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martedì 2 Marzo 2010, 10:11

Quando il Questore è razionale

Questo comunicato è stato emesso ieri mattina dagli ultras della curva Maratona, e io lo riporto integralmente: per farvi capire da quali assurdità nascano le situazioni di tensione negli stadi.

Questo comunicato viene fatto per una semplice spiegazione di quello che è stata la ‘trasferta’ di Padova, del livello repressivo che lo Stato Italiano continua ad avere nei confronti di tifosi e ultras. Come diceva uno striscione nel passato, “LEGGI SPECIALI , OGGI AGLI ULTRAS , DOMANI ALLA CITTA’ “.

Iniziamo a raccontarvi di venerdì pomeriggio, 2 ragazzi e 2 ragazze vanno alle 19 a comperare il biglietto per la partita Padova – Torino. Come spesso capita l’incompetenza di chi vende i biglietti regna sovrana, (si può andare a comprare un biglietto in una salumeria ? o in una copisteria ? ), altre volte è capitato di dover tornare 3 volte nello stesso posto per un biglietto (come se gli ultras e i tifosi non lavorassero in settimana…), i biglietti non sono prima in vendita li, poi risultano non disponibili.

Ci vediamo alle 9 e mezza e i 4 decidono di partire lo stesso, comprare un biglietto di un altro settore e poi imbucarsi nel nostro settore, cercando di spiegare a steward e funzionari il da farsi. Ma a Padova alle 14.30 nessuno ha intenzione di farli entrare nel settore ospiti. Inizia una trattativa, ma non va a buon fine. Decidiamo di movimentare un pò la situazione, cercando di creare un piccolo disagio, con l’unico semplice fine di far entrare con noi i ragazzi, pagando anche i 27 euro chiesti. Ci spostiamo in direzione della tribuna, veniamo bloccati a 400-500 metri da Digos e Celere in Assetto Anti-sommossa, ribadiamo che non ci interessa arrivare agli ultras padovani, ma solo che questi 4 ragazzi entrino. Un funzionario tratta con noi, prima sui soldi (da 27 euro a 10) poi sui minuti (“Nel secondo tempo entrano tutti e 4, se ora voi entrate”).

Al gioco al ribasso non ci stiamo e giriamo la nostra carovana di 40 persone verso l’uscita del settore, o tutti o nessuno, specialmente quando si parla di disorganizzazione, non ci va di lasciare fuori nessuno. Arriva il Questore che dopo che un ragazzo filma la carovana partente perde le staffe, tira giù da uno dei mezzi l’autista con la forza e ripete frasi tipo ‘Ora gli diamo una bella spazzolata, così smettono di rompere i coglioni(?)’ , non si sa perchè la Celere non approfitta del momento, ma veniamo tutti filmati a carta d’identita in mano, noi e altre persone che erano rimaste fuori con noi.

Il caro Questore ribadisce che arriveranno a casa Daspo e fogli di via della città, e di uscire dalla ‘sua’ provincia (tutt’al più la provincia è di chi la vive, non di chi la serve n.d.r.). Veniamo scortati fino a Vicenza e fino in Lombardia siamo impossibilitati ad entrare negli autogrill (polizia stradale schierata davanti all’ingresso). Torniamo indietro il Toro ha vinto, ha perso lo Stato.

In sintesi, per chi non avesse capito: grazie alle geniali disposizioni di sicurezza, a quattro tifosi del Toro che volevano andare a vedere la loro squadra a Padova è stato impedito di comprare i biglietti del settore ospiti, ma permesso di comprare quelli per la tribuna piena di tifosi padovani; quando loro, giunti a Padova, hanno chiesto di essere fatti entrare nel settore ospiti per stare con gli altri, la questura ha risposto che dovevano per forza andare da soli in mezzo ai padovani, separati dagli altri tifosi del Toro, e alle proteste è subito stato risposto con promesse di manganello e di allontanamento dagli stadi, fino a che, per principio, i tifosi granata se ne sono usciti e tornati a casa senza nemmeno vedere la partita. Eppure, se il problema è davvero evitare gli incidenti, secondo voi qual è la situazione preferibile – che i tifosi ospiti stiano tutti raggruppati e separati, o che si mescolino con quelli di casa?

Per completare, vi faccio vedere una foto che ho scattato io allo stadio con il cellulare il fine settimana precedente, in occasione di Toro-Salernitana. In questa partita il settore ospiti era stato chiuso del tutto, non perché ci siano mai stati incidenti tra le due tifoserie ma per punizione per le intemperanze dei salernitani in occasione della partita precedente. Peccato che, si sa, di salernitani a Torino ce ne siano parecchi, e quindi un folto gruppo di tifosi della squadra ospite si è manifestato nel bel mezzo dei distinti. E cosa ha fatto la Questura? Beh, dopo aver chiuso il settore ospiti, con tutte le sue costose doppie e triple separazioni studiate apposta, ha costituito un mini-settore ospiti all’interno dei distinti centrali, delimitato con una fila di steward (più tardi anche con del resistentissimo nastro bianco e rosso – quello sì che è un muro invalicabile).

Ecco l’immagine: vedete prima il settore ospiti deserto e dietro il gruppetto di tifosi ospiti ammucchiato lì senza alcuna vera separazione dal resto dei tifosi di casa, se non qualche steward in pettorina arancione. Ma vi sembra che tutto questo abbia un senso?

tosa-ospiti.jpg

[tags]calcio, digos, diffide, questura, polizia, tifosi, ultras, toro, padova, salernitana[/tags]

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Un commento a “Quando il Questore è razionale”

  1. for those...:

    Come sempre su tema tifo calcistico non comprendo.
    Alcune osservazioni:
    1. i 4 poveri tifosi vessati partono subito con l’idea di imbucarsi in posti dove non dovrebbero stare.2. Perché mai i 4 poveri tifosi vessati del Toro avrebbero dovuto rischiare la pelle stando nella tribuna piena di tifosi padovani?3. Perché ci si lamenta di venire trattati come bestie e poi si da per scontato che ci si debba comportare come bestie? Ormai è un circolo vizioso, la storia dell’uovo o la gallina: picchiano perché vengono vessati o vengono vessati perché picchiano?4. **secondo voi qual è la situazione preferibile – che i tifosi ospiti stiano tutti raggruppati e separati, o che si mescolino con quelli di casa?**   La seconda che hai detto. La situazione preferibile sarebbe che non sia scontato che due gruppi di persone si massacrino automaticamente appena entrano in contatto per un gioco! Sarebbe sì la situazione ideale poter vedere una partita di calcio seduto in un posto qualsiasi accanto a un tifoso avversario con cui ridere, scherzare e bersi una birra insieme facendogli i complimenti se si è perso ricevendoli se si è vinto (che è quel che è successo a me con il gruppo di tifosi scozzesi in kilt e maglia della nazionale, sabato scorso al Flaminio)5. (e ultima, giuro). Ma che cavolo di senso hanno “gli Ultras”??

    P.S. sulla situazione vergognosa in cui versa il mondo del pallone italiota – che chiamano pure professionistico – sono pienamente d’accordo. La disorganizzazione, l’incompetenza, l’improvvisazione e l’approssimazione regnano sovrani. Scrissi anche dell’ultima esperienza a S.Siro sul mio blog.

 
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