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martedì 29 Settembre 2009, 11:32

Fanculo al futuro

Un trentenne, commentatore fisso di questo blog, compra casa in un bel palazzo anni ’70, di quelli con i marmi nell’ingresso e il doppio ascensore. Solo dopo essersi trasferito scopre che lo aspettano migliaia di euro di lavori urgenti per il rifacimento di muri e facciate: infatti da decenni non è stato fatto alcun lavoro di manutenzione straordinaria, dato che nel palazzo i condomini sono quasi tutti vecchi che non hanno più interesse a fare investimenti di lungo termine.

La stessa situazione si ripete anche nel mio palazzo; il motore dell’ascensore da circa un mese emette un ronzio preoccupante, udibile distintamente dal piano di sotto, che, oltre a disturbare, è probabilmente segno di una forte perdita di corrente, magari anche pericolosa. A tutte le segnalazioni, la risposta dell’amministratore è stata che sì, lo faremo vedere, ma solo quando tra un mesetto arriverà la visita di manutenzione programmata, perché altrimenti il condominio dovrebbe pagare al tecnico cinquanta euro di chiamata, e dato che quasi tutti nel palazzo sono anziani pensionati si oppongono a qualsiasi spesa.

Dopo questi aneddoti, capisco meglio perché Torino è piena di palazzi sporchi e cadenti, i cui abitanti non fanno alcuna manutenzione a meno che non arrivi una ordinanza comunale contro il degrado (possibilmente con qualche incentivo economico). Purtroppo, però, non si tratta solo della manutenzione delle case.

Alle ultime elezioni, ero rimasto colpito dallo scoprire che oltre il 70% degli elettori torinesi ha più di 40 anni, ossia è già nella metà conclusiva della propria esistenza; quasi il 40% ne ha più di 60, e ha dunque una aspettativa di vita media di una quindicina d’anni. Fuori Torino, nelle campagne e nelle colline, è anche peggio: i giovani sono una rarità. Non è quindi un caso che tutta la politica italiana si concentri su pensioni, badanti e sanità; soprattutto, non è un caso che l’Italia sia gestita con le stesse logiche dei suoi condomini, cioè con una programmazione del bilancio statale mirata a spendere ora cifre insostenibili per l’assistenza ai vecchi, scaricando i conseguenti debiti sulle future generazioni, e a risparmiare nel frattempo su qualsiasi investimento di medio-lungo termine.

E’ anche per questo che si moltiplicano i trattamenti speciali per gli anziani – riduzioni sull’autobus, sul cinema, sui costi sanitari, persino l’esenzione dai divieti di circolazione anti-inquinamento – anche se, nell’Italia di oggi, in genere gli anziani sono più ricchi dei loro figli, mentre i loro nipoti spesso non riescono nemmeno a concepire una propria indipendenza economica; eppure, per i ventenni di facilitazioni proprio non se ne parla. Infatti, quando si tratta di vincere le elezioni, il gruppo sociale decisivo sono proprio gli anziani; dunque è lì che si concentrano le lusinghe e le attenzioni della politica.

Per le nostre democrazie è un problema nuovo; fino a trent’anni fa, la struttura demografica della società era molto diversa, con una abbondanza di giovani e una scarsità di anziani. All’estero, qualcuno ha già avanzato proposte interessanti: per esempio quella di concedere il voto anche ai minorenni, neonati compresi, facendolo esercitare dai loro genitori, che almeno in teoria dovrebbero avere a cuore il loro futuro; o quella di rovesciare il tradizionale principio della “camera dei vecchi” – anche da noi, il Senato è riservato agli elettori oltre i venticinque anni – sostituendolo con una “camera dei giovani”, cioè facendo eleggere uno dei due rami del Parlamento solo dagli elettori ancora in età lavorativa. Naturalmente, c’è il problema che queste misure dovrebbero essere approvate da una politica in mano agli anziani: è proprio il caso di dire “campa cavallo”.

[tags]politica, giovani, anziani, demografia, condomini, investimenti, futuro[/tags]

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14 commenti a “Fanculo al futuro”

  1. Elena:

    Per iniziare si potrebbe applicare pure in Italia un provvedimento della Merkel che fece discutere moltissimo la germania, ma che alla fine è entrato in vigore: innalzamento dell’età pensionabile fino a 67 anni per tutti, uomini e donne.

    Poi, noto anche io l’assenza completa nel dibattito pubblico italiano della prospettiva futura, delle giovani generazioni e delle generazioni ancora a venire. Potrebbero cominciare proprio i più giovani a proporre questo tema interessandosi maggiormente alla politica. Purtroppo, però, nel nostro Paese la politica ha assunto un connotato profondamente negativo e i giovani, generalmente, se ne stanno alla larga.

  2. simonecaldana:

    finche’ non diventano vecchi e e allora improvvisamente, visto che le pensioni dipendono direttamente dalla politica, diventano tutti presidenti del consiglio.

