Giustizia proletaria antigobba
Dopo l’autoriduzione proletaria, un racconto di giustizia proletaria antigobba direttamente dal forum di Forzatoro. Che poi lo so che arriverà il solito commento di quattro pagine a difesa dell’importanza dello status di VIP dei calciatori a strisce, ma l’aneddoto è carino lo stesso, e vi autorizzo espressamente a ripeterlo anche per il pullman del Toro se mai dovesse succedere qualcosa del genere.
“Sono le 23 circa e decido, insieme ad un ristretto gruppo di amici, di fare una sorpresa ad un altro nostro comune amico in arrivo dagli States (via Roma).. andiamo ad aspettarlo a Caselle.
Chi frequenta quell’aeroporto sa benissimo che parcheggiare al piano degli ARRIVI è praticamente impossibile (se non nel silos a pagamento), dal momento che non fai in tempo ad accostare e hai già la multa sul parabrezza. Io accosto, e mentre vedo il vigile che si sta avvicinando scorgo un pullman nero tamarrissimo con i vetri oscurati che parcheggia sui posti per handicappati: ERA IL PULLMAN DEI GOBBI che aspettava la squadra (ieri devono aver giocato un’amichevole, non so dove e comunque non me ne frega un cazzo).
Il vigile non fa in tempo ad aprire la bocca e io lo blocco subito: “scusi – faccio io – so che sono in torto e quindi la sposto immediatamente, ma guardi un po’ quel pullman nero dove si è parcheggiato”. L’agente muta immediatamente la sua espressione, che dal minaccioso diventa imbarazzata: “eh ma non saprei…lei ha ragione ma….. sa aspettano la squadra…l’aereo fa ritardo… ecc ecc ecc”. Io stavo per saltargli addosso quando arriva un altro vigile ancora più cazzuto del primo: “beh? che problemi ci sono?” fa a me e al suo collega. Io rispondo dicendogli che avevo l’auto in divieto e la stavo per spostare ma che il pullman delle merde era messo peggio di me e andava sanzionato.
Il secondo vigile, appena si accorge che il torpedone bianconero è sui parcheggi per handicappati, diventa viola in faccia e si scaglia dall’autista dei gobbi che stava fumando urlandogli: “VIA! VIA! CAMMINARE! LEI NON PUO’ STARE LI'”. L’autista (che era un misto tra Bettega e Moggi come tipo di persona) gli fa: “no ma guardi, lei non vede che questo è il pullman della JUVENTUS? Stiamo aspettando la prima squadra”. Il vigile, sempre più infervorato (un mito assoluto!!) urla sempre più forte: “E chi se ne frega se questo è il pullman della Juventus: lei lo deve spostare! Subito! Avanti! Camminare! Camminare! Camminaaaare!!!!!!!”, e intanto tira fuori il blocchetto delle contravvenzioni e comincia a scrivere.
L’autista, sbalordito (evidentemente abituato a fare che cazzo vuole a Torino), lascia cadere la sigaretta e, impaurito, sale sul pullman, lo mette in moto e si mette a fare un paio di giri attorno all’aeroporto senza poter parcheggiare, in attesa che arrivi la squadra. Dopo un quarto d’ora circa escono Nedved, Trezeguet, Belardi e compagnia bella e si mettono ad aspettare come dei coglioni in attesa che il pullman compia per la terza volta la rampa di accesso alla pista di carico viaggiatori, con tutti che chiedevano autografi (i giocatori erano visibilmente seccati). Il pullman questa volta accosta sul posto riservato alle forze dell’ordine. Io dico al mio amico che guidava di parcheggiare subito dietro. Vado dal vigile e gli dico: “se fa la multa a me, la faccia anche al pullman, mi raccomando!”. E lui mi fa: “stia tranquillo, se non se ne vanno entro due minuti chiamo i carabinieri!”. E infatti non ha nemmeno spento il motore, ha caricato i giocatori e se ne è andato.