Contempla azioni
Improvvise – fermo alla stazione di Asti, buio fuori e buio sullo schermo del mio portatile, ozioso da alcuni minuti – si sviluppano sul sottile foglio di cristalli liquidi immagini morbide e fascinose di pecore elettriche; esplodono e implodono e si rimescolano geometricamente, proprio come la vita, come ad esempio quella di cui sto leggendo dal libro che ho in mano, la vita di Alexander Langer; una persona che sarei felice di essere stato, coerente nel farsi colla trasparente e resistente, ad assorbire il male e l’attrito del mondo, costi quel che costi (e costò molto).
La notte scorre fuori dal treno, e nelle orecchie ho un vecchio e visionario adagio dei Casino Royale, riempi i tuoi polmoni di pensieri buoni, comincia da te stesso e poi rivoluzioni, fai tuo lo spazio vuoto dove puoi arrivare, e illumina la notte di energia stellare. La giornata, lunga, è ormai prossima alla fine. Anche oggi si è posato un altro mattone per un disegno che non conosco, ma che certamente, quando si farà apprezzare in tutta la sua interezza, presenterà una armonia sorprendente. A prima vista non si apprezza quanto sia difficile disegnarsi la vita; a seconda vista, se ne vede invece la fatica e lo scoramento; ma guardando ancora meglio, in fondo in fondo al pozzo, in ognuno di noi c’è soltanto e comunque senso.
Cogliere quello degli altri e offrire il proprio, in ogni fugace opportunità di contatto, è un premio e un piacere riservato ai fortunati; pur se è vero che ognuno è fabbro della propria fortuna. Contempla azioni, e assicurati di aver sempre pronti incudine e martello.