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Archivio per il giorno 15 Luglio 2011


venerdì 15 Luglio 2011, 11:03

Il programma di Fassino: cosi è la politica

Mercoledì sera, dopo una lunga maratona, il consiglio comunale ha approvato il programma del prossimo quinquennio; ed è stata una vicenda molto istruttiva per capire come funziona la politica.

Vediamola dal nostro lato: già vi abbiamo raccontato di come io e Chiara abbiamo presentato in totale 49 emendamenti di merito, assolutamente non ostruzionistici. In particolare, dato che non ci interessano i teatrini ad uso telecamere, abbiamo cercato di evitare le proposte che tanto la maggioranza non avrebbe mai accolto e di presentare invece soprattutto quelle su cui qualsiasi persona di buon senso avrebbe potuto concordare, cercando di riempire i numerosi buchi della bozza iniziale.

Bene, nella nostra ingenuità ci aspettavamo dunque che si potesse avere un esame in aula (per quanto breve, se no saremmo stati lì fino a settembre) delle nostre 49 proposte; e ci aspettavamo anche, meno ingenuamente, che avremmo dovuto ridurle a una ventina delle più importanti, in spirito costruttivo per non allungare la discussione.

Nulla di tutto questo; infatti, il regolamento riconosce alla maggioranza la possibilità di presentare una “mozione di accorpamento” che riunisce un qualsiasi numero di emendamenti in uno solo, che si può poi votare (e bocciare) in blocco; di fatto vengono così eliminati tutti quegli emendamenti, che non arrivano nemmeno a essere esposti e discussi in aula. E’ una misura anti-ostruzionismo, se no i 2700 emendamenti della Lega avrebbero bloccato i lavori per mesi; peccato che la maggioranza abbia deciso di applicarla non solo agli emendamenti ostruzionistici, ma a tutti gli emendamenti delle minoranze, anche quelli costruttivi, salvandone solo qualcuno in segno di buona volontà. Dunque, decidono loro quali nostri emendamenti possono essere discussi e votati e quali no.

Ora, la selezione nel nostro caso è avvenuta come segue. Mentre io ero in conferenza capigruppo, arrivano Chiara e il vicecapogruppo del PD con quattro fogli in mano (gli emendamenti si possono presentare solo su carta, uno per foglio); in pratica, il gruppo PD si è riunito e ha deciso di tenerne quattro dei nostri. Ma non quattro perché li hanno letti ed erano quelli che hanno trovato ragionevoli; quattro perché zero o uno sarebbe stato uno schiaffo morale troppo forte, e sei, otto, dodici sarebbe stato un regalo eccessivo.

Infatti, la logica in vigore è che se un nostro emendamento di buon senso viene approvato non è tanto un bene per la città, quanto una occasione per noi per dire a voi che ci avete votato che siamo stati bravi e far bella figura; dunque, ce ne lasciano qualcuno in segno di ringraziamento perché non abbiamo fatto ostruzionismo (altrimenti la prossima volta arriveremmo anche noi con 2700 emendamenti) ma non troppi per non permetterci di fare una figura troppo bella.

In sostanza, dunque, quali fossero i quattro da tenere era relativamente poco importante; e infatti, quando ho visto i quattro scelti dal gruppo PD, ho sbarrato gli occhi e mi è venuto da ridere, perché tra i quattro che avevano tenuto ce n’era uno dei soli due o tre veramente “antagonisti”, quello che cancellava l’impegno a realizzare la Tangenziale Est. Purtroppo ha sbarrato gli occhi (ma senza ridere) anche Lo Russo, capogruppo del PD, e ha subito tirato via il foglio…

…e mi ha detto “dai ve ne passiamo tre, son già tanti”. Io ho risposto “ma no dai, sono buoni emendamenti, teniamone qualcun altro”. Lui ha abbozzato, allora ho detto “ma se ce ne passate ancora un po’ magari sul documento finale ci asteniamo”. Lui ha detto “Ah beh allora cambia tutto, se è così tirane fuori un altro paio e mettimeli qui”, e io ho avuto circa dodici secondi per sfogliare una pila di 49 fogli, scegliere e salvare dalla cancellazione altri due emendamenti, se ben ricordo quello sulla base low cost all’aeroporto e quello sulla tutela degli animali. Lui ha chiamato il suo ufficio per dargli i numeri degli emendamenti da salvare, poi mi ha detto “ok sull’astensione ci conto eh?” e io “sì però dammi il tempo di pensarci e di parlarne con Chiara”.

