Madonna, salvami l’anima
L’adozione è un argomento controverso: prima il caso della bambina bielorussa adottata mediante rapimento da una coppia di Genova, poi il caso del bambino malawense (malawiano? malawico?) adottato mediante rapimento da Luisa Veronica Ciccone, in arte Madonna.
Nel primo caso, si sono spesi fiumi d’inchiostro per discutere tra favorevoli e contrari, con una preoccupante tendenza a giustificare il rapimento sulla base dell’assunto che due genitori chiaramente ossessionati dall’idea di possedere una figlia (in senso proprio, anche se non biblico: hanno approcciato l’intero caso come quello di un pacchetto dell’ufficio postale da nascondere nell’armadio per non doverlo restituire) fossero comunque meglio della vita originale in Bielorussia, che con quel nome lì evoca solo gulag e verdura bollita.
Quando è apparsa sulla scena a fare la stessa cosa una famosa rockstar, i giudizi si sono subito rovesciati: lo fa per egoismo, è superficiale, è presuntuosa. Ci sono delle diversità tra i due casi, ed è bene non accomunarli; nello specifico, ogni bambino e ogni adozione sono una storia a sè che merita attenzione specifica. Allo stesso tempo, ho trovato illuminante l’intervento del padre africano, che ha detto una semplice verità : io non ho i soldi per far crescere questo bambino, di lui che me ne faccio?
Non so, anche se lo ritengo probabile, se la signora Ciccone abbia adeguatamente compensato il suddetto padre; o comprato il bambino, se preferite. Di sicuro, non ci sono state valutazioni psicologiche e procedure giudiziarie. Eppure, questo caso ha dimostrato una delle verità elementari della società umana: che qualsiasi cosa, anche un bambino, anche l’amore, ha un prezzo in denaro.
Nessuno di noi venderebbe un figlio; eppure anche le cronache italiane sono piene di casi di bimbi ceduti da famiglie degradate delle nostre periferie. Il punto quindi non è se si possa o meno cedere un figlio per questioni di soldi, ma è quanta fame hai; esistono una quantità di fame e una corrispondente quantità di denaro sufficienti a passare sopra anche ai sentimenti più profondi. (Stavo anche per dire che nessuno si sposerebbe solo per denaro, ma le cronache sono piene di matrimoni tra belle ragazze e vecchi miliardari bavosi, e recentemente – la conquista della parità – anche tra bei ragazzi e vecchie miliardarie bavose.)
Forse è per questo che tutti i benpensanti del pianeta se la sono presa con Madonna. Perchè a tutti noi piace credere alle fiabe, quelle in cui Lucia mica la dà a don Rodrigo, e alla fine si sposa con Renzo; ci danno speranza, ci fanno sentire migliori. Ci piacerebbe che il padre africano lavorasse giorno e notte (peraltro, probabilmente lo fa già ) pur di non dare via suo figlio, e sputasse sull’assegno della ricca miliardaria, perchè a chi interessa una vita improvvisamente agiata, se in cambio si deve rinunciare a uno dei propri figlioletti?
Già , a chi? Ho visto troppe persone chiedere a Madonna di recitare il ruolo della strega cattiva, per sentirsi più buone; e scandalizzarsi con un “io non l’avrei mai fatto”, che, a parità di condizioni, sarebbe tutto da provare. Madonna, salvami l’anima.