Marchionne, per un Piemonte cinesizzato oppure abbandonato. Quanto lavoro stabile e dignitoso ha portato Chiamparino ai torinesi?

Chi vota SEL, IDV, o una delle altre liste del centrosinistra, alla fine vota Fassino. E mi fanno un po’ ridere quelli che dicono che si candidano lì “per cambiare la politica dall’interno”. Alcuni sono ben disposti ma ingenui, altri scelgono i partiti perché sotto sotto aspirano a una posizione di potere. Tutti però hanno sottoscritto un programma di coalizione che prevede inceneritore, cementificazioni, Tav, e i soliti regali; quello si sono impegnati a fare. Io capisco le differenze tra i vari partiti, ma alla fine, stringi stringi, i voti li portano a Fassino e alla conservazione, non al cambiamento.

E a chi dice che votare Movimento 5 Stelle disperde il voto, che favorisce Berlusconi, io dico una cosa chiara e semplice. Se qualcuno nel 2013 può battere Berlusconi, è uno di noi, un giovane dalla faccia pulita e dalle idee moderne, che si porti dietro la parte migliore di questo Paese, quella che da anni non va a votare o che continua a votare turandosi il naso. Ieri per Bersani in piazza Castello c’erano mille persone a dir tanto, pigiate per sembrare di più davanti alle telecamere; la grande alleanza Bersani-Fini-Vendola-Rutelli-Di Pietro-Casini non andrà mai da nessuna parte – perde, riperde, straperde. Sono loro a bloccare la possibilità di cacciare Berlusconi, non siamo noi; e lunedì sera questo sarà ancora più chiaro.

Chi ci vota non si tura il naso, chi ci vota è felice. Chi ci vota manda un segnale forte a tutti i partiti. Non c’è da aver paura, il risultato finale non è in discussione: perché c’è il doppio turno, e perché troppe persone ancora non ci conoscono, ancora credono ai giornali e alle televisioni. Questa è proprio un’occasione in cui gli elettori possono alzare la voce, possono dire basta. Chi non lo fa, scusatemi, è complice: e la smetta poi di lamentarsi per come va l’Italia.

Ditelo pure ai vostri amici incerti!

[tags]elezioni comunali, torino, fassino, coppola, la ganga, quagliotti, bersani, berlusconi, movimento 5 stelle, corruzione, cementificazione, inceneritore, fiat, marchionne[/tags]

divider
giovedì 12 Maggio 2011, 20:35

Informazione e cenere

È stata dura ma ce l’abbiamo fatta: questa sera il TGR Piemonte ha parlato di inceneritore, e non per riportare la solita propaganda.

La storia inizia quando lunedì sentiamo la Rai e ci dicono che, per par condicio, avremo un minuto di tempo sul TGR di martedì sera: “organizzate qualcosa”. Noi decidiamo che vogliamo parlare di inceneritore, e ci organizziamo per andare al Gerbido e fare anche qualcosa di visivamente carino: sollevare degli slogan con dei palloni, nell’area davanti all’impianto. Questo è il nostro reportage su cosa abbiamo effettivamente fatto:

Come avete visto, a un certo punto è arrivata la troupe della Rai, che ha fatto un po’ di riprese e mi ha intervistato. Martedì sera abbiamo dunque acceso i televisori per vedere come eravamo belli in TV, abbiamo atteso il servizio e… niente. Sono passati tutti i candidati, persino quelli da 0,1%, ma non noi.

Allora abbiamo chiamato e ci hanno detto che c’era stato un disguido e che il servizio non aveva potuto andare in onda. Noi ci siamo arrabbiati e abbiamo detto che avremmo denunciato la cosa, e allora ci hanno promesso che l’avrebbero mandato mercoledì sera.

Mercoledì attendiamo fiduciosi, guardiamo il TGR e… ancora niente. Cominciamo a disperare; telefoniamo e ci dicono che il problema stavolta è che il responsabile con cui parliamo di solito si è ammalato, e dunque non si sono ricordati di mandare il servizio.