  3. rectoscopy:

    Dì al commentatore trentenne che se i lavori straordinari sono stati approvati dall’assemblea di condominio prima della vendita e il venditore non ne ha informato l’acquirente, la spesa tocca allora al venditore. (Non credo che il meccanismo sia tanto automatico, però almeno ci si può provare).

    Sposo appieno il post: non ho mai capito le agevolazioni economiche riservate indistintamente agli anziani. Sono il frutto di un pregiudizio che “poverino, aiutiamolo, un pensionato è povero”
    MADDECHE’!

  4. Elena:

    Rectoscopy, non solo, verificando per bene le circostanze del caso, il commentatore trentenne potrebbe anche agire per vizi occulti della cosa venduta.
    (però quando si acquista casa è sempre bene fare un giretto dall’amministratore dell’immobile, giusto per verificare l’entità delle spese condominiali, l’eventuale morosità del venditore nel pagamento delle medesime e, – appunto – la presenza di spese straordinarie in vista…)

  5. mfp:

    Elena, VB l’ha descritto brillantemente non piu’ di 3-4 mesi fa in uno dei suoi post. Come ti muovi ti muovi c’e’ sicuramente una parte della popolazione che non ci vuole stare. Ad esempio chi non e’ proprietario della propria casa perche’ dovrebbe avallare che un governo redistribuisca le entrate fiscali affinche’ l’amico di VB riceva soldi a fondo perduto per ristrutturare la sua casa cadente? Magari lui che e’ in affitto ha bisogno di abbassare i costi dell’energia. O ancora piu’ chiaramente: perche’ un over50 che ha effettivamente lavorato tutta la vita, dovrebbe accettare di non avere piu’ diritto di voto, di proprieta’ privata, o una qualunque altra misura presa per riequilibrare i problemi demografici… perche’ dovrebbe acceettare “di marcire, di tirare le cuoia in un ospizio schifoso ridotto a motivo d’imbarazzo per gli stronzetti viziati ed egoisti che ha figliato per rimpiazzarlo” (cit. Trainspotting)? Quindi va bene qualunque misura… pero’ ricordati che ad applicarla non puo’ essere un over42. Il 42 come linea generale (e no, non l’ho preso dalla guida intergalattica per autostoppisti; ho studiato la demografia italiana); ovviamente non e’ sempre cosi’… ci sono tantissime persone over-42 che senza troppi grilli per la testa hanno sempre sostenuto materialmente, col fare quotidiano, la “normale evoluzione delle cose” (ie: io muoio, mio figlio vive; non cioe’ il contrario).

    VB, abbiamo da una parte gente over 50 che sta facendo di tutto per smettere di lavorare pensando di poter campare di rendita; e dall’altra gli under 50 che accettano di fare sacrifici illusi di poter replicare di pari passo i pattern ereditati (che siano il percorso familiare, che sia quello lavorativo, che sia quello semplicemente civile: non hanno capito che pure la Costituzione e’ obsoleta… i valori che contiene, i diritti inalienabili, no; quelli esistono ex-ante, prima di qualsiasi foglio di carta… ma le norme orientate e l’architettura formale dello stato, si).

    Over 50: senza andare a prendere sempre i soliti personaggi in bella mostra (per i quali cioe’ il magna magna e’ oramai chiaro, trasparente, assodato, scontato, scandaloso), ti posso portare l’esempio del padre della mia ragazza (che credo ti avessi gia’ raccontato: 61 anni, ex-alitalia, scivolo pensionistico a 57 anni, ora “ah, a me dispiace per voi eh; io sto tranquillo con la mia pensione; ho gia’ dato, 30 anni di Grande Raccordo Anulare Quotidiano… aka Grande Parcheggio Anulare per via della velocita’ quadratica media delle automobili che vi si muovono sopra…nel ’73 andando a lavoro durante la crisi energetica mi tiravano pure le pietre perche’ ero uno dei pochi che poteva circolare con l’automobile per andare a lavorare; sono uno stoico del lavoro!”). E mio padre (57 anni): da quando mio nonno e’ morto (2001) ha ereditato un patrimonio immobiliare con il quale ha iniziato a percepire all’incirca 2 stipendi medi… venendo quindi meno la sua necessita’ di lavorare e anzi diventando appetibile l’idea (espressa piu’ volte in passato) di “fare le cose che a 20 anni non ha potuto fare” (cose cioe’ per cui serve tempo; quindi per farle bisogna essere meno incastrati nei rigidi ritmi di lavoro necessari a pompare denaro). Per venire addirittura a persone che lo dicono apertamente: “ah io mi son stufata; adesso mi faccio mettere in aspettativa…bla bla bla… cosi’ nel giro di 2 anni sto in pensione; lavorano i giovani che io mi sono stancata” (un’amica di mia madre, 57 anni, che lavora nella segreteria di una scuola); gente che spende i soldi per rifarsi tutto (dalle tette alle labbra). E tantissime altre che lo fanno inconsciamente… d’altronde dal loro punto di vista a lavorare ci sono andati, tutte le mattine, per 20, 30, 40 anni… e quello che vedono in televisione e’ la stessa cosa per cui un albanese o un marocchino viene qui: sfarzo; normale che piu’ o meno inconsciamente si chiedano “E io perche’ no? Che so’ piu’ stronzo de tutti? Quando c’avevo 20 anni non avevo lavorato e ok, me lo dovevo sudare; ma adesso… adesso no… adesso ho dato tutto per una vita”. Peccato che in realta’ abbiano consumato piu’ di quanto abbiano prodotto; quindi de facto stanno ancora in debito… una parte si chiama “debito pubblico” per l’appunto, ed e’ misurato e sotto gli occhi di tutti… l’altra parte sono appunto le case che cadono a pezzi vuoi per un terremoto vuoi per assenza prolungata di manutenzione straordinaria. Per una quelle radici culturali pervasive perche’ tipicamente cristiane, riassumibile piu’ o meno con: “Tiramo a campa’, poi dio provvede”.

