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domenica 19 Novembre 2006, 10:03

Saint Saviour, CA

Ieri sera sono andato a sentire un sano concerto di thrash metal. E che cacchio, ogni tanto ci vuole: suonava pure un amico, erano in tre (nome del gruppo: Sexecutioners) e, spaziando dai canonici Metallica fino a Uptown Girl, producevano un muro di suono impressionante quasi come i tatuaggi del cantante/chitarrista e come la densità di persone pelate, tarchiate e vestite di nero in sala.

Il concerto era in un pub di piazza Nizza, e ho dovuto girare un po’ per trovare parcheggio: ebbene, mi è sembrato di essere a Los Angeles. Attorno alle dieci di sera, ad ogni singolo angolo di ogni singola via del quartiere c’erano dai due ai quattro neri, piantati lì contro le case, a spacciare droga. Ce ne saranno stati una trentina nel raggio di quattro isolati dalla piazza… La zona avrà anche dei vantaggi, ma certo non mi è venuta voglia di andare ad abitare a San Salvario!

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27 commenti a “Saint Saviour, CA”

  1. Marcello:

    Ecco il motivo per il quale vivo a soli cento metri a piedi da Mondo Juve… Non per voler essere razzista a tutti costi ma Torino mi fa veramente schifo sotto questo aspetto. E ad essere sincero ci sto venendo sempre meno.

  2. bozzolina:

    scusa, cos’è che ti fa “schifo”, Marcello? il fatto che ci siano tanti immigrati a Torino o il fatto che in alcune zone della città la delinquenza abbia raggiunto livelli preoccupanti?

  3. Marcello:

    Scusa ma è una domanda provocatoria. E’ logico che mi fa scifo la delinquenza e non l’immigrato in se. Rimane il fatto che se non ci fosse tutta questa immigrazione Massiccia ed incontrollata si ridurrebbe pure la delinquenza. Ne ho già piene le palle della nostra locale che non ne sento la necessità di prendernea nche di importazione

  4. bozzolina:

    sì, la domanda era volutamente provocatoria, perchè il termine da te usato (schifo) e la premessa che hai fatto (non per voler essere razzisti a tutti i costi) mi hanno fatto pensare che i due problemi fossero per te indissolubilmente legati, e che quindi un fondo di razzismo nel tuo intervento ci fosse. da neo mamma di un bimbo di colore mi preoccupo del razzismo più o meno esplicito nella nostra città, per questo ho approfittato dell’ospitalità di vb e ho reagito al tuo commento. naturalmente, niente di personale: anche io sono molto preoccupata della criminalità cittadina.

  5. vb:

    Dai, lascia stare i gobbi: figurati che ieri al derby primavera gli “arditi” bianconeri (vedi sito) hanno passato dieci minuti di fila a cantare il coro “granata ebreo, granata ebreo”, epiteto che evidentemente considerano molto più offensivo dei vari “bastardo” e “figlio di puttana”…
    (Però ho conosciuto Marcello di persona!)

  6. Marcello:

    X Bozzolina

    Io non sono razzista, sono molto nazionalista invece e faccio fatica ad adattarmi a tutta questa multiculturalità che sta venendo fuori e nella quale mi trovo costretto a vivere. Non per qualcosa in particolare, ma per quelle che sono le mie radici e tradizioni che poco alla volta si stanno perdendo e stanno venendo meno. Anche nelle cose più semplici come l’alimentazione e il cibo. Prendi il Kebab per esempio. Ho resistito a mangiarlo fino a quando non ci sono stato costretto da un evenienza e poco a poco è entrato nella mia alimentazione. Alla fine in fondo mi da fastidio, quello(il kebab) in questo caso è il frutto di quella multiculturalità che ci sta invadendo, e ogni volta che ne prendo uno sono invaso da un profondo senso di colpa con me stesso. Sono felice che tu sia una neo mamma e se poi hai un figlio di colore non mi interessa e non mi importa. Io potendo scegliere vorrei che mio figlio avesse gli stessi occhi lo stesso sguardo e lo stesso amore dei miei nonni tutto qua. Come dicono i 270 bis …stessosguardo…stessalingua….stessocolore….
    X VB dai su… quello è Folcklore da stadio, c’è stato, c’è e sempre ci sarà. Parlando invece di musica capiti mai al Mac’Ryan a Moncalieri? Fanno musica dal vivo tutti i fine settimana e passano dei gruppi cover veramente con le palle.

