Film di Natale
Ma perché nelle vacanze di Natale le televisioni devono ritrasmettere solo ed esclusivamente i peggiori film della storia del cinema? Al massimo ne capita qualcuno di bello ma consumato dalle troppe visioni (tipo l’intera serie della Pallottola Spuntata), ma per il resto, bloccato davanti alla TV per la scarsa voglia di accendere il cervello e pure per qualche linea di febbre, mi sono toccati titoli come Un poliziotto alle elementari (da allora hanno vietato a Schwarzenegger di girare commedie) e Il libro della giungla versione Disney anni ’50, un capolavoro per l’abilità del regista nel girare un intero film sugli animali feroci della giungla senza mai mettere il protagonista umano e un singolo animale feroce nella stessa inquadratura.
In pratica il film funziona così, inquadrano Mowgli da solo in mezzo ad alberi di cartone che dice “Come dici Bagheera? Sei arrabbiata?”, poi si stacca sulle immagini sbiadite di una pantera nera che si rotola al sole estratte da un documentario di dieci anni prima, poi reinquadrano Mowgli che dice “Sì, hai proprio ragione!”, e si stacca su altre immagini di una pantera nera, talvolta diversa dalla precedente o ripresa in un luogo completamente differente. Alla fine c’è una scena in cui si vede una porta, inquadrata a tutto schermo, chiusa e ferma, e si sente la voce di Mowgli che dice: “Elefante! Dai, abbatti la porta! Così! Tira su la proboscide!”, insomma fa tutta la radiocronaca finché non si vede la porta che cade e Mowgli che entra…
Stamattina, comunque, mi è capitato il peggio del peggio: un film intitolato Il maestro cambiafaccia, con Dana Carvey (l’ex spalla senza talento di Mike Myers). In pratica, il film gira attorno a Carvey che interpreta un idiota (o è un idiota, almeno questo è ciò che penso dopo aver visto il film) che impara a travestirsi perfettamente da altre persone. L’intero film è una serie infinita di gag in cui Carvey si traveste da personaggi che dovrebbero essere divertenti, ma che non farebbero ridere nemmeno un bambino di quattro anni. Per il resto, la trama è inesistente, e il copione fa acqua da tutte le parti – come quando la protagonista si presenta al cattivo (interpretato da Brent Spiner, e qui si capisce perché la sua carriera non sia mai andata oltre Star Trek) come “Barbara”, e cinque minuti dopo lui la saluta come “Jennifer”. E proprio quando pensi che il film, raggiunta la lunghezza minima sindacale, sia finalmente finito, Carvey ci aggiunge la peggior imitazione di George W. Bush mai fatta da alcuno, e poi minuti e minuti e minuti di blooper non divertenti sui titoli di coda, e poi, quando finiscono i titoli di coda, ci aggiunge anche ulteriori scene non divertenti in cui lui scherza con un nano. Non meraviglia che dopo questo film, del 2002, Carvey non abbia più fatto nemmeno un film!
Per fortuna che ieri sera almeno c’era lo spettacolo di Paolini…
[tags]film, televisione, disney, cinema, il libro della giungla, carvey[/tags]