    Dall’altra (gli under-50) un esercito di caghette acculturate cresciute dentro ad un immenso parco giochi garantito dall’uso attivo della forza a danno delle popolazioni terrestri piu’ deboli. Un pattern che si ripete fin dagli albori dei tempi ed ha iniziato a delocalizzarsi pesantemente in epoca moderna a cominciare proprio dalla fantomatica scoperta delle americhe (in realta’ gia’ “scoperte” dai Vichinghi)… il risultato cioe’ di una necessita’ improrogabile di andare a cercare risorse naturali altrove (ie: in Europa non si potevano fare altre guerre) per mantenere il proprio tenore di vita. Il problema pero’ di queste Fregne Morte e’ che di tutta quella cultura standard non ce ne facciamo grossomodo niente. Cioe’: se a 60 milioni di abitanti servono X medici… se si laureano 2X medici… la meta’ di loro per fare quel mestiere deve trasferirsi in Africa; c’e’ poco da fare, o fa altro o si trasferisce dove c’e’ bisogno di quel mestiere. Analogamente per le altre professioni. E i medici son sempre un bene… ma tu pensa i politici (es: laureati in scienze politiche, lettere, economia), i markettari (es: laureati in scienze della comunicazione, psicologia, sociologia, etc), i preti, i manager, gli informatici che non si sono mai curati dell’etica della rete, della privacy, del software, etc; o tutti quei tantissimi finti artisti che hanno lavorato in tv per ragioni diverse da una profonda necessita’ di esprimersi… professioni immateriali (ie: che parassitano quelle materiali) che non servono a nient’altro che a bruciare risorse per compiacere il committente… indirizzare il consenso affinche’ le risorse esistenti siano dirottate in una tasca piuttosto che in un’altra. Mi fa senso, schifo, pieta’ e misericordia, chiamarle “professioni”. E professioni in genere moooooooolto meno usuranti e moooooooooolto meglio retribuite di quelle materiali; confronta il reddito di un direttore di banca con quello di un operaio… il reddito di Renzo Bossi (12k/mese) con quello del mio amico Roberto Il Fornaio (poco meno di 2k/mese; ma non essendo acculturato al pari di Renzo Bossi, si sveglia tutte le notti alle 1.00 per andare a fare il pane… se li suda uno per uno, te lo assicuro… basta sentirlo lamentarsi che vivendo di notte non riesce a trovarsi una donna da mettersi in casa, avere le gastriti, essere bianco mozzarella, ed avere un aspetto generale abbastanza trasandato, come tutti quelli che guadagnandosi euro-per-euro non li vanno a buttare in creme e lettini solari). Di questo esercito… beh… una piccola parte si sistema comunque… ma paghera’ comunque… i SuperAlgoritmi Elusivi propagati dal Berlusca in questi anni sono oramai di pubblico dominio… (l’arte di vivere e’ una cosa infettiva; la comunicazione si impara comunicando; e le psicosi sono infettive, passano comunicando… quindi la TV Cattiva Maestra, e oggi anche Internet purtroppo, grazie al web 2.0…) non si puo’ piu’ eludere le responsabilita’. Lo hanno fatto gli over-50 fino ad oggi. Gli under-50 cascano male.

