E poi chiudono gli asili
Non voglio fare sempre quello che l’aveva detto: ma quando ce vo’…
Oltre un anno fa, questo blog aveva denunciato la demenziale idea del Comune di spendere cinque milioni di euro per costruire un ulteriore impianto, sempre nella zona della Continassa, per ospitare fantasmagorici maxiconcerti che non si sarebbero più potuti fare al Delle Alpi. Idea demenziale per chiunque, tranne che per il genero di Castellani, che aveva prontamente ricevuto l’appalto.
Bene, ieri persino La Stampa ha trovato il coraggio di segnalare lo scandalo: l’impianto, nel frattempo concluso, non sarà mai nemmeno inaugurato, o almeno non quest’anno, perché quei pochi megaconcerti previsti a Torino l’hanno evitato come la peste. Del resto, andate a vederlo: in pratica è un enorme spiazzo sterrato (ossia un mare di fango nei temporali estivi) con quattro lampioni in mezzo e due prefabbricati al bordo a fare da biglietteria. Come possa essere costato cinque milioni di euro è un mistero: lo costruivano tre romeni con una vanga in una settimana. Come si possa poi pensare di spendere cinque milioni di euro in una cosa del genere, quando il Comune dichiara di non avere i soldi per tenere aperti gli asili e per riparare le buche nelle strade, sfugge ad ogni logica se non a quella degli amici degli amici.
Speriamo che venga di nuovo Grillo in città , così Chiamparino avrà la scusa per darsi dei soldi da solo e organizzarci almeno la contromanifestazione…
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