Rispetto
Dobbiamo? Ma sì, alla fine dobbiamo scrivere anche noi qualcosa su Mike Bongiorno.
Non era certo un idolo: era gobbo, pieno di soldi, conformista, amico dei massoni e dei Savoia, promoter di Berlusconi e della sua paccottiglia, insomma per certi versi aveva tutti i difetti possibili. Ma faceva il suo lavoro con grandissima capacità e grandissima serietà , anziché cazzeggiare improvvisare e raccomandare come si usa oggi, e questa è una virtù ormai sparita. Inoltre era credibile come promotore dell’Italia del benessere proprio perché prima si era fatto il campo di concentramento e la lotta partigiana, e allora capisci come potesse a buon diritto esaltarsi per un prosciutto.
C’è una scena mitica su Youtube in cui cazzia la Antonella Elia che si schiera contro la pelliccia e le dice “non devi sfottere lo sponsor”. A molti quella scena sembra il peggio della TV commerciale, ma a guardar bene ci si vede proprio quel senso di responsabilità personale che ormai manca e che manda il mondo allo sfascio: nessuno ti ha obbligato a prenderti l’impegno di fare la valletta, ma se te lo prendi devi rispettarne le regole e accettarne anche ciò che non ti piace. Ecco, è proprio quel genere di rispetto – un valore liquidato come borghese e perbenista, ma che invece è necessario per la convivenza civile – che Mike incarnava: e dunque, massimo rispetto a lui.
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