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venerdì 5 Ottobre 2007, 14:15

Novità a Torino

Oggi, nel mio consueto giro in bici per il centro di Torino, ho potuto scoprire parecchie novità.

La prima è che stavano inaugurando il tratto di metropolitana da Porta Susa a Porta Nuova; ovviamente attorno alle uscite era tutto sbarrato e piantonato dalle forze dell’ordine, visto che c’era persino Prodi (invitato con lo scopo di pietire altri soldi per completare l’opera, e sommerso di fischi da gente incazzata per vari motivi). Già da settimane avevano aggiornato i cartelli nella parte di metro già in servizio; da oggi pomeriggio alle 16 il nuovo tratto sarà aperto al pubblico, anche se si potranno usare solo le fermate di Vinzaglio, Re Umberto e Porta Nuova, perché la nuova fermata Porta Susa – in corrispondenza della futura stazione, che ancora non c’è – è fatta e finita ma resterà sigillata ancora per un paio d’anni almeno.

La metro sarà gratis da oggi pomeriggio fino a domenica sera, anche se immagino l’assalto. Comunque, è probabile che martedì debba farmi un giro a Roma in giornata, in treno, con l’unica coppia di pendolini che non passa da Milano, e quindi avrò modo di provare il nuovo tratto… almeno al mattino, visto che d’ora in poi alla sera la metro chiuderà alle 22:45 (1:30 il sabato, 21:00 la domenica).

Il tutto si inserisce nei festeggiamenti per il centenario dei trasporti pubblici torinesi, che prevede anche una mostra fotografica in vari portici della città.

In tutto questo, c’è un’altra novità: finalmente è sparito il cubo attorno al caval ‘d brons in piazza San Carlo, il che significa che il restauro – che i maligni dicevano avvenire con estrema lentezza, visti i bei soldi incassati dalle gigantesche pubblicità appiccicate alle impalcature – è finito. La statua è ancora coperta da un telo, ma si vede che è stata ricostruita completamente, aggiungendo anche la spada che tempo fa era stata portata via dai gobbi durante i festeggiamenti per un qualche scudetto (non ricordo più se uno di quelli dell’EPO o uno di quelli dei telefonini). Per vedere come è venuta, dovremo attendere che la scoperchino; sperando – solo per il suo bene, intendiamoci – che la Juve non rivinca uno scudetto tanto presto.

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18 commenti a “Novità a Torino”

  1. Alberto:

    Quanto sento qualcuno riferirsi all’EPO ed al processo doping contro la Juve mi viene sempre in mente il processo parallelo che in quegli anni la Procura di Torino ha istruito contro il Torino. Di quest’ultimo processo, purtroppo, si è parlato pochissimo, neanche il Toro fosse una formazione di C2. Ho sempre trovato la cosa del tutto irriguardosa nei confronti della società granata e quindi riassumo di seguito gli elementi che ho trovato sulla vicenda, per vostra cultura…

    ————————————————————

    Il processo al Torino comincia addirittura prima (2001) di quello alla Juventus ma si instaura su basi completamente diverse. Infatti il Torino non viene accusato per abuso di farmaci ma per violazione del dls 538/1992 riguardante il “commercio abusivo di medicinaliâ€. In sostanza la Procura si limitò, nel caso del Torino, a mettere in discussione il diritto a detenerli senza interrogarsi sul loro uso.
    Le indagini e i sopralluoghi ai campi di allenamento del Torino Calcio rivelano l’esistenza di una piccola farmacia, composta da 248 farmaci. Ben 128 vengono rinvenuti al Campo Agnelli, sede degli allenamenti delle formazioni giovanili. In un’udienza del 13 marzo 2001 la dottoressa Adriana Ceci commenta così l’accaduto:

    “c’è una fornitura completa, ricca di farmaci importanti (gastroenterici, cardiologici, neurologici, cortisonici, nda). Stranamente non trovo in tutti questi farmaci quelli che la legge prevede siano presenti per assicurare il pronto soccorso. Quindi è evidente che non c’è una finalità di garantire un trattamento di emergenza di pronto soccorso, ma c’è l’idea che per sostenere gli allenamenti e gare servano dei farmaci.”

