Trovato il petrolio a Carisio
Stamattina, sul pullman che mi portava a Malpensa, ho potuto constatare di persona un avvenimento eccezionale: hanno scoperto il petrolio a Carisio!
Proprio nel mezzo della carreggiata sud della A4, in coincidenza del nuovo svincolo per Carisio, hanno difatti praticato una lunga serie di fori quadrati di circa due metri di lato, disposti a scacchiera in mezzo all’asfalto; il loro scopo non è immediatamente chiaro, ma evidentemente non possono essere altro che scavi per la trivellazione del petrolio. Infatti hanno dovuto chiudere al traffico l’intera carreggiata per un paio di chilometri, in un tratto in cui essa era già stata rifatta dopo i lavori di ampliamento ed aperta al traffico; certo, lavoro buttato, ma per il petrolio ne vale la pena.
A meno che, invece, i fori non servano assolutamente a nulla, e siano solo un’altra trovata per prolungare all’infinito i decennali lavori sul tratto Torino-Novara. Voi certo saprete che la Torino-Milano fu acquistata tempo fa dalla SATAP (Torino-Piacenza) del gruppo Gavio, il cui amico Martinat (AN) fu sotto Berlusconi viceministro alle Infrastrutture; egli venne perfino intercettato in conversazioni sconvenienti a proposito di tentativi di favorire Gavio nell’appalto olimpico della circonvallazione di Avigliana.
La SATAP è anche protagonista dell’altra annosa vicenda della Asti-Cuneo, in cui prima ebbe la concessione, poi prese dei soldi per rinunciare, e poi, nonostante le interrogazioni parlamentari, ricevette da Berlusconi e Martinat altri soldi per riprendersela, venendo poi recentemente indagata per avere secondo l’accusa fatto i lavori da schifo per risparmiare sui costi (vedi una interrogazione della Lega che invita la Regione a non rompere tanto le scatole sulla questione).
Ora, prendete questa notizia con le pinze, perché potrebbe anche non essere vera; ma gira voce che, come tutte le concessionarie autostradali, la SATAP debba allo Stato una lauta percentuale dei sostanziosi utili ricavati dai pedaggi astronomici praticati sulle proprie autostrade. Se però tutto ciò che si ricava viene speso in importantissimi lavori (purtroppo dai costi spropositati) per spostare la terra da là a qua e poi da qua a là , non c’è alcun utile e quindi non c’è alcuna percentuale; se poi i lavori vengono affidati ad altre ditte dello stesso gruppo o comunque dello stesso circolo industriale, i soldi che escono di lì rientrano da là , però senza più dover nulla allo Stato. E intanto la gente si ammazza contro le barriere di cemento dei cantieri.
P.S. Comunque il pullman della Sadem, senza aver incontrato altri cantieri o particolari ingorghi, è arrivato al terminal 1 di Malpensa con venti minuti di ritardo; se dovete utilizzarlo, tenete conto che 20-30 minuti di ritardo sono la norma, o perderete l’aereo.
P.S.2 Ho capito che sono in Lombardia perché i soli tre quotidiani disponibili nella lounge sono il Corriere della Sera, Il Sole 24 Ore, e Il Giornale.
P.S.3 Comunque, tornando all’argomento principale del post – se tra un po’ mi trovano in un fosso, sapete perché.
8 Novembre 2007, 15:38
Potresti, anzi, dovresti mandare questo post a “Report”
8 Novembre 2007, 21:29
Mah, suppongo che lo sappiano già , anzi mi sembra che in passato avessero proprio fatto una puntata sulle autostrade in perenne lavorazione… Comunque si può fare, basta mandare il link :)