  7. Mauro:

    Ciao a tutti….scusate ma non ho resistito a non lasciare un commento.
    Proprio sul kebab volevo ricordare una cosa che solo in pochi sanno. L’origine del kebab non e’ araba… il Kebab e’ un cibo GRECO “Gyros” e’fatto di carne di maiale..quindi non puo’ essere arabo; esistono gia’ tracce nei classici ellenici scritti da Omero. Se puo’ interessare in Via Mercadante vicino al Giovanni Bosco lo fanno splendido. Oltretutto aggiungo che quello che mangiamo nei locali definiti etnici arrivano da luoghi poco affidabili gia’ surgelati e sono un miscuglio di carni varie (vedi muflone,montone e altre bestie grosse farcite con pezzi di agnello capra e animali piccoli per renderlo piu’ umido e meno stomachevole infatti usano il coltello elettrico). Tutto questo e’ per l’informazione cosi’ la prox volta che ti viene voglia di Kebab pensaci e se trovi un posto fatti Pan e anciue al verd piu’ buono e piu’ locale…per l’aglio un buon bicchiere di barbera e tutto passa
    Saluti Sabaudi

  8. BlindWolf:

    Quello di Adel & Alì è fatto con vitello e pollo se non ricordo male.

    E ripeto che l’unica intossicazione alimentare che ho avuto fino ad adesso l’ho presa in un agriturismo monferrino (io sono di quelle parti).

    Adoro le acciughe al verde, purtroppo ho molto bisogno di carne per nutrirmi :-) (e neanche il fritto misto alla piemontese è leggerissimo :-) )

  9. vb:

    Suvvia, io son qui col mal di stomaco e il febbrone e voi mi parlate di intossicazioni alimentari :-P

    Comunque, personalmente apprezzo molto sia la cucina piemontese che quella etnica di quasi tutti i paesi (forse quella che apprezzo di meno è la cucina francese) e nella mia vita, oltre a ottimi kebab e a pessimi kebab a seconda del posto, ho mangiato altre cose eccellenti sia in mezzo mondo che in locali etnici a Torino (dal chili messicano alle crepes di ragù russe passando per lo zuppone malese con l’uovo e la carne argentina in Argentina).

    Faccio solo notare che moltissimi di quelli che noi consideriamo elementi fondamentali della cucina piemontese (peperoni, patate, cioccolato…) sono originari dell’America e sono arrivati da noi solo quattro secoli fa… ho come l’idea che tra quattro secoli, magari anche prima, il kebab sarà considerato un piatto tradizionale piemontese e nessuno si porrà il minimo problema.

  10. BlindWolf:

    Domanda: con cosa è fatta la “bagna caoda”?
    1) Olio di oliva (in Piemonte non si coltivano olive da 150 anni)
    2) Acciughe (il Piemonte notoriamente si affaccia sul mare :-] )

    A voi le conclusioni…

  11. pippo:

    http://it.wikipedia.org/wiki/Bagna_cauda

  12. Marcello:

    Bravo Pippo…. Bagna Caoda 1 – Kebab 0 :)
    xVB Anche io apprezzo le cucine etniche di vari paesi, ma quando esse sono tali e non diventano un’ abitudine e una normalità. Poi in Italia abbiamo una delle cucine più buone del mondo, invidiate da tutti e molte ricette tradizionali si stanno perdendo. Trovo una botta di vita e anche una botta ai chili di troppo quei 20 giorni che ad agosto passo in Molise in vacanza. Li la cucina è rimasta identica a quella che mangiava mia madre da bambina, non ha subito neanche l’influenza delle altre cucine regionali.
    Cazzo mi è venuta fame e sono solo le nove del mattino.

