Bus a Milano
Stamattina ero a Milano e avevo un appuntamento alle 10:30 in piazza Duse: da viale Argonne ci si arriva dritti in dieci minuti con il bus 54, che stando all’orario ATM passa ogni sette minuti.
Così verso le dieci e un quarto, già un po’ in ritardo, sono arrivato alla fermata: e il pannello luminoso – una sciccheria, che a Torino c’è solo su poche fermate – annunciava che il 54 sarebbe passato in tre minuti. Poi in due. Poi il numero è sparito, il che vuol dire che il pullman sta per arrivare. Peccato che non si sia visto niente.
A quel punto, il pannello luminoso ha indicato di nuovo: “54 in 8 min”. Poi in cinque. Poi in quattro. Poi in due. Poi di nuovo niente. E poi di nuovo otto minuti. E poi, quando indicava che ne mancavano cinque, il 54 è arrivato: alle 10:32. E che cavolo, noi non avremo i pannelli, ma almeno non li usano per prenderci per i fondelli!
In compenso, a pranzo mi hanno portato in un locale che poteva esistere solo a Milano: un posto denominato Panino giusto che in pratica è arredato come un ristorante elegante pieno di camerieri in tiro, ma fa panini e piatti da pranzo al bar. Il panino era ottimo, il prezzo era esagerato (ma non pagavo io); l’esperienza di mangiare un panino per pranzo come se fossi al Cambio però è stata piuttosto surreale.
[tags]milano, atm, pranzo[/tags]
15 Gennaio 2009, 20:01
io odio il Panino Giusto (è una catena, tra l’altro). Ad Anna piace.
15 Gennaio 2009, 20:02
Per i pannelli variabili, che ti importa? a Torino funziona benissimo il sistema a SMS, e lo fa da dieci anni.
15 Gennaio 2009, 22:23
Tra l’altro quei pochi pannelli, per quanto ho potuto sperimentare, danno dati attendibili a Torino
16 Gennaio 2009, 01:12
Panino giusto c’è anche a Torino
16 Gennaio 2009, 10:16
Milano l’hanno inventata per far meglio apprezzare Torino.
16 Gennaio 2009, 11:05
Il Panino Giusto c’è all’ (o alle) 8 Gallery.
16 Gennaio 2009, 11:22
Massimo: Mio dio, e nessuno ha ancora fatto niente?
16 Gennaio 2009, 11:22
all’8 gallery c’e’ il dog out, e questo basta.
16 Gennaio 2009, 15:51
Vitto mi stupisci: il Panino Giusto -nomina sunt omina- n°1, il capostipite (come è stato osservato trattasi di un franchising per piazzare banali panini a prezzi esorbitanti, sbarcato anche a Torino nella tamarrissima 8 Gallery, gestito peraltro da un tamarro) ce l’avevo sotto l’ufficio a San Babila nei miei ruggenti anni bauscia. Mi fa strano che tu lo scopra solo ora; ma nemmeno la crisi vigente gli fa tagliare i prezzi?
Ricordo con nostalgia la “buca toscana” dirimpettaia, dove per 1/3 del prezzo ti ammollavano dei primi da paura, stratosferici panini col lampredotto, e se il gastro ti sorreggeva talora cinghiale arrosto con le patate a tocchi… ovviamente chiuso e soppiantato da un orrido kebab