Raptus cosciente
Sono una persona che ha imparato, con molta fatica, a non avere rimpianti, accettando il fatto che quando si compie una azione è perché in quel momento la si ritiene opportuna, e giudicare con il senno di poi non ha alcun senso. Sono anche una persona abituata a difendere con ogni mezzo le proprie opinioni, sin da quando lo si faceva per gioco su Usenet oltre dieci anni fa, arrivando ora a farlo anche su questioni serie.
Però oggi sono rimasto un po’ spiazzato, riesaminando a mente fredda una cosa che ho fatto settimane fa, che ha fatto arrabbiare varie persone, e che con il senno di poi non ha alcun senso. E non è solo questione di reazioni: anche riconsiderando la cosa solo per ciò che riguarda se stessi, saltano fuori solo lati negativi – in termini pratici, in termini etici, in termini interpersonali – e insomma, non riesco proprio a capire cosa avessi per la testa nel momento in cui l’ho fatta.
Sicuramente in quel momento doveva esistere qualche ragione per comportarsi così; anche solo le palle girate o una momentanea frustrazione di qualche tipo. Sicuramente non mi ero accorto delle pur ovvie interpretazioni che altri avrebbero dato a quello che stavo facendo. Ma anche così, è come se questa azione non mi appartenesse; se davvero (anche se so che non è così) fosse il frutto di dieci minuti di improvviso rapimento del mio corpo e del mio cervello da parte di qualcun altro.
Alla fine, uno si assume le proprie responsabilità ; non difende l’indifendibile, ma si scusa per quanto possibile, e accetta le conseguenze. Resta però questa sensazione inquietante di come sia estremamente facile, nella vita, combinare guai anche pesanti in modo del tutto inconsapevole.
[tags]azioni, volontà , conseguenze, scuse[/tags]
13 Giugno 2008, 14:39
“occupando il potere e creando un clima per cui il dissenso viene scoraggiato; per cui non c’è bisogno di censurare i media, perché i media si censurano da soli”
“Un solo fattore può scombinare questa situazione: la rete, ossia la possibilità di comunicare e di organizzarsi trasversalmente, dal basso, al di fuori del controllo e degli schemi.”
eppero’
“ovvero come rovinarsi una brillante carriera in Italia”
13 Giugno 2008, 16:43
Si’, e’ vero, e’ facilissimo agire in maniera incosciente, per taluni e’ piu’ facile che per altri.
A volte le conseguenze sono disastrose, altre volte da un errore fatto inconsapevolmente nascono sviluppi nuovi a situazioni divenute prive di vita o ridondanti,e anzi secondo me la quantita’ di persone che agiscono semiincoscientemente serve all’evoluzione del sistema.
Singolarmente ci si sforza di governare il tutto con razionalita’, ma alla fine la natura umana (magari per poco, ma quanto basta) prevale; poco risolve il crucciarsene: si chiede scusa se possibile, si catalogano i propri errori ripromettendosi di non ripeterli in futuro, e si va avanti.
Senza rimpianti.
13 Giugno 2008, 20:22
“Se cel’hai nel culo, non agitarti, il tuo nemico potrebbe godere”.
13 Giugno 2008, 21:21
Un post da venerdì 13, non c’è che dire.
seguirei il consiglio de La coscienza di Zeno e anche quello di Rossella (domani è un altro giorno)…
15 Giugno 2008, 10:57
Sì, ma cos’è successo esattamente?
18 Giugno 2008, 12:28
Se il destino di è avverso e mancato ti è il successo,
smettila di fare castelli in aria e vai a piangere sul …
18 Giugno 2008, 12:55
Beh, potrebbe andare peggio. Potrebbe piovere.
18 Giugno 2008, 17:52
Schwanstuck!!!!!!!
19 Giugno 2008, 12:06
Allora ve la siete cercata:
Frau Blucher!!!!
19 Giugno 2008, 19:57
E’ la bestia che e’ dentro di te!
Per conoscerla devi rimediare la molecola di Hofmann, piantare una tenda in un pascolo ricco di genziana dove l’orizzonte e’ lontano in ogni punto (360 gradi), scegliere una guida che ti conosce bene, e fare il tuo viaggio… se preferisci il mare, anche il mare va bene… se preferisci i deserto, anche il deserto va bene… l’importante e’ ridurre al minimo gli input artificiali, scegliere un posto dove c’e’ poca probabilità di farsi male e la persona giusta con cui condividere il giochino. In bocca al lupo!
;)