Oggi all’ora di pranzo ero in casa quando improvvisamente mi suonano al citofono. Chiedo chi è, mi rispondono “Sono della luce”; una risposta del tutto improbabile, dato che nessuno ha affisso nell’androne il classico preavviso di visita da parte di Iride, e che comunque un inviato legittimo si presenterebbe con il nome della sua società . Presumo che si tratti di qualche giovane che sfrutta la momentanea assenza del custode per riempire le caselle di pubblicità ; eppure devono pur lavorare anche loro, così apro.
Dopo qualche istante sento l’ascensore muoversi; arriva fino al mio piano, si apre la porta, qualcuno scende e mi suona il campanello. Guardo dallo spioncino, e fuori vedo una ragazza, piuttosto giovane, di colore, con un tesserino chiaramente non-regolamentare appeso sulla maglietta, che ripete che “sono qui per l’elettricità ”. Se fossi anziano non aprirei manco sotto tortura, ma nonostante la puzza di bruciato mi sento sufficientemente fiducioso nelle mie capacità di autodifesa se dovesse rivelarsi una trappola. Apro anche qui.
La ragazza entra, mi chiede dov’è il contatore, che è proprio vicino alla porta. Lo guarda, vede che è un modello nuovo, mi dice “ah ma gliel’hanno già cambiato”, e comincia a schiacciare furiosamente il pulsantino che fa ciclare le informazioni sul display. Si capisce perfettamente che non gliene frega nulla, e io, sempre più sospettoso, la tengo d’occhio. Poi attacca, e mi dice “mi manda il governo perché vogliono abbassare il costo della bolletta a tutti”. Sì, come no: Maroni e Scajola che mi mandano una ventenne di colore per darmi dei soldi: sarebbe più credibile se mi dicesse che siamo stati invasi dal Burkina Faso (non che sarebbe necessariamente un male, probabilmente l’efficienza della nostra pubblica gestione ne avrebbe a guadagnare).
Mi chiede se ho una bolletta, e lì decido che fidarsi è bene ma che mi son fidato già troppo: per cui rispondo gentilmente che le bollette sono dal commercialista e chiedo spiegazioni. Lei mi dice che è lì per propormi una nuova tariffa e che “Iride, AEM, Enel, presto diventeranno tutti Edison”. Ah, a parte l’ennesima palla, finalmente ho capito cosa vende e chi la manda: almeno non è una rapinatrice. Le chiedo un sito per informazioni, oppure una brochure, e le dico che mi farò io i miei conti quando recupererò la bolletta. Naturalmente lei insiste che i conti sono complicati e che il risparmio non è così facile da vedere ma c’è…
Mi faccio lasciare la brochure (dritta nel riciclaggio carta) e lei insiste per lasciarmi anche il suo biglietto da visita: e così scopro che manco lavora per Edison, ma per una fantastica “multiutility network” che naturalmente ha appena aperto un “multiutility point” proprio vicino a casa mia. E naturalmente lei è una “consulente multiutility” che cerca disperatamente di piazzarmi un contratto elettrico per poter guadagnare qualcosa, mentre i capi dei suoi capi, che nel frattempo avranno sicuramente sfilato un bel po’ di soldi a vari disoccupati aspiranti imprenditori per permettere loro di aprire un “multiutility point in franchising”, staranno già per fuggire con la cassa e trasferirsi alle Bahamas, sulla pelle di tanti giovani in disperata cerca di un lavoro che hanno accettato, come dice il sito, “questa nuova ,vincente sfida.” (la virgola è messa proprio così).
E io che pensavo che le reti piramidali si fossero sputtanate per sempre dopo l’epopea di Virgilio Degiovanni devo purtroppo ricredermi: più la crisi peggiora e più si rivede in circolazione il peggio dell’italico sfruttamento di chi ha da lavorare (meglio se immigrato, che così ha meno possibilità di farsi valere), incentivato a sua volta a diventare mendace e raggiratore per diminuire la quantità di porte in faccia e riuscire a portare a casa qualcosa con qualsiasi mezzo. Spero prima o poi di avere la possibilità di dare a chi sta dietro questi “lavori” ciò che si merita…
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