    Tant’e’ che conoscendo l’evoluzione dei passati anni mi chiedo come ha fatto il tuo amico trentenne a comprarsi una casa. Perche’ facendo un paragone con la mia esperienza, o i soldini glieli hanno dati i suoi over-50, o deve aver fatto un torto a qualcuno… anche ignoto… che ne so… prendere lo stipendio da un’azienda che sviluppa software chiuso. Per esempio. Un prodotto immateriale cioe’ che non ripaga la societa’ materiale dei soldi che il tuo amico ha consumato per comprarsi i beni materiali – cibo, vestiti, benzina – e quelli che ha messo al pizzo. E cioe’, ignorando per 10-15 anni gli aspetti etici del suo lavoro, oggi si ritrova a dover piangere che il governo ladro non redistribuisce agli under50, e a fondo perduto, la ricchezza necessaria e sufficiente a sistemare l’inerzia e l’atarassia dei suoi predecessori. Questo senza ovviamente considerare questioni piu’ mafiose che spaziano dalla semplice raccomandazione per avere un posto di lavoro, alla mazzetta. Che si va poi a sommare all’ancora attuale idiozia degli over50 che per non perdere il “loro turno di potere”, continuano a produrre non-soluzioni ai Giganteschi Problemi… parlo ovviamente del “piano casa” di Berlusconi… soldi cioe’ che se proprio si dovevano spendere in edilizia e cemento, andavano versati al 50% in ristrutturazione e ammodernamento (ie: ridurre consumi di energia e aumentare la tenuta antisismica ove necessario), e al 50% in controlli sul primo 50%. O anche al 100% nella decentralizzazione delle attivita’ produttive per svuotare un po’ le grandi citta’, ri-riempire i piccoli paesetti abbandonati, e avere cosi’ finalmente modo di abbattere un po’ di obbrobbri cittadini per ricostruire il verde, i servizi, etc, li’ dove per decenni si e’ costruito in modo selvaggio dei luoghi assolutamente invivibili. Per carita’, magari lui e’ uno forte eh… ma se e’ un informatico (o un qualunque Studente di Altro, riciclato in informatico) c’e’ piu’ di qualche motivo solido e riscontrabile per dubitare della sua condotta; non e’ solo una semplice differenza di abilita’ tra me (esperienza pessima) e lui (che s’e’ addirittura comprato casa). Ad esempio Lessig 3-4 anni fa ammiccava truffaldino ad un “blocco della creativita’” legato al fatto che chi e’ piu’ ligio ad una disciplina sociale (in questo caso: l’etica dell’informazione) non puo’ fare, e chi invece la ignora alla bisogna fa le cose fatte male.

    Cmq, oramai siamo in piena crisi totale. Prima o poi arrivera’ un commissariamento di qualche tipo. Possiamo solo augurarci che sempre piu’ giovani scelgano di prendere di petto i problemi ereditati invece di cercare di eluderli a danno di qualcun altro. Perche’ c’e’ da dire anche che se gli attuali proprietari immobiliari non fanno quei lavori a causa della loro posizione anagrafica, allora fa bene chi non compra una casa… perche’ non si deve sobbarcare quei costi… e cioe’ la cavalletta campa meglio della formica. Paradossalmente chi non applica il principio di precauzione mangia due volte; la prima nel distruggere, la seconda nel ricostruire. Siamo sempre li’.

    P.s.: poi VB, ci sono in realta’ tantissime distorsioni ineliminabili nella mia visione delle cose; per lo meno che non posso eliminare da solo. Ad esempio il Lazio e’ l’unica regione d’Italia in cui c’e’ una marcata carenza di abitazioni (-20%); quindi puoi immaginare quando pesi di piu’ a noi romani rispetto a voi torinesi la questione della casa. Con tutto cio’ che ne consegue in termini di “evoluzione del giovane romano”. Se vuoi essere giudizioso (ie: non fare debiti, lavorare per guadagnarti casa, e investire su una casa per stare tranquillo a vita che almeno un tetto non te lo toglie nessuno), avere una casa nel Lazio e’ un macigno almeno il 20% piu’ pesante (in realta’ molto piu’ di quel 20%; perche’ ci sono tantissimi piazzisti che si gettano in picchiata sulle scarsita’ per specularci sopra). E a questo ovviamente si aggiungono le “altre” distorsioni… i dati sulla casa ad esempio li ho presi dall’Espresso… vai a capire se sono realistici o manipolati ad-hoc… quando quest’estate mi sono capitati sotto mano ho solo controllato soltanto che erano allineati con i dati aggregati riportati dall’ISTAT (e anche li’: vai a capire se sono veri o manipolati). Controllo cioe’ che non esclude l’eventuale manipolazione dei dati disaggregati.

  6. mfp:

    OT, da Repubblica.it, tanto per fare un altro esempio, odierno, ad Elena:


    Scudo, posta la fiducia. Gdf: “All’estero 300 miliardi”
    La richiesta del governo al Parlamento (testo). Tremonti: “Non sarà usato dai criminali”. Franceschini: “Schiaffo ai cittadini onesti”. La Finanza: “Ecco il patrimonio che potrebbe rientrare”/ CAPITAL
    MARKET PLACE L’utilizzatore finale di MASSIMO GIANNINI

