Monsieur Cimminaux
Le cronache sono tornate nuovamente a parlare del mitico Franco Cimminelli e del suo fu Torino Calcio: pare che, per il fallimento del suddetto, si vada al rinvio a giudizio. Questa, però, è storia nota; ce n’è invece un’altra che si svolge proprio in questi giorni.
Infatti, la fama del celebre calabroleso cittadino ha varcato i confini nazionali, giungendo fino in Val d’Aosta. L’altra sera, il TGR della Vallée ha trasmesso un lungo servizio sulla situazione pesantissima della Air Vallée, la compagnia aerea valdostana di proprietà della Ergom che, grazie al proprio tenace impegno sulle battutissime rotte Aosta-Roma, Torino-Pescara e Genova-Trieste, ha accumulato sei milioni di euro di debiti.
Se le pessime capacità manageriali del nostro, almeno quando non si parla di cruscotti, paiono confermate, più interessante è notare come anche in Val d’Aosta siano giunti alla stessa conclusione: nel servizio, Monsieur Cimminaux era presentato come un grande fornitore degli Agneaux, e pertanto, si diceva, “la pista porta alla Fiat”. E anche tralasciando come in questo contesto il termine “pista” acquisisca un almeno triplice senso, non si può evitare di notare come praticamente chiunque ritenga il Cimminelli, in termini affaristici, incapace di intendere e di volere per conto proprio; insomma, si dia per scontato che ci sia qualcuno che gli dica cosa deve fare dei soldi che il suo fornitore provvede a pompargli. Fossi in lui, non me ne farei un vanto.