Minacciamo di montare un caso, con tanto di esposto al Corecom; e allora ci promettono un passaggio per stasera (giovedì). Oggi pomeriggio sono andato in Rai per registrare una tribuna elettorale, e ho orecchiato pure un po’ di battutine, qualcosa tipo “i grillini che si lamentano sempre che non li mandiamo in onda”. Ma noi non ci lamentiamo sempre, sono stati loro a dirci che ci toccava un minuto martedì sera ed è quantomeno strano che, dopo aver scoperto l’argomento della nostra manifestazione, improvvisamente il tutto sia sparito dagli schermi.

E infatti, stasera il servizio finalmente passa. Naturalmente viene introdotto con una serie di prese di distanza che nemmeno uno spazzino alle prese con siringhe infette: il giornalista (non ho rivisto il filmato ma penso di ricordare bene) dice che noi siamo andati a manifestare al “termovalorizzatore” (chiamarlo “inceneritore” è vietato) e racconta che il candidato Bertola parla di tecnologie che “a suo dire” permetterebbero di non costruire un’opera che “secondo lui” costerà 500 milioni di euro. Segue un pezzetto della mia dichiarazione, che trovate per intero nel nostro filmato.

E’ la trasformazione del fatto in opinione, l’altra faccia della trasformazione delle opinioni in fatti che Berlusconi ha insegnato all’intero sistema mediatico italiano.

Se non sapete bene perché un inceneritore è male e perché lo vogliono costruire lo stesso, potete leggere questa spiegazione dettagliata contro l’inceneritore del Gerbido; nel frattempo, io sono orgoglioso del fatto che, con tanta insistenza, solo grazie al fatto che siamo in par condicio, e nonostante le prese di distanza, per una sera sul TGR Piemonte si è parlato di inceneritore in termini non lusinghieri.

P.S. Per dirne un’altra: oggi, durante la registrazione della tribuna elettorale, un candidato minore ha cercato di farsi notare attaccando Fassino e menzionando La Ganga. Alla fine, Fassino si è alzato ed è corso dalla conduttrice e da tutti i funzionari Rai presenti, dicendo che la menzione di La Ganga doveva essere tagliata e non poteva andare in onda. Ecco, l’ho scritto pubblicamente: vediamo se domani (su Rai3 alle 15) la mandano oppure no?

[tags]movimento 5 stelle, torino, informazione, rai, tgr piemonte, elezioni comunali, bertola, fassino, la ganga, inceneritore, termovalorizzatore, gerbido, rifiuti[/tags]

divider
mercoledì 11 Maggio 2011, 21:42

Le mani sulla città: cemento al posto dell’Alenia

Non sentirete molto parlare di questa vicenda incredibile, eppure è avvenuta davvero. Alla chetichella, a tre giorni dalle elezioni, i veri poteri di questa città hanno chiamato il loro amico Chiamparino e hanno fatto riconvocare d’urgenza il consiglio comunale per approvare l’ennesima speculazione edilizia.

Al posto dello stabilimento Alenia di corso Marche (i cui lavoratori dovrebbero essere trasferiti a Caselle, o almeno si spera, perché il relativo piano industriale non è ancora stato discusso, ma alla fine evidentemente i posti di lavoro sono meno importanti del cemento) arriverà dunque una colata di cemento con l’ennesimo grattacielo di 100 metri, l’ennesimo centro commerciale e l’ennesima distesa di palazzine che non si sa bene chi abiterà, ma che saranno utili al Comune per incassare oneri di urbanizzazione – che saranno subito bruciati per pagare le rate dei debiti contratti in questi anni, e poi si vedrà se e come pagare i servizi per il nuovo quartiere – e soprattutto ai costruttori per operazioni finanziarie con le banche amiche, indipendentemente dal fatto che restino vuoti.

In teoria, in questo periodo il consiglio comunale può essere convocato soltanto per questioni veramente urgenti. Eppure qualcuno deve aver sentito che il vento sta cambiando, e allora ha stuprato la democrazia e le istituzioni comunali per far passare l’ennesimo grande affare prima che qualcuno possa discuterne o informare i torinesi. Un affare oltretutto che è già assegnato a una società costruttrice veneta, in cui avrebbe interessi il solito gruppo Gavio, e che dunque non avrà ricadute nemmeno sulle aziende torinesi del settore.