    Ora… Tremonti dice che non sara’ usato dai criminali… ma uno che per non pagare le tasse ha messo i suoi soldi all’estero… non e’ GIA’ un criminale? E’ vero non e’ condannabile a causa della natura implicitamente non deterministica dell’elusione fiscale… e quindi come da Costituzione non possiamo definirlo formalmente tale… ma nella sostanza… E considerando che questo e’ il secondo scudo fiscale e riguarda grossomodo solo le zozzate degli ultimi 8 anni in quanto tutto il pregresso e’ rientrato con il passaggio all’euro (l’Italia fu il portale di rientro di tutti i capitali sporchi europei; per lo piu’ poi investiti in quel mattone che “guarda caso” si e’ poi impennato gettandoci in problemi di emancipazione enormi e duraturi). Questo scudo per la destra italiana e’ solo particolarmente importante perche’ nelle “zozzate” tipicamente c’e’ un crogiuolo inconoscibile di commistioni pubblico-private che spaziano dai servizi segreti, ai grandi banchieri, da Lo Stato a La Mafia, etc. E avendo governato loro nel 75% del tempo, e comunque con il 95% delle risorse nel restante 25% del tempo… qualunque altarino oggi e’ solo roba loro; dicendo “il buco ereditato da La Sinistra” come facevano 6-7 anni fa, li renderebbe solo ridicoli agli occhi dei loro elettori. Lo scudo… cui prodest? Is Fecit. Non so a te e VB, ma a me lo scudo fa solo incazzare; sono altri 300 miliardi di capitali mafiosi che si reimmetteranno in circolazione venendo a fare concorrenza a me con i miei miseri 400 euro/mese… sono altri soldi con cui vedro’ proliferare i mafiosi che infestano il basso lazio (ie: la localita’ di villeggiatura dove ho casa)… quei soldi serviranno a mettere in mano ad un mafioso la macchina scintillante e la villa con piscina, mentre chi lavora soccombe…

  7. simonecaldana:

    mfp, nichilista e come tale sempre, costantemente, inc.zz.to come una bestia /cit :-D

  8. Lobo:

    Cristo il wall of text mi ha crittato.

    Pero’ ho letto tutto, ed e’ scritto bene, anche condivisibile.

    Da “mentalmente imprenditore” (non lo sono in questo momento, ma lo sono stato e probabilmente lo saro’ di nuovo, se dovessi di nuovo aprire un’azienda, soprattutto se, per come e’ ideata, fatturasse tanto ma il margine fosse limitato in percentuale (10/15%) non la aprirei proprio in Italia. Gia’ solo gli studi di settore la ucciderebbero prima ancora di nascere.

    Quindi, giocoforza, o non la aprirei o lo farei in svizzera.. dove le aziende sono tassate per i loro guadagni (niente detrazioni, niente cazzate varie, niente studi di settore). E al posto di pagare X tasse come azienda e Y tasse come “stipendiato” dall’azienda, finiro’ per pagare solo le Y tasse personali.
    Una scelta che di sicuro non giova allo stato.. ma dovrebbe gia’ essere contento di prendere le mie Y tasse, no?

  9. Lobo:

    ho dimenticato di chiudere una parentesi!

  10. Piero:

    E’ la democrazia. La maggioranza comanda sulla minoranza. Nel condominio vige la democrazia di teste e di millesimi di proprietà.
    Se i vecchi sono numericamente superiori ai giovani, comandano i vecchi sui giovani.
    Le ordinanze comunali, dal mio punto di vista, sono un abuso e violano le regole democratiche del condominio. Se ai vecchi sta bene vivere in un condominio sporco e fatiscente, cazzo vuole il Comune? Ognuno rispetti le regole democratiche nel prorpio ambito. Altrimenti Silvio potrebbe ordinare a Sergio di riasfaltare tutte le strade di Torino a spese dei torinesi, se a Silvio non piacciono le strade così come sono.

  11. vb:

    @Piero: La democrazia e i risultati che essa comporta non hanno un valore assoluto, ma dipendono direttamente da come definisci i soggetti che hanno diritto a votare, che non sono tutti: attualmente, da noi, sono solo le persone con più di 18 anni e di cittadinanza italiana/europea, il che esclude quel buon 5-10% degli abitanti italiani costituito da immigrati (senza voler entrare adesso sul pro e contro e sul quando dargli il voto, comunque sono “democraticamente esclusi”) e tutte le persone con meno di 18 anni, che hanno dei diritti che però non vengono politicamente rappresentati.

    La stessa affermazione “Se i vecchi sono numericamente superiori ai giovani, comandano i vecchi sui giovani” è falsa: i vecchi sono numericamente superiori ai giovani solo nelle elezioni e per via di come viene attribuito il diritto di voto, ma per la strada, aggiungendo al conto bambini e ragazzi, la situazione è già ben diversa. E’ il criterio di attribuzione del voto che garantisce una supremazia agli interessi delle generazioni più anziane, non la realtà delle cose.

    Fino a 60 anni fa le donne in Italia non avevano diritto di voto, dunque qualcuno, alle lamentele sul fatto che le esigenze femminili non erano tenute in debito conto nella gestione della cosa pubblica, avrebbe potuto tranquillamente rispondere che “Se gli uomini sono numericamente superiori alle donne, comandano gli uomini sulle donne”

  12. Piero:

    vb, la mia osservazione era riferita nell’ambito del condominio. In un condominio le decisioni sono prese dai proprietari a maggioranza. I proprietari sono per forza di cose di solito persone di una certa età, spesso anziani. Perché è poco probabile che un giovane di 20-25 anni sia già proprietario di casa, a meno che non erediti o i genitori gli intestino la casa. Per cui la popolazione di un condominio che vota in assemblea spesso vede la prevalenza di persone anziane e quindi è più probabile che nelle decisioni condominiali prevalga la loro volontà rispetto a quella dei più giovani.

