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venerdì 21 Dicembre 2007, 09:40

Ancora su Prodi e Berlusconi

Per completare il discorso sul governo, oggi commento ancora un paio di fatti.

Il primo è che, nel silenzio generale, si è verificato nelle ultime settimane un altro caso Dalai Lama, questa volta con la Russia. L’unica cosa che probabilmente avete letto è che, dopo le discusse elezioni in Russia, il primo premier europeo a congratularsi calorosamente con Putin per la nuova vittoria, ignorando i presunti brogli lamentati dall’opposizione e per cui hanno protestato vari altri paesi europei, è stato Sarkozy; Prodi, invece, ha tentennato, non sapendo da che parte stare. E così, qualche giorno fa la Autouaz, la principale azienda automobilistica russa ossia di quello che sarà nei prossimi decenni il maggior mercato europeo, ha scelto di vendersi a Renault invece che a Fiat: così la bellezza della nostra coscienza è assicurata, e lo sono anche i licenziamenti a Mirafiori. Peccato però che il governo abbia sì evitato di compiacere Putin, ma anche di criticarlo seriamente, abbandonando quindi l’opposizione suddetta al proprio destino; insomma, zero piccioni con una fava.

Il secondo è invece relativo alla maestria comunicativa di Berlusconi. Lo beccano in una intercettazione da brivido; e ammetto che mi lascia parecchio perplesso l’idea di poter non solo leggere la trascrizione di una conversazione telefonica privata tuttora soggetta a indagine della magistratura, ma di poterla addirittura ascoltare sul sito Internet di un settimanale. Ciò detto, il brano va ascoltato, perché dà veramente il voltastomaco; specialmente quando Berlusconi dice tranquillamente che il destino del governo Prodi è legato all’assunzione di tal Evelina Manna come attricetta in una qualsiasi fiction della Rai, visto che lui – dice – sta “cercando di avere la maggioranza in Senato” e che “questa Evelina Manna può essere .. perchè mi è stata richiesta da qualcuno con cui sto trattando”.

Ciò detto, Berlusconi risponde con un colpo da maestro: stasera dichiara che in Rai lavora solo “chi si prostituisce o chi è di sinistra” e che “In Rai non c’è nessuno che non sia stato raccomandato, a partire dal direttore generale che non è certo stato scelto attraverso una ricerca di mercato”. Il che è una verità; raccomandare qualcuno in Rai, avere un parente assunto in Rai è una prerogativa che ti arriva a casa insieme con il tesserino non dico da ministro, ma persino da peone dell’emiciclo parlamentare; e ve lo dico per averne avuto racconti di prima mano da più di una fonte.

Naturalmente, non è una giustificazione valida; eppure, chiaramente provoca la reazione voluta, ossia dichiarazioni ipocrite e fintamente indignate della Rai, della Federazione della Stampa e del sindacato dei giornalisti, tipo questa: “Di fronte ad accuse indiscriminate e dai toni inaccettabili, la Rai ribadisce la piena fiducia nei propri dipendenti e collaboratori, nelle loro capacità professionali e nel loro costante e reale impegno per il miglioramento del servizio pubblico radiotelevisivo”. Come si possa dire una cosa del genere restando seri non è dato sapere, a fronte di una situazione in cui praticamente tutti sono raccomandati e i pochissimi che non lo sono fanno i precari anche se sono meritevoli (pare che nemmeno la Gabanelli, conduttrice di Report e giornalista di indubbio valore, sia mai riuscita a farsi assumere a tempo indeterminato). Insomma, dopo essersi infuriati per Berlusconi, ci si infuria anche per la protervia della Rai tutta.

In questo modo, Berlusconi ha spostato l’attenzione dalle sue schifezze a quelle della radiotelevisione pubblica, come se il problema principale fossero le raccomandazioni e non l’interesse privato compiuto per suo conto da amministratori pubblici; e ha cercato di far dimenticare l’indignazione per le sue parole sostituendola con l’indignazione per la situazione in Rai. Noi non ci cascheremo, ma tanti italiani sì.

