Sky
Vittorio vb Bertola
Affacciato sul Web dal 1995

Gio 26 - 23:41
Ciao, essere umano non identificato!
Italiano English Piemonteis
home
home
home
chi sono
chi sono
guida al sito
guida al sito
novità nel sito
novità nel sito
licenza
licenza
contattami
contattami
blog
near a tree [it]
near a tree [it]
vecchi blog
vecchi blog
personale
documenti
documenti
foto
foto
video
video
musica
musica
attività
net governance
net governance
cons. comunale
cons. comunale
software
software
aiuto
howto
howto
guida a internet
guida a internet
usenet e faq
usenet e faq
il resto
il piemontese
il piemontese
conan
conan
mononoke hime
mononoke hime
software antico
software antico
lavoro
consulenze
consulenze
conferenze
conferenze
job placement
job placement
business angel
business angel
siti e software
siti e software
admin
login
login
your vb
your vb
registrazione
registrazione
venerdì 3 Novembre 2006, 19:31

Alitalia

Alitalia è decisamente alla frutta. I voli non sono stati male, ma su quelli tra Roma e Atene, due volte su due, invece del pranzo (ed era l’ora) mi hanno dato un… panino di pane: due fette di pane da tramezzino ripiene di un’altra fetta di pane da tramezzino, però colorata; e un po’ di formaggio molle o di maionese in mezzo. Metà dei viaggiatori l’ha rifiutato e l’altra metà l’ha lasciato dopo due bocconi. In compenso, per darti questa delizia la avvolgono in uno strato di cellophane, con altre due o tre buste di cellophane per lo zucchero del caffè e il tovagliolo, il tutto in una inutile scatola di cartone: i venditori di imballaggi avranno fatto fortuna.

Siamo arrivati al punto che persino i passeggeri prendono la compagnia per il sedere: oggi, atterrati a Fiumicino e scesi dall’aereo, è arrivata una hostess gridando con forte accento romano (visto che il 95% dei dipendenti Alitalia viene da lì): “Pariggi!! Chi è che ha d’annà a Pariggi??”. E un signore dall’accento veneto le ha risposto sarcastico: “Pariggi no, ma se è Parigi, sono io…”.

divider

4 commenti a “Alitalia”

  1. Mir:

    Come infierire su un dinosauro agonizzante infilandoci dentro forchette e cortelli de prastica!

  2. vb:

    Il problema è che questo agonizza, agonizza, ma non crepa mai! Ci sono 22.000 dipendenti Alitalia quasi tutti a Roma, e lavorano in buona misura in condizioni non concorrenziali: sono troppi, costano troppo, hanno un assenteismo abnorme, e servirebbe trasferirli al Nord, dove si genera il 70% del traffico aereo italiano.

    In caso di fallimento, due terzi di questi non ritroverebbe lavoro nel settore: nessun politico si assumerà la responsabilità di lasciar fallire Alitalia, con conseguente perdita di consenso.

  3. Attila:

    C’è da chiedersi sempre e solo una cosa riguardo ad Alitalia:

    Come mai una compagnia come la British Airways (per cui non low cost) impiega 3 addetti per il rifornimento di ogni aeromobile, mentre l’Alitalia ne impegna un numero variabile (più a Roma che non a Malpensa…. sic!) da un minimo di 12 ad un max di 16?

    Rispondete a questa domanda e troverete la soluzione x Alitalia…

  4. BlindWolf:

    Ho visto sull’inserto economico de “La Stampa”, qualche settimana fa, una comparazione tra costo (alla compagnia) e prezzo (fatto pagare al cliente) per posto a sedere per le varie compagnie aeree.
    Ebbene: i costi di Alitalia sono altissimi (anche grazie all’esagerazione di personale) ed il prezzo fatto pagare (che pure è maggiore rispetto alle altre compagnie) non lo copre! Questo significa che per ogni passeggero che viaggia, Alitalia perde soldi.
    Un’impresa che va avanti in questo modo è destinata a fallire (salvo aiuti statali, a spese di tutti gli italiani volanti e non).

 
Creative Commons License
Questo sito è (C) 1995-2024 di Vittorio Bertola - Informativa privacy e cookie
Alcuni diritti riservati secondo la licenza Creative Commons Attribuzione - Non Commerciale - Condividi allo stesso modo
Attribution Noncommercial Sharealike