  13. simonecaldana:

    Piero, il problema da risolvere e’ che e’ praticamente impossibile che un 25enne sia proprietario di casa, perche’ per comprare casa a quell’eta’ devi fare un mutuo _e_ una consistente cifra da parte, per fare un mutuo devi avere un lavoro sicuro, cosa che nessuno ti da’ in nome della “flessibilita’ del mercato del lavoro”. I nati dopo il 1980 sono fottuti alla grande, e noi dei 70 non abbiamo niente da ridere.
    Il problema da risolvere in questo paese e’ che si e’ giovani fino a 40 anni e si va in pensione 15 anni dopo. Culturalmente non ci sono adulti: ci sono solo ragazzi e anziani.

  14. mfp:

    Simone +1 (va va, che simone non e’ del tutto inutile va…)

    Io vorrei fare una precisazione sulla decade ’70, e agganciarmi agli ’80. Perche’ personalmente (’78) mi son trovato ad essere troppo giovane per cogliere, solo a titolo d’esempio, il treno della connettivita’; ne ho colto la coda a 18-24 anni, come lavoratore ingenuo e… sono stato pedofilizzato da presunti manager che “mi amministravano senza fare un cazzo”. Quando si diceva peste e corna del co.co.co.; e delle partite iva usate dalle aziende con giovani sbarbatelli per non doversi accollare gli oneri burocratici, fiscali, sociali… beh, era questo. Capito l’andazzo, e razionalizzato che non mi soffermavo in un posto di lavoro perche’ volevo essere indipendente per non essere sfruttato; ho iniziato a spingere per l’indipendenza. Nel 2000 ho provato (per la prima volta) a realizzare un consorzio organizzato su base tecnica, con dei colleghi, ma la terra dei prati era ancora troppo grassa… non ne sentivano la necessita’ (tragedy a go-go); ho riprovato nel 2003 sottoforma di attivita’ imprenditoriale ma confrontandomi con i c.d. “clienti” mi son reso conto (meglio tardi che mai) che il Problema Culturale era piu’ esteso del previsto (dal doversi servire di un commercialista nonostante i libri contabili si fossero estinti varie decadi prima, al cliente che non vuole passare per il pbx su cui contabilizzi TUTTO e vuole invece il tuo cell, all’infausta abitudine di pagare a 90gg-fine-mese-che-poi-diventano-anche-2-anni, a tasse e balzelli da anticipare in ogni forma e grado, alle telco che avviano – Vodafone – servizi di micropagamento ma poi all’improvviso si rimangiano misteriosamente tutto, a presunte telco che quando le chiami per attivare servizi telefonici vari ti mandano commerciali organizzati in una sorta di multilevel marketing e ti dicono candidamente “Ma che te frega de lavora’; i miei clienti che vendono porno, loghi&suonerie, e dialer, fanno 400k l’anno senza fare un cazzo”; non sapendo che probabilmente sono stato tra i piu’ attivi tra chi questa monnezza l’ha tracciata e denunciata… anche in commissariato). La cosa divertente e’ che gli stessi colleghi OGGI (la settimana scorsa; a crisi inoltrata) mi son venuti a riproporre la cosa. E io non ho nessuna intenzione di spaccarmi ancora la testa con questi cosi… ci smanetto per passione viscerale… ma con i tempi miei, le modalita’ mie, etc… tanto fino a che la popolazione non li usa in termini cibernetici (ie: integrazione di dati) piuttosto che come fenomeno di costume per “intellettuali organici” (cfr. Gramsci)… e’ solo tempo perso lavorarci. Abiliti il prossimo a nuove potenzialita’; e il prossimo pensa di essere piu’ intelligente di prima scambiando l’economia con il mercato, l’onorevole col piazzista, etc. L’unica cosa utile di essere un informatico e’ trovarsi di tanto in tanto con gli altri informatici a gozzovigliare; quando stiamo tutti insieme “in campeggio” (eventi, cacce al tesoro, jeopardy, etc) siamo fenomenali, magari goffi (parlo per me), ma divertenti. Possiamo ridacchiare nel rivedere nei giovani cio’ che noi abbiamo gia’ vissuto nei passati 20 anni; e magari dargli una botta sulla spalla destra, e una botta su quella sinistra, quando sbarellano; con l’auspicio che cosi’ facendo saranno meglio di noi. E possiamo anche ridacchiare nel vedere nei vecchi tutta la loro incredulita’ quando si accorgono di essere diventati culturalmente obsoleti… uno alla volta sta accadendo a tutti. Quando cioe’ io vedo Piero o chi per lui affermare “Se i vecchi sono numericamente superiori ai giovani, comandano i vecchi sui giovani”, anche come semplice constatazione… rido. Non sono nichlista (Simone). Rido. E di gusto. Perche’ gia’ solo “leggendo Wikipedia” puoi renderti conto che si stanno scavando la fossa con le loro mani… non avro’ nemmeno bisogno di dargli una spintarella… mi bastera’ non mettermi sul mercato e quindi non pagare le tasse per vederli anche ricoprirsi da soli… sta gia’ accadendo. E non c’e’ diritto che tenga le evoluzioni termodinamiche; non puoi fermare uno tsunami con un decreto, e non importa quanto i chiacchieroni gettino tutto in caciara. Il diritto non puo’ (non puo’ implicitamente) essere proattivo; non puo’ prevenire, puo’ solo curare, e con molto dolore. Si puo’ migliorarne l’efficienza, si possono eliminare storture, si puo’ andare a minimizzare il dolore se il legislatore non e’ cristiano (ie: non e’ la Sadica di Calcutta, che nega la morfina ai malati terminali perche’ il dolore e’ Ben di Dio… froci col culo degli altri); ma cmq il diritto non puo’ in alcun modo prevenire. Tutte le volte che tenta di prevenire produce problemi piu’ grossi