  13. Mauro:

    Scusate ma la mia era una polemica contro il kebab standardizzato tipo Mc Donald…
    oppure chei ragiona “io accetto l’integrazione e non sono razzista perche’ mangio il kebab…”
    Io non me ne vergogno e sono razzista ma non guardo il colore della pelle o cose del genere, io sono contro la razza di persone che alle 10 son in corso Giulio agli angoli e non fanno niente…..Possibile che facciano tutti il turno del pomeriggio????
    Purtroppo devo ammettere che questa predominaza di stranieri che non fanno nulla e che sono in giro con “macchinoni” mi porta ad essere + diffidente.

    saluti

  14. BlindWolf:

    La predominanza degli stranieri che si vedono (e si fanno vedere bene, specie se vendono articoli “da tiro” o “da fumo”) non fanno apparentemente niente ed hanno i macchinoni. La maggioranza vera non la vedi perchè sta facendo lavori di bassa manovalanza per 4 lire.

    Comunque è chiaro che siamo tutti contro i delinquenti.

    Inoltre l’integrazione parte sempre (e deve partire sempre) dalla volontà dello straniero.

    x pippo: ho letto dell’olio di noci; comunque ora è stato sostituito da quello di oliva (che penso che sia anche più salubre. E comunque 150 anni fa qualche uliveto c’era ancora)

  15. Mir:

    Essere contro. Cercare il nemico. CREARE il nemico. Caricarlo di tutte le nostre paure per abbatterlo, esorcizzarlo e cosi’ sentirsi meglio, ovvero dimenticarsi per un po’ la paura. Questa non e’ una cura, e’ un analgesico. Questa paura e’ la radice di tutti i mali dell’umanita’. Infatti lo spirito umano non si e’ evoluto quanto la scienza e la tecnologia che ci hanno donato l’arma atomica (sempre in nome della paura, vedi sopra).
    E’ un peccato che l’umanita’ sparisca ed e’ un peccato vedere l’umanita’ brancolare nel buio come insetti pur conoscendone le grandi potenzialita’ spirituali. Ma chissa’ perche’, quando si parla di spirito qualcuno pensa sempre alla religione e non va oltre.

  16. Attila:

    Ciccio…

    scusami… ma dalle mie parti fino a 10 anni fa le porte delle case erano aperte e venivano chiuse solo alla notte….

    adesso, data l’alto tasso di immigrazione che ha causato un innalzamento del 185% annuo degli episodi di microcriminalità… le porte delle case sono ben chiuse, per cui basta con la solita retorica del “tutti buoni, siamo solo noi ad essere retrogradi e xenofobi”…
    cerchiamo di analizzare i fatti… e non solo a fare delle affermazioni di pura e miope propaganda….

  17. Mir:

    Nessuna propaganda, nessuna cretineria, nessuna miopia. Io poi non sono “Ciccio”, anche in senso fisico intendo.
    Sono il primo a pararmi il sedere (scuola napoletana: o ti svegli o muori), e non ho detto che tutti gli immigrati sono buoni.
    Ma e’ come se agli inizi del ‘900 gli Americani avessero dovuto buttare a mare a calci in culo tutti quegli italiani perche’ portavano la mafia a Niu York.
    Posso dirti che i delinquenti c’erano anche negli anni ’70 e ’80; prevalentemente si trovavano nelle grandi citta’ (grandi citta’ = maggior dinamismo economico e di persone, maggior movimento, piu’ soldi quindi piu’ delinquenza; oggi che le provincie si sono “urbanizzate”, la delinquenza si e’ espansa anche li’).
    Comunque, per tornare a quei delinquenti “di una volta”, qui al nord la cronaca riportava che la loro provenienza geografica era prevalentemente il sud dell’Italia.
    Dunque? Ti chiederei allora che cosa ne pensi di tutti quei meridionali immigrati al nord. Dove sono oggi? Sono evaporati? O tutti in galera? Qui c’e’ qualcosa che non torna.
    Certo, a quei tempi il fenomeno non era cosi’ visibile (185%annuo!), ma e’ anche vero che a quell’epoca la tv non era cosi’ pervasiva come oggi, non tutto si veniva a sapere.
    Inoltre, la delinquenza era diversamente distribuita quanto a attivita’ (la domanda di droghe, ad esempio, era ben lontana dai livelli attuali).
    Quindi se fino a 10 anni fa le porte delle case che conosci tu erano aperte, probabilmente vivevi in un piccolo paese perche’ ti posso assicurare che nel ’95 o giu’ di li’, anche in provincia le porte si tenevano gia’ ben chiuse..
    Poi son daccordissimo anch’io che non e’ possibile girare per certi quartieri di Torino senza che un nero ti avvicini per proporti la merce e subire tutta la microcriminalita’ che c’e’ in silenzio, ma il punto e’ che non e’ pestando a sangue la marocchina che vive sotto casa ed ha un lavoro onesto al grido di “andate a casa bastardi” che risolveremo la situazione. Se devo prendere a calci nel culo (giustamente) tutti i neri che vendono la roba a S. Salvario, voglio prendere a calci nel culo anche quegli “onesti” professionisti BIANCHI e ITALIANI che alle 11 di sera al Valentino fanno la “Ola” quando il pusher scende dalla macchina con la loro polverina preferita, oppure a calci nelle palle quegli “onesti” professionisti (sempre italiani) che in diverse citta’ d’Italia comprano un ragazzino di 12 anni per un’ora di sesso.
    Quindi come vedi non e’ esattamente un problema di etnia; la colpa e’ di chi ha fatti accorrere persone col sogno di un lavoro vero facendo invece ingrassare altri delinquenti (scafisti, mafiosi etc.).
    Senza voler fare del buonismo, perche’ nessuno e’ buono, da nessuna parte.

