Ridotti male
Oggi, ritornando da un cliente, pedalavo allegro sul tratto di via Guido Reni che va da via Filadelfia a via Baltimora. Proprio lì, sull’aiuola spartitraffico centrale, si trovano alcuni alberi di discrete dimensioni, residuo di quando lì era tutta campagna; tra cui uno che pare un ciliegio o assimilabile.
Bene, mentre passo, mi accorgo di un tizio che, con in mano un sacchetto di carta, si arrovella attorno all’albero, tra le macchine che sfrecciano, cercando disperatamente di aggrapparsi ai rami per cogliere le ciliegie (che, data la posizione, conterranno per il 99% ossidi di azoto e polveri sottili).
Ma quanto si deve essere ridotti male, per pensare di andare a cogliere le ciliegie dello spartitraffico?
7 Maggio 2007, 23:28
non credo che sia questione di essere ridotti male: è che raccogliere le ciliegie è una cosa di un tale bello, che resistere dal farlo è difficile, anche in mezzo al traffico. non credo che il tizio in questione non abbia i soldi per mangiare, credo che non sia disposto ad accettare che un po’ di polveri sottili gli tolgano pure questo gusto (di raccogliere, non di mangiare).
io la vedo così.
8 Maggio 2007, 08:00
Sono d’accordo anche io con bozzolina.
Non c’entra nulla essere ridotti male, e’ ovvio che uno non lo fa per fame!