Bus a Milano
Stamattina ero a Milano e avevo un appuntamento alle 10:30 in piazza Duse: da viale Argonne ci si arriva dritti in dieci minuti con il bus 54, che stando all’orario ATM passa ogni sette minuti.
Così verso le dieci e un quarto, già un po’ in ritardo, sono arrivato alla fermata: e il pannello luminoso – una sciccheria, che a Torino c’è solo su poche fermate – annunciava che il 54 sarebbe passato in tre minuti. Poi in due. Poi il numero è sparito, il che vuol dire che il pullman sta per arrivare. Peccato che non si sia visto niente.
A quel punto, il pannello luminoso ha indicato di nuovo: “54 in 8 min”. Poi in cinque. Poi in quattro. Poi in due. Poi di nuovo niente. E poi di nuovo otto minuti. E poi, quando indicava che ne mancavano cinque, il 54 è arrivato: alle 10:32. E che cavolo, noi non avremo i pannelli, ma almeno non li usano per prenderci per i fondelli!
In compenso, a pranzo mi hanno portato in un locale che poteva esistere solo a Milano: un posto denominato Panino giusto che in pratica è arredato come un ristorante elegante pieno di camerieri in tiro, ma fa panini e piatti da pranzo al bar. Il panino era ottimo, il prezzo era esagerato (ma non pagavo io); l’esperienza di mangiare un panino per pranzo come se fossi al Cambio però è stata piuttosto surreale.
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