Poi, parlandone tra noi, nonostante il 90% del documento sia talmente generico da non dire nulla di così impossibile da condividere, abbiamo deciso che non potevamo non votare contro a un documento che conteneva Tav, inceneritore e compagnia bella, e dunque un’oretta dopo gliel’ho comunicato, per correttezza. Lui ha risposto “chissà come mai me lo aspettavo” ma ci ha comunque lasciato i cinque emendamenti, che alla fine erano tre scelti da loro e due da noi.

Alla fine, in aula, ce ne hanno approvati tre (sviluppo dell’aeroporto, tutela degli animali e lotta al gioco d’azzardo) e bocciati due (piste ciclabili su tutti i corsi + estensione del bike sharing e valutazione dell’impatto sulle pari opportunità di tutte le decisioni amministrative) perché secondo il sindaco questi due erano “impliciti” in ciò che aveva già scritto (sarà…). E dunque ora, in questo teatrino, devo venire da voi a bullarmi del fatto (peraltro vero) che se non fosse stato per noi non ci sarebbe stata nemmeno una riga sulla tutela degli animali, sulla base low cost a Caselle e sulla lotta al gioco d’azzardo.

La verità è che tutta la faccenda è stata invero triste. Come già vi dicemmo, il documento in sé non era granché, molto generico e con poche idee concrete. La discussione è stata pure peggio: la maggioranza stessa, soprattutto SEL, ha chiesto subito un rinvio di una settimana perché Fassino non aveva consultato i suoi partiti prima di pubblicarlo. Poi sono arrivati gli emendamenti ostruzionistici della Lega a cui la maggioranza ha risposto cancellando sostanzialmente la possibilità delle opposizioni di partecipare all’elaborazione del testo, eliminando tutti gli emendamenti a parte due del PDL, cinque dei nostri e tutti quelli di Musy, che si era già messo d’accordo di suo (come ampiamente riportato dai giornali) e alla fine infatti non ha votato contro al programma ma si è astenuto.

Di fatto, abbiamo passato due pomeriggi fino alle nove di sera a discutere il programma non per i dubbi delle opposizioni, ma per i dubbi della maggioranza; mercoledì pomeriggio è stato uno spettacolo di dissenso interno, con SEL che si barcamenava per inserire i suoi punti-bandiera non condivisi da Fassino (e infatti alla fine non gliene hanno passato quasi nessuno, accettando solo emendamenti minori o riscrivendoglieli al volo in maniera molto annacquata, e loro hanno “convintamente votato”, parole loro, un programma contenente Tav e inceneritore) e con una discussione di mezz’ora tra i cattolici e i laici del PD sulle parole “quoziente familiare”, che peraltro in sé non vogliono dire nulla.

Il bello è che la maggioranza aveva pure imposto di limitare a un quarto d’ora per gruppo il tempo per parlare in aula, per evitare che le opposizioni la tirassero in lungo; dopodiché, a forza di arguire, i due partiti che sono arrivati al limite sono… PD e SEL; la Lega ha chiesto di far rispettare la regola, è scoppiato un putiferio, si è sospeso il consiglio per mezz’ora, il presidente ha giurato che da suoi conti il tempo del PD non era ancora finito e che avevano ancora un paio di minuti, la seduta è ripresa, poi all’emendamento successivo un consigliere PD ha parlato per altri cinque minuti e nessuno ha detto niente; le regole valgono solo per gli altri.

Insomma, abbiamo capito che noi, a parte l’ostruzionismo, non potremo fare nulla che non ci sia gentilmente concesso dalla maggioranza; il che ci lascia di fronte alla scelta politica tra essere sempre durissimi e non ottenere mai nulla, o essere costruttivi e dialoganti e ottenere tre emendamenti su 49. E su questo punto attendo le vostre opinioni.

[tags]politica, comune, torino, fassino, programma, movimento 5 stelle[/tags]

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