    Il 13 dicembre 2001 si conclude il processo di primo grado a carico della società granata: arriva la condanna per l’amministratore delegato Palazzetti, mentre il medico sociale Campini viene assolto per via di alcune obiezioni ritenute fondate. Dal sito di Raisport:

    “Sei mesi di arresto e 15 milioni di ammenda. Con questa condanna si è concluso il processo per uso di medicinali tra i giocatori del Torino Calcio. Condannato Davide Palazzetti, ex amministratore delegato della società granata, mentre è stato assolto l’ex presidente Massimo Vidulich, secondo quanto era stato richiesto dall’accusa. È approdato dunque a condanna il primo processo ad una squadra di calcio nato dalle inchieste sollevate nel 1998 dalla ormai notissima intervista di Zeman. Per Palazzetti ed il Torino era stata ipotizzata la violazione della legge 538 del 1992 in materia di farmaci. L’ipotesi d’accusa, sostenuta in aula dal pm Gianfranco Colace, era che il Torino, a partire dal 1997, avesse acquistato e detenuto una quantità di medicinali ingiustificata ed eccessiva. “Tutti i nostri principi sono stati accoltiâ€, ha commentato brevemente Raffaele Guariniello, il procuratore aggiunto che aveva condotto l’inchiesta dopo la sentenza”

    L’amministratore delegato Palazzetti viene prosciolto nel processo d’appello tenutosi il 29 gennaio del 2003. Poi la sentenza della cassazione assolverà definitivamente gli imputati: il tribunale dichiara che i club di calcio possono a tutti gli effetti avvalersi di una farmacia interna in cui detenere, oltre ai farmaci in vendita libera, anche quelli per i quali è necessaria una prescrizione medica. «La legge punisce solo le ditte che si dedicano esclusivamente ad accumulare farmaci a scopo di lucro, mentre il Torino Calcio S.p.A, dopotutto, è una società sportiva». Senza parole. Ma c’è dell’altro, dalla sentenza leggiamo che:

    “è certo che alcuni di questi farmaci sono stati acquistati e forniti senza ricetta medica, redatta dal medico sociale, pur essendo necessaria, mentre molti medicinali venivano prescritti e acquistati senza una correlazione, senza uno stato patologico, senza essere prodotti da banco ed essere tesi a fronteggiare situazioni di urgenza o emergenze, giungendo, in alcuni casi, alla somministrazione a soggetti minori per i quali era vietata […] Il 27,5% [dei farmaci] apparteneva al regime di acquisto libero, mentre il 71% concerneva farmaci suscettibili di essere acquistati solo su ricetta ripetibile o anche non ripetibile. Né mancavano, sia pure in percentuale di gran lunga inferiore dell’1,5%, specialità non vendibili al pubblico perché somministrabili esclusivamente in ambito ospedaliero. […] ben 69 su 128 (pari al 53%) concernevano specialità non suscettibili di somministrazione in giovani di età inferiori ai 16 anni, stante la serietà e irreversibilità degli effetti collaterali riscontrabili nell’impiego su soggetti nell’età dello sviluppo”

    È interessante, infine, leggere la testimonianza di Roberto Testi, autorevole medico legale che nel processo ha prestato una decisiva consulenza per il Torino. Di fronte all’accusa che i prodotti erano stati acquistati senza ricetta medica, egli risponde.

    “È vero. Ma li aveva richiesti lo stesso medico sociale, e i suoi ordinativi potevano ben essere considerati ricette. Quei farmaci, insomma, per tanti che fossero non costituivano un deposito. Erano di pertinenza di uno studio medico che stava svolgendo la sua attività. E nessuno può dire che un medico non può dare medicine a un paziente”

  2. Hayabusa:

    Quel che trovo fantastico nei blog è che c’è sempre qualcuno pronto a scrivere un commento più lungo dell’articolo da commentare, non commentando l’articolo ma semplicemente due parole di una battuta incidentale e del tutto off topic.

