Sky
Vittorio vb Bertola
Fasendse vëdde an sla Ragnà dal 1995

Mèr 17 - 1:23
Cerea, përson-a sconòssua!
Italiano English Piemonteis
chi i son
chi i son
guida al sit
guida al sit
neuve ant ël sit
neuve ant ël sit
licensa
licensa
contatame
contatame
blog
near a tree [it]
near a tree [it]
vej blog
vej blog
përsonal
papé
papé
fotografie
fotografie
video
video
musica
musica
atività
net governance
net governance
consej comunal
consej comunal
software
software
agiut
howto
howto
internet faq
internet faq
usenet e faq
usenet e faq
autre ròbe
ël piemonteis
ël piemonteis
conan
conan
mononoke hime
mononoke hime
vej programa
vej programa
travaj
consulense
consulense
conferense
conferense
treuvo travaj
treuvo travaj
angel dj'afé
angel dj'afé
sit e software
sit e software
menagé
login
login
tò vb
tò vb
registrassion
registrassion

Archivio per il giorno 5 Novembre 2006


domenica 5 Novembre 2006, 13:29

Saddamorì

La notizia del giorno è ovviamente la pena di morte sentenziata per Saddam Hussein dal suo tribunale iracheno.

Chi ha seguito le notizie a intermittenza di questo processo sa che, come sempre in questi casi, ci sono dubbi sulla sua serietà dal punto di vista legale; Saddam è rimasto senza avvocato per un anno e tre avvocati della difesa sono stati assassinati via via. Ci sono invece pochi dubbi sul fatto che il regime di Saddam fosse sanguinoso e autoritario, e che abbia commesso crimini di massa; crimini che, peraltro, hanno platealmente commesso anche i nuovi potenti di Baghdad e le stesse truppe occidentali di occupazione.

E’ difficile dall’Occidente capire la mentalità dei paesi arabi; sono paesi in cui sia la repressione violenta, sia la censura, sia il conformismo verso una rigida morale collettiva fanno parte della cultura generale, ed è sottile, spesso impalpabile, il confine tra le nostre pretese di un maggior rispetto dei diritti umani e il puro e semplice colonialismo culturale. Proprio come successe in Europa dopo la seconda guerra mondiale, solo una maturazione complessiva della popolazione locale può produrre un progresso stabile verso una cultura di pace e di tolleranza.

In quest’ottica, se è positivo il fatto che il processo sia avvenuto localmente, resta da capire a cosa servirà questa pena, ammesso che resti dopo i vari appelli e che si riesca a farla applicare: anche perchè tutti sanno che il vero motivo per cui Saddam deve morire è appagare la mentalità pistolera dei telespettatori texani, e risollevare i dubbi destini politici dei neoconservatori americani. Il problema vero è tutto lì: nel fatto che, a differenza dell’olocausto europeo, Pearl Harbor prima e le Twin Towers poi non sono state devastazioni sufficienti per impregnare la cultura americana dell’idea che la violenza legale e militare, pur necessaria in situazioni contingenti, non porta mai ad alcun progresso nella pacificazione e nella crescita del mondo.

divider
 
Creative Commons License
Cost sit a l'è (C) 1995-2024 ëd Vittorio Bertola - Informassion sla privacy e sij cookies
Certidun drit riservà për la licensa Creative Commons Atribussion - Nen comersial - Condivide parej
Attribution Noncommercial Sharealike