  18. BlindWolf:

    Anch’io, come già detto, distinguo gli stranieri tra criminali (da prendere a calci. e sono da prendere a calci anche i criminali italiani) e gente onesta (da non trattare con troppa diffidenza).

    Ma aggiungo anche che:

    1) i basisti ed i ricettatori che favoriscono e rendono profittevoli furti (specialmente quelli di rame) e rapine sono generalmente italiani (e rivendono il prezioso metallo rossastro in Cina)

    2) per quanto riguarda lo spaccio, 15/20 anni fa i pusher erano sicuramente di meno, ma tutti autoctoni e meno spavaldi di quelli attuali. Perchè questo cambiamento? Perchè per la legge italiana tenere in prigione uno straniero è difficile, viene scarcerato presto e riesci a riacciuffarlo solo alla successiva flagranza di reato! Quindi per un extracomunitario delinquere sotto la luce del sole è più facile che per un italiano. Credete che i magistrati, le forze dell’ordine e i politici siano felici di questa situazione? Tutt’altro! Eppure nonostante i loro sforzi la burocrazia giurassica della giustizia non si muove.

    3) una statistica di cui poco si parla: mentre certi tipi di reati già citati sono cresciuti negli ultimi 20 anni, gli omicidi (reato ben più grave) sono calati notevolmente.

    4) tre parole: Belgio, Olanda, Svizzera. Sono nazioni in cui la sicurezza è ben maggiore che in Italia. Eppure hanno più immigrati e da più tempo.

    5) quando qui al nord-ovest il criminale in un fatto di cronaca è italiano, nell’80% dei casi ha un cognome meridionale. I meridionali sono prevalentemente criminali? Certamente no! Nella migrazione la percentuale di balordi è maggiore della media della popolazione ospitante, ma i “poco di buono” sono pur sempre una minoranza sia tra la popolazione locale che tra quella migrante. Tutti conosciamo qualche meridionale e solitamente sono persone oneste che sono venute per lavorare e farsi una posizione. 50 anni fa nessuno rivolgeva loro la parola e tutto quello che si sapeva su di loro lo si leggeva sui giornali; stesso discorso oggi per gli stranieri. L’integrazione per un maghrebino sarà sicuramente più difficile che per un siciliano, un sardo o un lucano, ma (non-)”integrazione” e “criminalità” sono due concetti separati.

  19. Attila:

    Domanda:

    Punto 1. Perchè in tutte e 3 nazioni citate ultimamente hanno dato un giro di vite sui termini di legge per acquisire la cittadinanza?

    Punto 2. I dati sul 185% annuo sono fornite dalle questure e non dai media… non nascondiamoci dietro alle dita…

    Punto 3. Ciccio quanto sei suscettibile….