    Tornando all’articolo, l’altra novità di questi giorni nel trasporto pubblico torinese, che l’apertura della metro fa passare decisamente in secondo piano, è che GTT non sa più come convincere gli automobilisti a lasciare l’auto negli onerosissimi posteggi Caio Mario e Stura, dove nessuno lasciava l’auto nemmeno quand’erano gratis. Perciò si è inventata il biglietto giornaliero (nonché l’abbonamento mensile) PARK+TRAM: per due euro parcheggi tutto il giorno e vai in giro con i mezzi pubblici.

    Notare che il biglietto giornaliero semplice costa 3,50 euro: devono essere proprio disperati.
    La prossima mossa è quella di dare gratis sia il parcheggio che il viaggio in bus. Poi passeranno direttamente a pagare in contanti coloro che lasciano l’auto in questi parcheggi. E pensare che il Caio Mario non sarebbe nemmeno male, se la Linea 4 non ci mettesse quasi mezz’ora ad arrivare in centro…

  3. vb:

    Aspetta che passino un paio d’anni e debbano decidere dove far passare la linea due del metrò, il cui percorso ottimale sarebbe probabilmente quello della linea quattro, per cui hanno appena speso dei fantastiliardi… Solo che non potranno far vedere di aver buttato dei soldi nel tram, e quindi ci ritroveremo con una linea due che non fa alcun giro utile.

    (Ad esempio hanno proposto il giro dal trincerone, cioè di arrivare da Porta Nuova a Caselle passando per: piazza Castello, corso Regio Parco, il cimitero, la zona di piazza Sofia, la zona di piazza Derna, il parco Sempione, la stazione Dora, via Stradella, la zona stadio delle Alpi, Venaria, Borgaro e Caselle città: dall’aeroporto al centro in sole 25 fermate di metro, metà delle quali in mezzo a lande abbandonate… ah già, dimenticavo che il genero di Castellani è il maggior immobiliarista di Torino: più si costruiscono servizi preziosi in zone degradate che lui può comprare per due lire e rivendere per 5000 euro al mq, più lui è contento)

  4. .mau.:

    la cosa più buffa è che il biglietto giornaliero semplice a Milano costa meno che a Torino (sono tre euro)

  5. vb:

    Avendo fatto il giro, segnalo un paio di altre cose.

    La metro, in realtà, ferma anche a (futura) Porta Susa… però riparte subito, e ovviamente non apre le porte. Si ha comunque il tempo di ammirare la stazione, che è mezza fatta e mezza no, ma già con buona parte degli arredi, seggiole incluse.

    Inoltre nel weekend, da oggi fino a Natale, dalle 9:30 alle 19:30, circoleranno le due linee storiche 7 e 13 barrato, servite con tram originali di inizio secolo. La linea 7 fa una circolare (in un verso solo) da Porta Nuova per via Accademia Albertina, via Po, piazza Castello, Giardini Reali, Porta Palazzo, Rondò della Forca, piazza Statuto, Porta Susa, corso Vinzaglio, corso Vittorio Emanuele II. La linea 13 barrato fa il percorso del 13 da piazza Statuto alla Gran Madre e ritorno. Le due linee sono gratis oggi e domani.

  6. Alberto:

    Hayabusa: il mio commento era spudoratamente provocatorio. Ci sarei rimasto un po’ male se proprio tutti l’avessero ignorato… Grazie ;-)

  7. Mike:

    Ma la linea 2 della metro deve fare Piazza Bengasi, Corso Traiano,corso Siracusa/Trapani/Lecce/Potenza, corso Grosseto,
    piazza Rebaudengo,Corso Giulio Cesare e via Gottardo, via Bologna. ;-)

    Per i piu` giovani, a http://www.mondotram.it/torino_in_tram/mappe82.htm si puo’ vedere la famosa mappa di Rolando, in cui in verde sono indicate dove dovevano essere fatte le linee di metropolitana leggera. La 3 come e` noto e` stata fatta con le motrici 70xx con una essenziale variazione in corso d’opera (nel progetto iniziale in corso doveva andare sotto terra da corso Tassoni a corso Belgio, mentre la linea 1 usa le val 208 ed e` tutta interrata….

