Il ballo di Mantova (1)
La mia scarsa attività bloggarola di questi giorni è legata – oltre che alla stanchezza da caldo – a un paio di cose che sto preparando e che posterò tra domani e dopodomani, una delle quali è ovviamente un qualche resoconto della mia gita domenicale a Mantova.
Come anteprima, dunque, ho pensato che sarebbe stato carino lasciarvi con della musica a tema. La Mantovana o il Ballo di Mantova era nel Seicento l’equivalente di uno standard jazz di oggi: un pezzo suonato in ogni occasione e soggetto a infinite variazioni, auliche o popolari, man mano che si aggirava per l’Europa. Si va dalla versione essenziale del tema:
a una magnifica serie di variazioni per clavicembalo:
Se vi sembra di averla già sentita, non vi sbagliate: infatti questa melodia ha attraversato quattro secoli ed è ricomparsa qua e là nelle occasioni più varie, diventando La Moldava di Smetana (che sicuramente vi hanno fatto ascoltare alle medie, mentre tiravate palline al vicino di banco) ma anche l’inno nazionale israeliano.
Ora vorrei capire, secondo i discografici, chi dovrebbe incassare i diritti d’autore…
P.S. So che vi aspettavate comunque anche un video con torme di gente impazzita che urla “SERIE CCCCCCCCCC… SERIE CCCCCCCCC…”, ma state calmi, dovrete aspettare ancora un po’.
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