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lunedì 17 Maggio 2010, 17:46

Dio è morto

La morte per cancro di Ronnie James Dio – aveva già 67 anni – segna davvero la fine di un’epoca delle nostre vite, almeno per chi da ragazzo è stato almeno un po’ metallaro. Dio era la voce epica per eccellenza, che cantasse le leggende fantasy dei Rainbow o i classici dei Black Sabbath; e anche la sua carriera solista non era stata da meno (Holy Diver è un disco magnifico che capita regolarmente nelle mie playlist).

Forse non aveva un grande physique du role, già stempiato all’epoca classica, ma i suoi completini chiodo + jeans e i suoi brani duri ma essenziali, rivisti ora, dimostrano quanta poca distanza ci fosse tra l’hard rock dell’epoca classica e i rocker alla Springsteen. Lui, in più, era noto per aver reso popolare il gesto delle corna, ereditato da una nonna italiana e trasformato nel simbolo dell’heavy metal.

I forum, le piattaforme, i siti di musica sono zeppi di commenti e condoglianze; noi lo ricordiamo con il suo inno spaccastadio (è arrivato persino a Zelig) e con il buffo video di Rainbow in the Dark, con l’assolo dell’allora ventenne Vivian Campbell; e, appropriatamente, con un Long Live Rock’n’Roll degli anni con Blackmore. E poi pensiamo con orrore che, se è morto Dio, potrebbe morire persino Ozzy Osbourne.

[tags]musica, hard rock, metal, dio, rainbow, black sabbath[/tags]

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4 commenti a “Dio è morto”

  1. simonecaldana:

    Il cervello di Ozzy e’ già morto da tempo…

  2. Redsox:

    che tristezza, è morto un mito. Piano piano se ne andranno tutti… quella delle corna l’ho scoperta oggi, fantastico!
    Ciao Ronnie

  3. MailMaster C.:

    Non è mai stato fra i miei cantanti preferiti, ma riconosco che ha lasciato un forte impatto e molte tracce sulla scena hard rock. Dispiace che ci abbia lasciato.
    Ma non conoscevo la produzione dei video: assurdi. Holy Diver sembra che abbiano girato tre minuti in tutto per 5 di canzone, con la logica “buona la prima”, e lui come attore è assolutamente non credibile.
    Rainbow in the dark è effettivamente simpatico, ma nulla più.
    Ma decisamente non è fra il tipo di hard rock a me più congeniale: lo sento ancora troppo anni ’80.
    Intanto, come al solito, mi fido di te Vittorio e recupero l’album intero.

    Mandi

  4. MCP:

    Neanch’io conoscevo questi video, pero’ molti video e protovideo dei primi anni ’80 non e’ che fossero dei capolavori, anzi, molto spesso erano un trionfo del kitsch e degli effetti di serie B o C (anche per i livelli dell’epoca). Il budget di Thriller, del resto, l’avevano in pochi :)

    Anche i primi degli Iron Maiden rivisti oggi fanno sorridere – ovviamente non parlo della musica. Eppure di sicuro all’epoca produttori e artisti coinvolti alla prima proiezione avranno esclamato: “Wow! This is terrific!” (nel senso di: ma e’ bellissimo!)

 
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