L’importante è perseverare
Con questo titolo si apre l’editoriale di AsiagoDove, rivista gratuita che viene distribuita ai turisti dell’altipiano e che contiene tutte le informazioni utili e il programma degli eventi estivi. Il brano, scritto e firmato da “Pino Barolo, l’editore”, è una vera perla della letteratura veneta; ho quindi pensato di riportare almeno la prima parte. Però non sono riuscito a trattenere i miei commenti, tra parentesi quadre.
“L’importante è perseverare”. Questo è il nostro motto e la nostra forza: perseverare! Quando 25 anni fa ne parlai della pubblicazione all’amico e compianto Maurizio Gloder, allora Consigliere dell’Azienda di Promozione Turistica di Asiago, la sua risposta [tutta senza virgole] fu: “Ottima idea purché si continui nel tempo e non sia solo un’exploit di un’edizione o due” [disse proprio così, un’exploit con l’apostrofo] come si vedono, ancora oggi, in tentate edizioni di ogni genere [presumo che tentata edizione sia un reato]. Asiago Dove: “la rivista più amata, la più ricercata e la più copiata” [verbo disperso e virgolettato non attribuito, presumibilmente un coro popolare]. Venticinque anni di idee, di ricerche e di passione per l’editoria locale pensando come far conoscere l’Altopiano ai turisti anche presentando le manifestazioni di tutto il nostro comprensorio durante i mesi di punta turistica [,,,, – e poi, la punta turistica si fa col temperaturisti?]. Un successo che ci colma di soddisfazione e ci dà la forza di continuare mantenendo la sua semplicità pur senza entrare nel mondo della grafica moderna, a volte confusionata [il ragionamento invece non è affatto confusionato, pur senza entrare nel mondo dell’italiano]. Si dice che la semplicità non è facile da realizzare, beh… allora vuol dire che noi l’abbiamo centrata [una consecutio che non fa una piega]. Sì, ci può essere qualche imprecisione sull’elenco delle attività commerciali, ma grazie a chi ce lo fa rilevare [a forza di bestemmioni in veneto, zio cà n] siamo pronti a correggere.
Una soddisfazione quando qualche turista straniero ci scrive per complimentarsi dando anche qualche suggerimento [se non ci sono i suggerimenti invece lo mandiamo a stendere]. Da Barcellona un turista che vorrebbe un poster di una foto [eh?] pubblicata per reclamizzare una prestigiosa marca di sci con la Scuola Sci locale (era solo una semplice pubblicità ) [forse non s’era capito: l’ha detto solo tre volte]; e a fine lettera dice “Non ci sono tornato perché el hombre propone y Dios dispone” [non male come scusa].
Alla fine, dopo i ringraziamenti di rito, l’editore conclude: Con questo numero spegniamo le venticinque candeline con l’augurio di arrivare anche alle nozze d’oro! Ci associamo: e che per allora possa giungere anche sull’Altopiano una grammatica italiana!
31 Luglio 2007, 12:00
Perseverare è diabolico!
:D
31 Luglio 2007, 17:41
Io la chiamo “sindrome di onnipotenza da provincialismo”. Quando una persona ha un qualche straccio di importanza nel proprio microcosmo (e al di fuori di esso… “hic sunt leones”!) ha dei deliri di questo tipo (l’aria rarefatta dell’alta montagna e la grappa aiutano, credo); tuttavia arrivare a stuprare anche la lingua italiana è segno di un caso disperato.
:-D
31 Luglio 2007, 17:44
Comunque i presuni tentativi di copiare “AsiagoDove” sono i seguenti:
AsiagoCome?
AsiagoQuando?
AsiagoChi?
AsiagoCosa?
e, soprattutto:
AsiagoPerché???