  8. vb:

    Grazie per il link al sito: è fighissimo, ci passerò dei giorni…

  9. .mau.:

    ah, la griglia di Rolando, quello secondo cui la via più breve tra due punti è il gomitolo!

  10. Bruno:

    Passate una settimana a Funchal e rimpiangerete gli efficientissimi trasporti torinesi. Ci sono più di 50 linee gestite da 5 diverse compagnie separate(funchal ha 160.000 abitanti), le paline sono illeggibili da più di 3 metri di distanza, il biglietto costa in pratica 1 euro e 90 e vale fino a che non scendi dall’autobus. I mezzi sono vecchissimi e gli autisti spericolati, ma ci vogliono 3/4 d’ora per fare 15 km., e 4 ore per farne 60. La mappa dei trasporti non è la solita cartina, ma un libretto di una sessantina di pagine che richiede una mezz’ora almeno di sforzi interpretativi. Terribile, davvero terribile.

  11. wal:

    la spada del caval ‘d brons era stata strappata da un granata il giorno dell’orgoglio….fai tu!

  12. Alberto:

    Attenzione!!! Stavolta vb ce l’hai veramente raccontata soave…
    Anche a giudicare dall’intervento su questo forum la spada del Caval d’Brons nel 2003 non fu sottratta durante i festeggiamenti per il 27o scudetto (verificatisi il 10 Maggio) ma durante la famosa marcia dell’orgoglio granata la settimana prima (il 4 Maggio).

    http://www.politicaonline.org/forum/showthread.php?t=53266

    Ma come è possibile? Dimmi la verità, in realtà i colpevoli erano tifosi della Juve travestiti di granata per far ricadere la colpa sui rivali…

  13. bruno:

    @Alberto: in rete si trova di tutto e il contrario di tutto, non è detto che sul sito che citi tu (“Politicaonline”???) le informazioni siano corrette. Sarebbe invece corretto, dal punto di vista dell’equilibrio della discussione, che tu citassi anche i siti in cui si dice che sono stati i gobbacci a fregarsi la spada…

  14. .mau.:

    ragazzi, un bel giro alla Civica, che ha una sezione di emeroteca coi microfilm, e guardate che cosa scrisse al tempo la Busiarda e rep.it. Non avete nemmeno da spulciare più di tanto.

  15. Alberto:

    @bruno: il post in oggetto era datato 6 Maggio. La festa per lo scudetto della Juve si svolse il 10 Maggio, la marcia per l’orgoglio granata il 4 Maggio. O l’autore del post era preveggente oppure è esclusa l’ipotesi di vb. Resta aperta l’ipotesi del gobbaccio travestito da granata… ;-)
    P.S. Ehi, un momento. E se l’autore del post fosse quello che si è portata via la spada di lì a qualche giorno? Magari ha pianificato tutto. Prima ha mandato il post, poi il 10 ha fregato la spada e poi si è premurato, attraverso un’opportuna attività di hackeraggio, di eliminare ogni altro riferimento su Internet a quell’evento che non fosse appunto il suo post, così da far ricadere nei secoli la colpa sui tifosi granata. Geniale!!

  16. Bruno:

    @Alberto: sono andato su

    http://www.universotoro.altervista.org/Orgoglio%20Granata/Quotidiani.htm

    dove c’è una lunga descrizione degli eventi di quei giorni del 2003 ma non ho trovato nulla su una spada trafugata.
    Mi sembra strano: il resoconto è completo e dettagliato circa ogni altro aspetto.

  17. Alberto:

    Mistero. Ma allora chi avrà trafugato la spada? Forse sarà stato un vigile multarolo, per tagliare le gomme delle macchine posteggiate in divieto?

  18. Bruno:

    @Alberto: non mi sembra il caso di fare dell’ironia su questioni così serie. Di certo, se fossero stati i tifosi granata, avremmo già letto qualche commento su questo stesso forum.

 
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