Teatro?
Oggi giornata piena, soprattutto perché finalmente sono riuscito a ridare indietro la Meriva e riavere la mia macchina – per qualche minuto, risalitoci dentro, mi è sembrato (con grandissima soddisfazione) di guidare un go kart.
Comunque segnalo di essere tornato dopo un paio d’anni al Teatro della Caduta, e di avere assistito (gratuitamente e nell’intimità della più piccola sala teatrale cittadina, meno di cinquanta posti e pure pigiatissimi) a un bello spettacolo di cabaret semi-amatoriale; semi perchè le tre ragazze, una delle quali è la sorella della ex storica del cantante del mio gruppo dei tempi che furono, sono già nel giro del sottobosco di Zelig.
In effetti, anche se ottanta minuti di umorismo demenziale senza pause sono duri da reggere, ci sono state varie battute piuttosto degne, ovviamente una più stupida dell’altra. Comunque vale sempre la pena di fare un salto a vedere che c’è, in quello che è tutto meno che un teatro come ce lo si immagina normalmente; è più un happening e insieme un continuo salto mortale senza rete. L’ingresso in genere è gratuito, anche se vi verrà chiesta una donazione libera a fine spettacolo; però, vista la capienza, è decisamente consigliabile prenotare.