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domenica 4 Maggio 2008, 18:31

In giro per colline

Ieri, in una gita fuori porta, abbiamo infilato entrambi i posti del nord-astigiano dove non è bello essere andati. Prima siamo andati a pranzo a Passerano, frazione capoluogo del comune di Passerano Marmorito, diventato improvvisamente famoso negli anni ’80 grazie a Faletti: secondo me gli avranno fatto un monumento in piazza, anche perché non sono sicuro che abbiano capito che li stava prendendo in giro. Poi, ci siamo inerpicati su per stradine e per colli e siamo praticamente finiti a Aramengo.

L’astigiano nordoccidentale, al confine con la provincia di Torino, è un territorio poco conosciuto; ha poco a che vedere con le capitali del vino del Monferrato meridionale, come Nizza e Canelli. E’ invece un insieme di colline che sono quasi montagne, coperte di foreste; si arriva oltre i seicento metri di altitudine, e ci si ritrova via via in stradine sempre più strette, tortuose e pendenti; per tutti questi motivi, le vigne ormai sono state in buona parte sradicate, e il prodotto principale della zona è diventato la carcassa di motociclista al sangue (io, in un solo quarto d’ora, ne ho mancati di poco tre o quattro, tutti belli in piega a centoventi all’ora dal mio lato della strada, dietro una curva cieca su una strada larga sì e no tre metri). In compenso, i panorami e il senso di tranquillità e remotezza sono meravigliosi: nel silenzio appena appena rotto da qualche centinaio di motopuzzettari, si vede tutto il territorio dipanarsi in verde fino alla lontana Superga.

C’è in questa zona un posto speciale quanto abbastanza poco conosciuto, l’Abbazia di Vezzolano. L’hanno rimessa a posto da poco, e secondo me ha persino perso un po’ di fascino, tutta così pulitina e con la vegetazione rasata. E’ però una costruzione bellissima, che sopravvive da quasi dieci secoli in una valletta angusta e riparata, in mezzo al verde ma con una bella vista sulle colline più basse.

E’ ancora più interessante se – oltre a una mostra di romanico dell’Astigiano, con tutti i bassorilievi che raffigurano animali che ballano e persone che fanno sesso – ci trovi qualche pannello che ti spiega i principi di matematica medioevale con cui è stata costruita: scopri così che la chiesa è orientata lungo l’asse locale dei lunistizi, in modo che ogni 18,61 anni, quando la luna raggiunge il punto più alto di sempre sull’orizzonte, la sua luce penetri esattamente in asse; mentre la base della chiesa forma il lato di un decagono con centro sotto l’altare, e la finestra dell’abside, davanti all’altare, ha proporzioni legate alla sequenza 2, 3, 5, 10.

Insomma, non è che hanno preso il primo spiazzo e ci han messo su due mattoni, tutt’altro; c’è nella Chiesa del Medioevo un patrimonio di spiritualità magico-pagana, basate sui ritmi vitali della natura, che il cattolicesimo potente e repressivo dei secoli del colonialismo ha poi accuratamente eliminato, e che invece sarebbe molto interessante ristudiare.

[tags]monferrato, passerano, vezzolano, asti, chiesa, medioevo, matematica[/tags]

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9 commenti a “In giro per colline”

  1. AlePollon:

    Vittorio, metti in piedi un sistema di rating dei tuoi post, per questo ti avrei appuntato 5 stelle.

  2. simonecaldana:

    Appoggio la mozione dell’esimio ingegner Polloni. Per maggior efficacia propongo di estendere la capacita’ di esprimere un giudizio ai soli utenti registrati e di avere una lista “best of” e una lista “piu’ commentati”.

  3. ross:

    Che siate finiti a Aramengo mi ha fatto sorridere;-)
    Bel post davvero.

  4. D# AKA BlindWolf:

    Beh, in provincia di Varese si può finire a Monate (c’è anche il relativo Lago di Monate. Essendo mezzo veneto mi faccio delle gran risate quando sento questo nome. Come i liguri quando scoprono Pian della Mussa).

  5. .mau.:

    già che c’eravate, sareste potuti passare da Cocconito di Cocconato!

  6. freak:

    vogliamo un blog intero life&universe!

  7. Massimo Manca:

    Non è esattamente il mio settore, ma credo che di studi sulle persistenze pagane nel Medioevo ce ne sia qualche milionaia :)

  8. .mau.:

    @massimo: si parla più correttamente di “riciclo degli usi precristiani” :-)

  9. bruno:

    L’abbazia è bellissima e vale più di una visita. Non avevo mai visto tutti gli antenati di Gesù rappresentati nello stesso altorilievo. Grazie per il suggerimento…

 
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