[tags]berlusconi, prodi, russia, putin, autouaz, raccomandazioni, rai, evelina manna, intercettazioni[/tags]

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7 commenti a “Ancora su Prodi e Berlusconi”

  1. Attila:

    A me quello che colpisce è che una telefonata privata (per quanto possa essere oggetto di un provvedimento penale) possa essere ascoltabile da tutti su un sito.
    Mi associo al pensiero di Feltri per il quale i giornalisti che hanno pubblicato la telefonata hanno fatto benissimo… ma il magistrato o il cancelliere che l’ha esternalizzata è da galera.
    Mi interessa poco che sia del Berluska o di Bertinotti o di chiunque altro…
    Passi che qualcuno ascolti le tutte le telefonate (salutare il maresciallo dal mio ufficio in stile Moggi è divenuta la mia goliardata preferita con qualche collega), ma che le passi perchè siano divulgate (nemmeno come trascrizioni)…

  2. bruno:

    Il problema principale mi sembra che Berlusconi cerchi di comprare i senatori con favori di attricette al fine di far cadere il governo. Nel famoso “paese normale”, in cui non vivremo mai, questo sarebbe bastato a determinare la fine di una carriera politica; qui passa in secondo piano rispetto a questioni di figa e rivalità di cortile.

  3. Alberto:

    La cosa buffa è che Berlusconi stesso aveva dichiarato, ben prima che l’inchiesta della magistratura ne scoprisse i retroscena, che stava trattando con parlamentari della maggioranza per convincerli a “tradire”. Era evidentente che l’oggetto della trattativa non fosse politico. Che poi fossero soldi, una villa in Sardegna, la raccomandazione per un’attricetta non fa poi grande differenza. La cosa sconcertante è che tutto ciò sia passato come “la solita provocazione” di Berlusconi e ci sia voluta un’inchiesta giudiziaria perché gli italiani si accorgessero che, forse, si trattava di un modo aberrante di fare politica.
    Il problema è che ogni volta che un dito indica la luna i media si affrettano a dirci di guardare il dito e noi obbediamo subito come un popolo di stolti. E magari ci arrovelliamo in discussioni da parrucchiere su come sia fatto il dito, sull’unghia, la falange, mentre la luna sta lì in cielo, tra l’indifferenza degli italiani…

  4. Andrew:

    @bruno:
    saremmo un paese normale se non fosse che il 90% dei maschi italiani approva il comportamento del berlusca (perché vorrebbe essere al suo posto) e il 90% delle donne italiane è solidale con l’attricetta (perché vorrebbe essere al suo posto).
    In parole semplici, etica e morale, queste sconosciute…

  5. Tizio:

    Mi piacerebbe sapere se tali attricette trarranno un vantaggio da questa vicenda o se la loro carriera sarà definitivamente distrutta.
    Purtroppo presumo già di conoscere la risposta.
    Visto che va di gran moda spacciarsi per raffinati dantisti, mi adeguo: Ahi serva Italia, di dolore ostello,/nave sanza nocchiere in gran tempesta,/non donna di province, ma bordello!

  6. BlindWolf:

    @Tizio: ben ti ricorderai della Gregoraci. Era in televisione, ma nessuno sapeva chi fosse. E’ diventata famosa solo dopo che si è saputo quello che ha fatto per approdare sul piccolo schermo.

    Dal punto di vista dell’attuale legge italiana credo che la pubblicazione dell’intercettazione sia lecita (la cosa che mi stupisce di più è che si sia potuto intercettare e trascrivere una conversazione tra l’indagato ed un parlamentare, che ha uno status superiore alla gente comune), per quanto si possano avere dubbi sulla privacy (ma giusto oggi è stata data in pasto al pubblico ludibrio la notizia del compromettente contenuto del computer di un personaggio coinvolto in un recente caso di cronaca. Tale persona non è un personaggio pubblico, ma l’accusa non ha direttamente a che vedere con il reato di cui è sospettato).

    Personalmente penso che sia più corretto pubblicare l’audio che la semplice trascrizione (tra parentesi quella sul sito del L’Espresso era piena di errori ortografici e presumo che il tratto “anche con Sensi … Ingiro (fonetico)” fosse “anche consensi in giro”): una trascrizione può contenere omissioni o errori (Di Pietro aveva sbancato o sbiancato Pacini Battaglia? E’ come fare la moviola senza vedere il filmato.)

    Feltri tira il sasso e nasconde la mano: lui godrebbe a pubblicare uno scoop del genere su Prodi o altri personaggi del centrosinistra (invece che prove tangibili i suoi scoop sono sempre stati basati su dichiarazioni vaporose di terzi), ma intanto per lui la colpa è del magistrato. Tanto per cambiare.

  7. Felicetto:

    BUFFONE ,….BUFFONE FATTI PROCESSARE BUFFONE !!!!

    I migliori video a riguardo dello psiconano e il suo feudo qui:

    http://www.pieroricca.org/

 
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