Sky
Vittorio vb Bertola
Affacciato sul Web dal 1995

Dom 22 - 18:37
Ciao, essere umano non identificato!
Italiano English Piemonteis
home
home
home
chi sono
chi sono
guida al sito
guida al sito
novità nel sito
novità nel sito
licenza
licenza
contattami
contattami
blog
near a tree [it]
near a tree [it]
vecchi blog
vecchi blog
personale
documenti
documenti
foto
foto
video
video
musica
musica
attività
net governance
net governance
cons. comunale
cons. comunale
software
software
aiuto
howto
howto
guida a internet
guida a internet
usenet e faq
usenet e faq
il resto
il piemontese
il piemontese
conan
conan
mononoke hime
mononoke hime
software antico
software antico
lavoro
consulenze
consulenze
conferenze
conferenze
job placement
job placement
business angel
business angel
siti e software
siti e software
admin
login
login
your vb
your vb
registrazione
registrazione

Archivio per il giorno 16 Maggio 2007


mercoledì 16 Maggio 2007, 18:13

Eragon

Nonostante le sfighe, qualcosa di buono nel volo di ritorno c’è stato: sono riuscito finalmente a vedere Eragon, filmone fantasy che mi ero perso al momento dell’uscita al cinema.

Il film è ambientato in un mondo fantastico, popolato da uomini e draghi; un mondo in cui non è ancora giunto alcun ritrovato della tecnologia moderna, ad eccezione del gel modellante per capelli. Il film prende il nome dal protagonista; il nome è stato in realtà selezionato mediante una batteria di supercomputer impegnati a calcolare tutte le variazioni possibili della parola “dragon”; sfortunatamente, il programma girava sotto Windows, e così, dopo ripetuti schermi blu all’avvio dell’applicazione, gli autori si sono fermati al primo step.

Il film narra la storia di due attori. Il primo è vecchio e da tempo fuori dal proprio periodo glorioso, e passerà tutta la durata del film a convincersi di poter credere di nuovo in se stesso, fino a riuscire ad imitare ancora Viggo Mortensen. Il secondo inizia il film da biondino spavaldo ma incapace, e finisce il film da biondino spavaldo ma incapace, lasciando gli spettatori a chiedersi di chi sia parente per aver avuto la parte. E’ comunque vero, però, che durante la storia egli scoprirà dentro di sè capacità misteriose e soprannaturali, come quella di materializzare e smaterializzare un cavallo ogni qual volta ciò sia funzionale alla trama del film.

La sua capacità principale, comunque, sarà quella di mettersi in contatto immediato con un centro di controllo aereo – e senza nemmeno doversi dare un colpetto con la mano sul petto! – rappresentato da un drago realizzato in grafica computerizzata; peccato che Uhura sia doppiata da una signorina del 12. In una serie di battaglie epiche, Eragon invocherà l’aiuto del proprio drago, che invariabilmente risponderà con voce flautata, declamando una frase qualsiasi sempre come se fosse “Il numero da lei selezionato è inesistente”.

Il cast è completato da attori di fama, come John Malkovich nella parte del re per dieci secondi (compare in cinque scene da due secondi l’una) e Rachel Weisz nella parte del nome nei titoli di coda.

Insomma, che dire? Eragon si rivela un orrendo polpettone costruito sulla scia del Signore degli Anelli; gli sceneggiatori, in particolare, andrebbero frustati e spellati vivi. L’unica scena che si salva è quella, purtroppo di pochi secondi, in cui l’immancabile principessa elfa strafiga viene catturata e distesa seminuda su un tavolo (quale prigioniero non viene disteso seminudo su un tavolo?), dove il supercattivo mago Oronzo le provoca orgasmi a ripetizione con la sola imposizione delle mani. Per il resto, il film scorre; scorre anche troppo, visto che ogni tanto sembra di avere schiacciato il pulsante del fast forward, passando in cinque minuti dall’iniziazione dell’eroe alla sconfitta del cattivo e di lì alla battaglia finale, con personaggi che appaiono e scompaiono nel giro di tre scene. Probabilmente sarebbe venuto meglio se fosse stata una trilogia; ma, visto il risultato, dubito molto che i due seguiti già programmati – Fragon e Gragon – si faranno davvero.

divider
 
Creative Commons License
Questo sito è (C) 1995-2024 di Vittorio Bertola - Informativa privacy e cookie
Alcuni diritti riservati secondo la licenza Creative Commons Attribuzione - Non Commerciale - Condividi allo stesso modo
Attribution Noncommercial Sharealike