Sky
Vittorio vb Bertola
Affacciato sul Web dal 1995

Sab 9 - 4:04
Ciao, essere umano non identificato!
Italiano English Piemonteis
home
home
home
chi sono
chi sono
guida al sito
guida al sito
novità nel sito
novità nel sito
licenza
licenza
contattami
contattami
blog
near a tree [it]
near a tree [it]
vecchi blog
vecchi blog
personale
documenti
documenti
foto
foto
video
video
musica
musica
attività
net governance
net governance
cons. comunale
cons. comunale
software
software
aiuto
howto
howto
guida a internet
guida a internet
usenet e faq
usenet e faq
il resto
il piemontese
il piemontese
conan
conan
mononoke hime
mononoke hime
software antico
software antico
lavoro
consulenze
consulenze
conferenze
conferenze
job placement
job placement
business angel
business angel
siti e software
siti e software
admin
login
login
your vb
your vb
registrazione
registrazione

Archivio per il giorno 28 Ottobre 2006


sabato 28 Ottobre 2006, 17:29

Tedeschi

Oggi pomeriggio stavo riordinando le foto del mio giro a Berlino di un mesetto fa, e me ne sono capitate due che volevo pubblicare, a proposito dei tedeschi e della loro maniacale, nevrotica necessità di organizzare tutto fin nei minimi dettagli (che però, bisogna riconoscere, rende varie cose in Germania molto più facili).

La prima riguarda le toilette: d’accordo, la stazione della metro di Alexanderplatz è enorme e frequentatissima, e quindi è logico che ci sia bisogno anche di molti bagni, e ben segnalati. Ma da qui al mettersi a realizzare e pubblicizzare dappertutto il “WC Center“, dove grandi e piccini potranno trovare tutto ciò che fa toilette e soddisfare in modo facile e veloce le proprie necessità mingitorie, ce ne passa!

DSC04592s.JPG

La seconda riguarda un segnale che sta nel seminterrato dell’ingresso del museo di Pergamo, anche lì vicino ai cessi. E’ quello più a destra nella foto: riuscite a interpretarlo?

DSC04656s.JPG

Alla fine la mia teoria è che indichi ai gruppi di lasciar passare prima i singoli nella coda per il bagno, ma potrebbe voler dire tante altre cose, da “almeno uno si metta fuori dalla tappezzeria a pallini” a “uno di voi verrà inesorabilmente schiacciato da un peso di una tonnellata”. Suggerimenti?

divider
sabato 28 Ottobre 2006, 09:09

Io e A

Non sarà il dialogo tra nerd del blog di Nya, e nemmeno un film di Woody Allen, ma ieri sera, in quattro ore passate davanti a un aperitivo e una birra, ho avuto modo di dialogare parecchio con un amico (A) che non vedevo da mesi. E così, ho pensato di riportarne qualche brano.

A: Sai, a maggio ho lasciato il lavoro, non ne potevo più…
V: Eh, l’ho fatto anch’io, a fine settembre…
A: Ma come, tu non lavoravi per la tua stessa azienda?
V: Sì, mi sono licenziato da solo!
A: Io invece un giorno ho semplicemente smesso di andare in ufficio. Siccome non avevo il coraggio di dirlo a nessuno, per una settimana ho chiuso la macchina in garage ogni mattina, e mi sono nascosto a dormire in soffitta, sulle assi del pavimento.
V: E poi?
A: E poi una mattina è arrivato mio padre a cercarmi e a bussare alla porta, era agitatissimo, pensava che avessi fatto chissà cosa… neanche mi fossi ammazzato…

A: Alla fine con la mia fidanzata mi sono mollato, ho passato tutto giugno a guardare i mondiali da solo in casa… Poi però ci siamo risentiti, abbiamo fatto le vacanze insieme. Quando siamo tornati però sono andato di nuovo in crisi e ci siamo lasciati.
V: Mi dispiace…
A: Insomma, anche se penso che questa volta sia definitiva, ho fatto un po’ di tira e molla!
V: Figurati, non sai quanto ne ho fatto io: con Elena ci siamo ancora frequentati per tre settimane, a luglio…
A: Questo luglio? Dopo due anni e mezzo? Grande!!
V: Sì, ma poi abbiamo litigato secco, da allora ho troncato.
A: Anche io, ma penso spesso di scriverle…
V: Eh, va a periodi, ultimamente è rivenuta voglia anche a me, chissà come sta, cosa fa…
A: Sai, stavamo proprio bene insieme… ognuno coi suoi problemi, ognuno col suo analista, eravamo una coppia patologica!
V: A chi lo dici…

A: Ho pensato di chiamarti un mese fa per andare insieme a Milano, c’è una conferenza… e pensavo che ci parlasse anche l’ex della mia ex…
V: Ah, me ne avevi parlato! Ma lui non c’entra niente, si erano mollati prima che lei si mettesse con te…
A: Eh, purtroppo quest’anno non c’era… io volevo andare apposta lì e tirargli giù lo stand…
V: Beh… ti capisco: quando uno si odia troppo, il cervello reagisce e per evitare l’autodistruzione scarica la rabbia su qualcuno che non c’entra niente… figurati che nel mio periodo peggiore io me la sono presa con un amico che non c’entrava nulla, semplicemente perchè aveva un vago collegamento col tizio per cui Elena mi aveva lasciato… l’ho riempito di insulti senza senso, me ne vergogno ancora adesso…
A: Sì ma il mio tizio se lo meritava!

A: Da maggio ho anche cambiato analista… questo almeno è onesto, non costa molto, mi prende 40 euro a seduta…
V: Sì, anche il mio… ma io vado tre volte alla settimana, fanno quasi 500 euro al mese!
A: Ma anche io, io faccio 400 euro al mese forfettario, è poco: l’analista precedente voleva 110 euro a seduta… un vero ladro…
V: Eh? Che ladro!!
A: Comunque è bello, mi trovo bene, vedo già dei risultati, anche se so che è lunga… X [conoscente comune, ndr] è in analisi da otto anni, mi dice che secondo lei dovrebbero andarci tutti…
V: Sono assolutamente d’accordo, se penso a come sono cambiato io in questi due anni e mezzo…
A: Solo che in media io vado due volte su tre… se sono già andato lunedì, il martedì cosa vado a fare? Non ho niente da dire, che gli racconto, che ho stirato le camicie?

Contrariamente a quello che potreste pensare, è stata davvero una bella serata.

divider
 
Creative Commons License
Questo sito è (C) 1995-2024 di Vittorio Bertola - Informativa privacy e cookie
Alcuni diritti riservati secondo la licenza Creative Commons Attribuzione - Non Commerciale - Condividi allo stesso modo
Attribution Noncommercial Sharealike