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Archivio per il giorno 6 Giugno 2006


martedì 6 Giugno 2006, 23:29

[[Duran Duran – What Happens Tomorrow]]

Questo brano mi è venuto fuori adesso, nella playlist, quasi per caso. E così ho pensato di dedicarlo a tutte le persone là fuori che in questo momento si sentono confuse e perdute, come è successo a me, in altri momenti, tante volte. Respirate, e lasciatevi andare.

Child, don’t you worry
It’s enough you’re growing up in such a hurry
Brings you down the news they sell you
To put in your mind that all mankind is a failure

But nobody knows what’s gonna happen tomorrow
We try not to show how frightened we are
If you let me I’ll protect you however I can

You’ve got to believe
It’ll be alright in the end
You’ve got to believe
It’ll be alright again

Fighting, because we’re so close
There are times we punish those who we need the most
No, we can’t wait for a saviour
Only got ourselves to blame for this behaviour

And nobody knows what’s gonna happen tomorrow
We try not to show how frightened we are
Would seem lonely, if you were the only star in the night

You’ve got to believe
It’ll be alright in the end
You’ve got to believe
It’ll be alright again

time is a river
a silent icy river
pulls us all
running deep
deep and fast enough to get lost down in the flow
thrashing around me
tiny lives mean everything

And nobody knows what’s gonna happen tomorrow
So don’t let go, now we’ve come this far
Hope I have peace, understand me, you’re never alone

We’ve got to believe
It’ll be alright in the end (nobody knows)
You’ve got to believe
It’ll be alright my friend (so don’t let go)
And yes we believe
It’ll be alright again (no don’t let go)

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martedì 6 Giugno 2006, 20:53

Concorrenza in percorrenza

Quando arrivate a Manchester, c’è una cosa che subito vi colpisce. Non è un monumento e nemmeno una persona; è il trasporto pubblico.

A Manchester, non solo il trasporto pubblico è privato; ma, a differenza di Londra, hanno deciso di applicare fino in fondo il sacro principio di Adam Smith, e di promuovere una vera concorrenza.

La linea 42 – il numero, penso, non è scelto a caso – e le gemelle 43, 44, 45, 46 fanno su e giù lungo uno dei principali assi di scorrimento: la Oxford / Wilmslow Road, una strada nord-sud che collega il centro, la zona universitaria, e una serie di sobborghi dove vivono gli studenti (l’Università, difatti, è diventata la principale industria cittadina, dopo la chiusura delle grandi fabbriche).

E così, questa linea cruciale è servita non da una, non da due, ma da ben quattro compagnie diverse: tutte e quattro mandano i giro i propri autobus 42, tutti di colore diverso, tutti in lotta per caricare passeggeri.

Già, perchè se andate a vedere il sito ufficiale del trasporto mancuniano, troverete meravigliose descrizioni di pass, abbonamenti, orari. La realtà, però, è molto diversa: ciascuna azienda emette i propri biglietti, tra di loro incompatibili (altrimenti che concorrenza sarebbe?). L’utente, quindi, può scegliere quale autobus abbordare e a chi pagare il proprio biglietto.

Da una parte, il sistema ha l’effetto sperato: il servizio è continuo, perchè ciascuna di queste compagnie tenta di mandare per strada il maggior numero possibile di autobus, in modo da catturare più clienti; e le tariffe sono basse, tre sterline per un settimanale (a Londra un singolo viaggio in metro ne costa due).

Vi sono però anche altri effetti. La strada è stretta, a una sola corsia per senso di marcia, e piena di curve, scorre tra case e passaggi pedonali e auto parcheggiate; in tutto questo, questi enormi autobus a due piani fanno a portellate per passare, cercando di superarsi l’uno con l’altro per essere più veloci. Fermano un po’ dove capita, come gli viene comodo. E poi, al posto di un autobus ce ne sono quattro, ciascuno dei quali solitamente semivuoto; la strada si intasa subito, senza parlare del costo ambientale.

E naturalmente, essendo autobus per studenti e dovendo contenere i costi, gli autobus sono luridi, vecchissimi e scassatissimi; si dice che le compagnie del posto acquistino gli autobus che, dopo quarant’anni di servizio, a Londra stanno buttando via.

Infine, è inutile aspettarsi orari prevedibili; i pullman passano quando capita – ma spesso, alle fermate più frequentate, si fermano ed aspettano per parecchi minuti, in modo da riempirsi un po’ e non fare il viaggio a vuoto. D’altra parte, abbiamo dovuto attendere l’autobus per l’aeroporto quasi mezz’ora: in teoria un autobus su due dovrebbe andarci, in pratica quasi tutti accorciano il percorso solo ai sobborghi più popolati, perchè l’aeroporto è lontano lontano.

Insomma, alla fine non ho un giudizio definitivo su questo sistema, ma credo di preferire ancora il buon vecchio trasporto pubblico unificato e gestito dallo Stato…

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martedì 6 Giugno 2006, 19:05

Notàro

Non fa ormai più scalpore scoprire come venissero truccati i sorteggi degli arbitri, per aiutare spesso la Juve e ogni tanto anche il Milan: le palline da inserire nell’urna erano preparate in uno stanzino dai designatori, chiusi in conclave, che ne lasciavano qualcuna un po’ aperta in modo che si riconoscesse al tatto.

Più scalpore può forse suscitare il fatto che tutte queste estrazioni fossero regolarmente certificate da un notaio, che assisteva impassibile all’evento, con tanto di verbale in carta bollata.

Per il momento, i notai in questione si sono trincerati dietro un imbarazzato “no comment”. Certo che sarebbe bello se, per una volta, qualcuno li chiamasse anche a rispondere: perchè non si capisce il senso di pagare i notai se poi non fanno nemmeno quel minimo che dovrebbero.

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martedì 6 Giugno 2006, 14:36

Biglietti per domenica

I biglietti per Toro-Mantova di domenica sera, finale per la promozione in serie A, sono stati messi in vendita stamattina. A quanto pare, il secondo e terzo anello Maratona sono andati esauriti nelle prime tre ore…

Se vi interessano, il modo migliore è la biglietteria Nord del Delle Alpi; in alternativa potete provare su questo sito o nelle ricevitorie, dove però è sempre un po’ un terno al lotto.

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