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sabato 5 Maggio 2007, 20:48

Movimenti

La notizia che devo darvi da un po’ di tempo è che alla fine ho comprato casa. Come sapete, già vivo da solo da anni, ma pur sempre allo stretto e in una mansarda: e quindi, da qualche tempo mi sono messo a cercare una casa vera. Nulla di clamoroso, insomma, un appartamento da single o da giovane coppia: camera, sala, cucina e bagno; e però, un certo ampliamento.

Ciò che mi ha convinto nella scelta è stata la posizione all’ultimo piano, con vista sui tetti, l’indipendenza su tre lati, e l’abbondanza di ripostigli da trasformare in sala dati; nonchè il luogo, in una via tranquilla, a 250 metri dalla metropolitana, accanto a un giardinetto. Insomma, dovendo comprare ai prezzi folli di oggi – ma credo che per andarci ad abitare ne valga ancora la pena – io ho preferito spendere un po’ di più ma prendere una casa con una serie di pregi; anche se manca il garage e già so che questo sarà un potenziale problema.

E così, a fine estate diventerò un orgoglioso abitante di via Zumaglia, considerandolo come un progresso sulla scala sociale. Già, perchè non solo mi sono avvicinato al centro di un paio di chilometri, ma ho acquisito, si badi bene, una posizione centrale in uno dei quartieri classici della media borghesia torinese. Non sono mica andato a stare nel primo isolato di via Zumaglia, così affollato di case pigiate l’una sull’altra; e nemmeno nel terzo isolato, con il rumore delle scuole e ormai lontano dalla metro. No, io ho comprato nel secondo isolato, quello più verde e signorile. I miei nonni operai ne sarebbero felici, se avessi dei nonni operai.

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11 commenti a “Movimenti”

  1. .mau.:

    hai preso casa in via Zumaglia senza box? Ti ci voglio vedere.

  2. dariofox:

    Caspita diventiamo vicini di casa. Benvenuto in quartiere!!!

  3. Massimo Manca:

    Via Zumaglia, che ricordi. Ci ho passato tutta l’adolescenza alla gloriosa Kanku Dai (judo-Aikido-Karate con pasticceria sottostante che ci dava le brioche fallate gratis).

  4. vb:

    Beh, all’angolo di via Fabrizi c’era la Bassa Frequenza, la sala prove dove ho cominciato a suonare…

    .mau.: la prima sera non ci ho dormito, pensando “poi mi troverò male per il parcheggio”. Ma (a parte che il secondo isolato è meno affollato degli altri) in realtà sappiamo che il motivo per cui non ci dormivo era un altro e molto più profondo…

  5. simonecaldana:

    si puo’ vivere per anni facendo fatica a parcheggiare sotto casa. Io lo so, l’ho fatto… e guardatemi!

  6. Massimo Manca:

    Dopo il commento di Simone, mi sento di dirti che devi trovare un garage a qualunque prezzo.

  7. .mau.:

    Aggiungo che la mia penultima fidanzata aveva casa in via Zumaglia (angolo via Rosolino Pilo), e proprio lì tentarono di rubarmi la bicicletta.

  8. Desmentera:

    Ho passato del tempo in quel giardinetto lì… forse non vorrai sapere a fare cosa, ero molto giovine all’epoca eheheh
    Medio borghese non saprei, bella zona comunque, complimenti per la nuova magione!
    :)

  9. vb:

    Beh, insomma, chi vivrà vedrà… certo che pare che mezza Torino sia passata da via Zumaglia: sarà per quello che non si trova parcheggio?

  10. Lobo:

    Io abito in centro, e raramente parcheggio a piu’ di 20 metri da casa. La mancanza di parcheggio e’ un utopia inventata dalle persone sfortunate.

    bye
    Fede

  11. vb:

    Credo che il parcheggio in città vada a microzone di uno-due isolati… bastano fattori locali (esempio: un po’ di palazzi di fila che hanno i box, o un settore occupato da una fabbrica abbandonata o da uffici, che di notte sono deserti) per creare improvvisamente una microzona più parcheggiabile.
    Certo che lì molto vicino ci sono microzone abbastanza impossibili (qualcuno ha detto via Ghemme?). Ma ci sono anche sacche di parcheggio non lontano (esempio la Tesoriera o la caserma di piazza Rivoli).

 
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