Questa vicenda è vergognosa e dimostra come il centrosinistra sia caduto in basso, al servizio esclusivamente degli speculatori. Domani nessuno ne parlerà se non in toni trionfalistici, “l’ennesima riqualificazione urbanistica” con un bel rendering pieno di verde, ma fatta in realtà solo di cemento e supermercati. Gli unici che possono far conoscere le manovre dei Chiamparino e dei Fassino siamo noi. Passate parola.

[tags]torino, urbanistica, edilizia, speculazione, alenia, corso marche, chiamparino, fassino, gavio[/tags]

divider
martedì 10 Maggio 2011, 09:38

Lettera a un amico che non sa più chi votare

Vi preghiamo di condividere questa lettera con i vostri amici e conoscenti in questi ultimi giorni.

Caro amico,

Torino è la nostra città e ne siamo orgogliosi, ma l’orgoglio spesso impedisce di vedere bene i problemi. Torino è la città dei record per la disoccupazione giovanile (32%), per il debito (5700 euro a testa), per l’inquinamento, per i nuovi poveri. Un ciclo è finito ed è urgente ripartire con nuove idee e nuove energie, eppure la campagna elettorale si trascina stancamente.

Il centrosinistra e il centrodestra hanno le stesse posizioni su quasi tutto: sono d’accordo sul precariato, sul sì a Marchionne, sul TAV, sull’inceneritore, sulle privatizzazioni, sul cemento ovunque, su uno “sviluppo” basato su grandi eventi, grandi opere, grandi appalti, trascurando invece l’efficienza dei servizi, la manutenzione, l’ambiente urbano, la solidarietà, l’innovazione, la meritocrazia, le piccole cose che impattano sulla qualità della vita. L’unico argomento per votarli è la paura che l’altro sia peggio.

A differenza dello scorso anno, qui la vittoria di Fassino è sicura, al primo o al secondo turno. Eppure, contando sull’obbedienza dei torinesi o sulla loro astensione, Fassino può proporre un progetto stanco e mediocre, fare gli interessi di chi controlla questa città, e persino candidare un pregiudicato come La Ganga; e trovarsi una pensione d’oro dopo quarant’anni di politica.

Il Movimento 5 Stelle è l’unica vera alternativa, innanzi tutto culturale. Ha il programma più serio e approfondito, un candidato sindaco capace e moderno, la forza di decine di migliaia di elettori, la pulizia di chi non è coinvolto nel potere e vuole fare qualcosa per il bene comune, rinunciando ai soldi e ai privilegi. Per questo, in tutta onestà, il Movimento 5 Stelle merita il tuo voto.

Torino deve cambiare per non morire, per non veder fuggire i propri giovani migliori a cercar lavoro, e veder arrivare soltanto i più disperati. Votare al primo turno il Movimento 5 Stelle è un segnale forte per tutti i partiti, una richiesta di onestà, di serietà, di pulizia, e permette di portare in consiglio comunale dei giovani indipendenti e capaci. Al secondo turno ognuno farà come crede, ma intanto il messaggio sarà stato forte e chiaro: perché non possiamo permetterci altri cinque anni di tirare a campare.

P.S. Passa parola! Sul nostro sito www.movimentotorino.it trovi le informazioni su di noi, accettiamo commenti, critiche, suggerimenti. Per votarci è sufficiente prendere la scheda azzurra e fare una croce sul simbolo con la scritta MOVIMENTO e le cinque stelle gialle (occhio ai falsi), e un’altra croce accanto ad esso, sul candidato sindaco Vittorio Bertola; sulla scheda verde basta la croce sul simbolo. Grazie!

[tags]elezioni comunali, torino, movimento 5 stelle, fassino, bertola, indecisi, astensione[/tags]

divider
 
Creative Commons License
Questo sito è (C) 1995-2024 di Vittorio Bertola - Informativa privacy e cookie
Alcuni diritti riservati secondo la licenza Creative Commons Attribuzione - Non Commerciale - Condividi allo stesso modo
Attribution Noncommercial Sharealike