di quelli che cercava di prevenire; e’ sistematico. Dunque quando Elena e Rectoscopy indagano l’ipotesi di soluzione regolamentare… beh… rido ancora di piu’. Anche perche’ stanno parlando di c.d. “illeciti artificiali” (ie: che esistono in quanto definiti dai codici, non sono “naturali” come un omicidio… che e’ palesemente un’offesa indipendentemente se nel codice sia definito come illecito o no); e cioe’ una categoria di illeciti la cui stessa esistenza e’ stata resa obsoleta dalla tecnica dell’informazione. Tutto il diritto amministrativo (e societario, e pubblico; magari non al 100%, ma al 90%, di cui in parte comunque da evolvere, non cioe’ da cestinare) e’ cosi’; artificiale and obsoleto. E non manutenuto; esattamente come l’immobile in oggetto. Quando nel 2001 (o 2002?) i giuristi italiani accreditati come Esperti presso le istituzioni, si sono riuniti a Varenna per discutere l’Articolato Tanga (il lavoro prodotto dalla Commissione parlamentare Nordio), e di fronte alle parole di Barlow (“Governi del mondo, stanchi giganti di carne e acciaio…”) si mettono a ridere… dicendo che Barlow e’ “spocchioso”… beh… non hanno evoluto il diritto nei tempi e nei modi naturali dettati da una parte dall’evoluzione della tecnica, e dall’altra dalla filosofia e dalla teoria generale del diritto. Da un lato cioe’ Dio (l’insieme degli eventi incontrollabili prodotti da tanti battiti di ali di farfalla in ogni anfratto del globo)… assoluto… imperativo… ineliminabile… dall’altra Io, la mia disciplina sociale; che e’ la mia; solo la mia, non e’ assoluta… vale solo nella mia testa, e cosi’ per chiunque. E Dio e Io insieme stiamo costituendo l’Arcangelo Michele, colui che difende a spada tratta le sue credenze. Non vedo l’ora di andarli a prendere uno per uno per le orecchie… Nordio, Sarzana, Fiandaca, Musco… uno per uno… loro e i loro discendenti. Gia’ oggi la polizia non ha risorse per indagare… diventa sempre piu’ facile fare fuori qualcuno senza essere beccati (per lo meno cosi’ mi racconta un amico del nucleo anticontraffazione dei carabinieri; che per arrotondare fino a 2-3 anni fa vendeva cd e dvd contraffati nella borgata; oggi non conviene piu’ perche’ i contenuti sono troppo abbondanti, sta infatti pensando di darsi alle smart drugs fatte in casa)… gli over50 dovrebbero ragionare seriamente sull’ipotesi di abdicare in funzione di una promessa di noi giovani misericordiosi… che non li tratteremo come bestie… non Educare i Giovani, come hanno in testa tutti da mio padre a Fassino… o Pressare i Giovani, come hanno in testa tutti dal barista (50enne) fascistello del mio bar preferito a Buttiglione. Ne’ tantomeno di poter ignorare come sembra fare Piero; abbandonare il gioco… tergiversare tanto hanno un’aspettativa media di vita di 15 anni… o rimetterlo ad una qualche forma di Clero (eletti). Gli eletti siamo noi tecnologhi; non i preti. Il misticismo è basato sul presupposto che si possa abbandonare; ma non si puo’… per abbandonare devi suicidarti… a me se si suicidano fanno un piacere eh, pero’ mi dispiace… diamine… ragioniamo ora finche’ siamo in tempo; perche’ ti devi buttare via… ho bisogno di te… della tua esperienza di vita… devo collezionarne il piu’ possibile per poterla adattare alla mia dimensione e cosi’ costruire partendo dalle tue spalle, non da raso terra. Perche’ raso terra ci sono dei gas strani che fanno venire strane idee “bestiali”. Viviamo insieme invece di farci la guerra; solo che in virtu’ delle tue scelte profondamente sbagliate, comando io. Perche’ tu, oltre a non essere stato in grado di garantire me, non sei piu’ tecnicamente in grado di garantire quelli che vengono dopo; quindi io m’attacco al cazzo perche’ oramai sono troppo grandicello per fare il poppante nel ventre materno, pero’ tu smetti di consumare come una cavalletta impazzita… se anche sei in buona fede non hai soluzioni che permettano di ammortizzare in meno di 20 anni lo sfacelo che hai combinato COMPLETAMENTE DA SOLO (ie: io non partecipavo alla vita politica perche’ mi facevi schifo, ma ti ho detto, ridetto, suggerito, urlato, quali erano i problemi che riscontravo! Sei tu che non hai voluto sentire ragioni, e ora PAGHI). Tutto qui. Questo sempre che non ci vogliano meno di 20 anni per ripristinare la crescita energetica. Perche’ nel caso in cui in realta’ ci si e’ gia’ mossi per rimpiazzare il delta negativo prodotto dalla progressiva difficolta’ energetica che ci aspetta… allora lo sviluppo riprende a breve, i piu’ penseranno che la crisi era reale (ie: non era solo un modo per insabbiare i moventi dei buffoni che hanno governato ocse-wide negli ultimi 20 anni), finisce tutto a tarallucci e vino… cosa che, sinceramente, auspico eh; meglio quello che tutta una serie di malesseri sociali inenarrabili (perche’ comunque “il botto” non ci sara’ mai; solo una lenta e progressiva degenerazione della civilta’ come la intendiamo oggi… enfasi sui buoni propositi, morbosa attenzione a coprire le magagne che nel fare rimpiazzano sistemicamente i buoni propositi). Non mi spaventa dovermi mettere a ristrutturare gli edifici, le citta’, le procedure formali, etc; il lavoro non mi spaventa affatto… e’ anzi divertente… fare parte di una comunita’ di sfigati non e’ noioso come sembra… e’ un’avventura che vale la pena vivere. Se esiste la comunita’.

