Patria e bandiera
Già so che le celebrazioni per il centocinquantenario dell’unità d’Italia – su cui ho espresso in passato le mie perplessità – ci riempiranno di polemiche quotidiane da qui alla primavera. Quella di oggi riguarda l’idea di tappezzare il centro di Torino – non si capisce se a spese pubbliche – di bandiere tricolori, per tutta la durata delle celebrazioni; proposta dell’amministrazione osteggiata, manco a dirlo, dalla Lega.
Si sa che i veri progressisti non hanno mai amato le bandiere nazionali, dunque quest’improvviso amore per il tricolore da parte di Chiamparino e i suoi non fa altro che confermare la loro transizione salottiera e altoborghese. Ma c’è un altro motivo, oltre alle mie perplessità sopra linkate e relative all’oggetto stesso della celebrazione, per cui questa idea mi piace proprio poco.
Quello proposto mi sembra un uso della bandiera contemporaneamente avvilente e pericoloso. Avvilente, perché la bandiera non è un oggetto decorativo e colorato, da appendere perché fa allegria; usarla in tal senso, replicandola all’infinito come un logo qualsiasi, ne svilisce il valore. Pericoloso, perché è abbastanza esplicito il tentativo di usarla come simbolo di parte, appunto contro la Lega. Il rischio è di generare nella mente di molti torinesi un parallelo del genere: così come la Lega tappezza la scuola di Adro del sole delle Alpi, il centrosinistra tappezza Torino del tricolore.
Se la percezione fosse questa, sarebbe un grosso regalo proprio alla Lega: vorrebbe dire riconoscere e promuovere l’uso della bandiera a fini politici, per la propaganda di una parte contro l’altra, e negarne il valore come simbolo di tutti. Vorrebbe dire riconoscere (come già purtroppo fanno i simpatizzanti padani) che le celebrazioni del centocinquantenario sono una festa di parte e non di tutti – se così fosse, davvero è meglio non farle proprio.
Secondo me la bandiera deve stare là sui pennoni e non altrove, così come l’inno deve essere eseguito nelle occasioni ufficiali e non altrove (trovo scandaloso l’uso dell’inno nazionale come jingle pubblicitario – ultimamente lo fa pure Robe di Kappa). Questo è l’unico modo di onorare e valorizzare i nostri simboli nazionali.
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2 Novembre 2010, 12:09
D’accordo sulla pericolosità di trasformare la Bandiera Nazionale in un simbolo di parte.
Non sono invece d’accordo sul presunto utilizzo avvilente della stessa.
Mi vengono in mente il 4 Luglio in USA o il 14 Luglio in Francia. Il bianco-rosso-blu impazza in quelle occazioni su strisiconi, scudetti, festoni, gagliardetti, manifesti e chi più ne ha più ne metta.
E non è nemmeno necessario attendere le celebrazioni per vedere le stars and stripes riprodotte ovunque, comprese tazze (non solo quelle da caffè) e carta igienica!
Tutto ciò non scalfisce minimamente la reverenza e il rispetto che hanno americani e francesi per la propria bandiera.
In Danimarca – dove ho vissuto per qualche anno – ogni casa con giardino ha un’asta con appesa la bandiera nazionale (i danesi sostengono orgoliosamente che la loro sia la bandiera nazionale più antica al mondo). La stessa è riprodotta su moltissimi oggetti anche commerciali e anche lì, ti assicuro, non viene mai meno il rispetto per il proprio vessillo.
Certo stiamo parlando di 3 paesi che hanno alla base un fortissimo senso di appartenenza alla nazione, di orgoglio nazionale. Pur essendo una unione di stati come gli USA o un paese con forti diversità regionali – simili all’Italia – come la Francia.
Quindi non credo che “un’inflazione” di tricolore possa essere considerata una mancanza di rispetto nei confronti dell’Unità Nazionale. Come accenni nel post, sono ben altre le offese ai simboli istituzionali – compresa la presenza al governo di un partito che promuove e avalla (tra le altre nefandezze) il vilipendio della bandiera!
2 Novembre 2010, 13:17
Gentile V.B. le bandiere …cibo per la mandria .
Piu’ interessante sarebbe capire (con certezza) a quanto ammonta la spesa e chi la paga .
si riuscira’ ?
4 Novembre 2010, 13:13
Devo dire che la bandiera italiana e’ gia’ stata usata come “simbolo di parte” per molti anni dalla destra. Basta vedere i loro simboli o richiami nel nome (es. Fiamma Tricolore). Per cui il fatto che oggi venga usata anche dalla sinistra (centro-sinistra?) non e’ che mi scandalizzi un gran che.
Del resto, periodicamente, la citta’ appare gia’ imbandierata di tricolori: ogni quattro anni, durante i mondiali di calcio.
Sarebbe veramente surreale che si utilizzi la bandiera durante queste manifestazioni e non durante un anniversario della nascita della nazione.
9 Novembre 2010, 09:14
Dovremmo adottare un “regolamento” al pari di quello USA:
http://www.usflag.org/flagetiquette.html