  20. BlindWolf:

    1) La criminalità è aumentata anche da loro, ma con oltre il 20% di stranieri sul territorio da oltre 20 anni le villette delle Fiandre continuano a non avere recinzioni nè inferriate nè tapparelle nè persiane. Non escludo affatto che il relativo aumento dei fenomeni criminali spaventi anche quelle popolazioni, ma sono a livelli ben più bassi dei nostri. Inoltre quando superi il 30% di immigrati, ancora più che della criminalità temi di essere soppiantato etnicamente.

    (nota personale: mio nonno ed alcuni suoi fratelli sono stati minatori a Marcinelle)

    2) L’Italia è (era?) in ritardo sui flussi di immigrazione; come già detto abbiamo molti meno stranieri di altre nazioni, siamo nel periodo di pieno boom e le percentuali assumono cifre elevate. E l’ordine pubblico, nel bene e nel male, non riesce a contrastare l’immigrazione nè dei “buoni” nè dei “cattivi”.

    E nessuno tra di noi difende nè i criminali nè i loro fiancheggiatori.

  21. Attila:

    Io non sto parlando di fermare i flussi… anzi…
    al contrario, però bisogna passare da una poliica passiva ad una attiva.

    Mi spiego: normative più restrittive sull’immigrazione clandestina, impossibilità di soggiorno a chi è entrato clandestinamente,a parte i casi di asilo politico.

    Dall’altra parte: Joint Venture con i Paesi in via di sviluppo e sottosviluppati con incentivi per istituti cofinanziati dalle imprese italiane, che alla fine porterebbe alla cd “immigrazione a chiamata del lavoratore”, il quale potrà portare coniuge e parenti fino al II grado, certificati. In pratica è l’esempio della California con l’India negli anni ’80-’90 che ha fatto sì che le tra i migliori istituti per l’elettronica si trovino in quel Paese.

    Quello che a me da fastidio sono le retoriche, i proclami, le buone intenzioni terzomondiste con solo discorsi di principio senza dati di fatto.. e l’essere depositari della Verità (Mir), che è proprio solo dei regimi dispotici (quelli un tempo definiti con un ossimoro “democratici”).

    Io, 9 anni fa, sono andato per 3 mesi in uno di quei Paesi ad aiutare a costruire pompe idrauliche, e so come funziona… perchè non c’è sviluppo… e, signori, le mie scoperte sono state sconvolgenti, parlando con persone che lo facevano da molto più di 10 anni… ma questa è un’altra storia…

    P.S. Se vi sentite aperti al mondo arabo perchè mangiate il Kebab, mi spiace deludervi, ma è un’invenzione nata in Germania da immigrati turchi, per far concorrenza al take away cinese…

  22. Simone:

    Attila: hai ragione! Voglio aprirmi al mondo arabo! Mi faccio un harem! (no eh? vabbe’…)

  23. Attila:

    Quella sarebbe un’ottima apertura…

  24. Lobo:

    Che i turchi siano avanti di millenni l’ho sempre sostenuto. A parte gli indiscutibili vantaggi genetici derivanti dalla moltitudine di arti, l’invenzione del Kebab e’ paragonabile a quella della penicillina; poi, ulteriore prova che gli emigranti sono tra i migliori esempi dei rispettivi popoli, c’e’ pure chi riesce persino a migliorarli usando Carne Piemontese Certificata!!

    troppo avanti. Davvero.
    Ciao
    FF

  25. Xenomorph:

    Ma pensate che proprio oggi sono passato in un qualsiasi quartiere di Torino e l’ho trovato pieno di bianchi!!! Bianchi fermi agli angoli delle strade, bianchi nelle macchinone, bianchi al BAR… erano dappertutto.
    Basta! Non ne posso più di questa invasione!!!
    Almeno facessero come quelli di colore, che si riuniscono tutti nello stesso posto…

  26. Attila:

    Sicuro che non fossero tutti arrivati dall’Europa dell’Est?

    Soprattutto quelli sui macchinoni….

  27. BlindWolf:

    Li ho visti anch’io!!! Dicevano parole in lingue astruse quali “Cerea”, “bel deuit”, “Boia faos”, “Va’ a ciapà di’ rat”, “Contacch!” e “doi pivròn bagnà ‘nt l’oeli”.

 
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