    Per concludere: il distinguo, e facendo bene attenzione che come al solito le generalizzazioni sono sempre parzialmente sbagliate, e’ questo: le classi 70-75 hanno potuto comunque godere della replica dei pattern economistici nell’ICT (ie: new economy) piu’ di quanto abbiano potuto fare le classi 76-79. Gli ’80 in realta’ non sono fottuti; si stanno facendo fottere… in parte perche’ in linea con me tendono ad ignorare qualunque istanza politica fino a che non ci sbattono il grugno personalmente, in parte perche’ sedotti dalle vocine arcigne dei politici smaliziati coetanei dei loro genitori… i quali in coscienza o meno, giocando con la naturale e ineliminabile fiducia dei bambini negli adulti, si limitano a replicare cio’ che conoscono, ma che non e’ oramai significativo. Mirabile in questo senso quando Travaglio (e tanti come lui; Di Pietro ha fatto una sua lotta contro il decreto sicurezza) qualche mese fa parlava di intercettazioni: “Sono fondamentale all’indagine giudiziaria” (vero) versus i berluscones “Sono metodi antidemocratici” (vero). Peccato pero’ che siano metodi resi obsoleti dalla tecnica informatica (in particolar modo la crittografia): una casalinga oggi puo’ scendere di casa, andare in negozio e con 400 euro portarsi a casa un cellulare con cpu dual core (arm general purpose da 1ghz, dsp da 500mhz), poi darne altrettanti a me per avere un sistema di cifratura end-to-end con cui ignorare serenamente qualunque strumento di indagine che la Polizia possiede (onestamente non posso esserne certo; ma non credo che esista una implementazione di un calcolatore quantistico… la linearizzazione dei problemi fattoriali e’ una chimera; non si puo’ realizzare, e comunque non e’ certamente in dotazione della polizia italiana). O, come ha dimostrato SniffJoke, usare semplicemente la rete IP. Per non essere intercettata. La diatriba “Intercettazioni si / Intercettazioni no” e’ quindi tutto un seducente e costoso teatrino sterile. E’ semplicemente STUPIDO discutere in quei termini. La discussione dovrebbe vertere su come rimpiazzare gli attuali metodi di indagine affinche’ l’indagine sia efficace; non su abrogare o meno quelli esistenti. Sono gia’ abrogati dalla tecnica; volenti o nolenti. E IPv6 ha gia’ parzialmente affrontato questa evoluzione delle cose. E gli accademici lo hanno gia’ implementato su backbone, backhauling e terminali; mancano solo i router adsl delle telco (telecom e fastweb)… quindi quando la c.d. societa’ civile arrivera’ finalmente a vedere le cose in questo modo… anche gli ’80 saranno fottuti e la palla stara’ ai ’90.

    p.s.: un altro “wall of text”… ma tanto so’ gia’ che andro’ all’inferno per questo e taaaaanti altri motivi… io non me ne preoccupo e voi pigri fancazzisti sociali (col dito indice alzato e la voce di Albertone Sordi) andatevela a pija ‘nderculo. Cmq a mia discolpa dico che sono meno astratto io che gente come Cortiana… gran cuore di suo, si e’ fatto un gran culo contro i mulini a vento, parla e scrive certamente meglio di me, ma che cojoni quando parla. Non e’ un tencico; intuisce ma non ha mai toccato con mano i limiti della tecnica; la sua e’ filosofia fiacca se confrontata con la mia “epistemologia della complessita’”.

 
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