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venerdì 12 Ottobre 2007, 07:58

I conti tornano

Ieri i giornali titolavano che governo e sindacati hanno vinto: il loro progetto di riforma del welfare è stato approvato dai lavoratori con una valanga di voti, oltre l’80%! Dopodichè ci sono le percentuali delle grandi fabbriche: Alfa Romeo di Pomigliano, sì 8%, no 92%. Fiat Melfi, no all’85%. Alenia, no al 65%. E così via. Però hanno stravinto i sì.

Ci si può prodigare in spiegazioni credibili, secondo cui i vecchi operai conservatori e politicizzati delle grandi fabbriche hanno votato contro, mentre i giovani precari delle piccole imprese di servizi hanno votato a favore, e messi tutti insieme ribaltano il risultato. Resta il fatto che alla fine, sommando tutto insieme, comunque in qualche modo i conti tornano: senza alcun dubbio, ha vinto il sì con l’80%!

E non dubitate: domenica, alle primarie del Partito Democratico, magari i seggi saranno deserti, ma alla fine avranno votato almeno due milioni di persone!

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5 commenti a “I conti tornano”

  1. .mau.:

    hai dimenticato i pensionati.

  2. elena:

    Tornano i conti e pure le mailing list…
    Stamattina ho aperto una delle mie mail e scopro di essermi iscritta (a mia insaputa o mentre dormivo) alla mailinglist “Primariepd”.
    Ora, oltre a cancellarmi, sto pensando di fare causa (magari davanti al Garante) per spamming, invasione della mia privacy e uso non autorizzato del mio nome (contenuto nel mio indirizzo di posta elettronica).

    Ma chi li vuole questi… almeno chiedessero…

  3. vb:

    .mau.: Secondo te i pensionati hanno votato in massa a favore della riforma del welfare? (domanda non retorica)

  4. .mau.:

    secondo me, sì. A Radiopop la scorsa settimana sentivo pensionati che si lamentavano perché il sindacato li aveva caldamente invitati ad andare a votare.
    Cosa c’entrassero i pensionati – la parte loro relativa era già diventata legge – non si sa, ma quello è un altro conto.

  5. Alberto:

    E’ ormai pratica comune quella di denunciare brogli e irregolarità in ogni elezione, da parte di chi la perde. Per anni ho partecipato a referendum sindacali senza mai esibire un documento e solo qualcuno se ne accorge. Guardacaso ho già sentito la stessa contestazione per quanto riguarda le primarie…. Il problema è che la pratica di invocare sempre dei complotti (che è un ottimo modo per non ammettere le proprie sconfitte) finisce per togliere credibilità a chi invece denuncia complotti veri.
    Da noi in Vodafone ad Ivrea hanno vinto i no (70%) nonostante non ci sia nessuno tra quelli che conosco che mi abbia detto di aver votato no. Il problema è stato semplicemente che le persone del call center hanno votato in massa no, non tanto per opposizione all’accordo, quanto semplicemente per la protesta in corso da loro a causa dell’esternalizzazione del call center, una consistente parte del quale verrà ceduto a breve a Comdata.
    Sulle primarie del PD c’è chi esulta per i 3 milioni. Qualcuno però ha notato che se ci sono molte persone che hanno ritenuto fosse opportuno partecipare alla scelta di chi sarà (presumibilmente) uno dei due candidati alla guida del paese alle prossime elezioni (l’altro purtroppo non lo possiamo scegliere), ce ne sono quasi altrettanti che ritengono invece opportuno partecipare alla scelta di chi verrà escluso dall’Isola dei Famosi. Ognuno ha le sue priorità, per carità, ma è strano quanto la politica infervori le persone quando si tratta di fustigare i costumi altrui e le lasci indifferenti quando si tratta di partecipare attivamente alle scelte. Mah…

 
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