Conferenze d’Egitto
Non ho ancora deciso cosa pensare di questa conferenza: per certi versi e’ molto interessante, per altri e’ piena di banalita’ (si parla di rischi di Internet per i minori, e non vi dico il profluvio di filmatini con bambole abbandonate nel fango – questo presentato da poliziotto inglese – o con personaggini carini carini che spiegano ai bambini di prendere a calci nelle palle qualsiasi estraneo gli si avvicini).
Comunque, e’ la prima conferenza internettiana a cui vado in cui e’ strettamente vietato entrare con un portatile, e non solo, anche con una macchina fotografica, e non solo, anche con un cellulare. Oggi la sicurezza in realta’ e’ lasca, ma ieri c’era la regina e quindi il controllo era ferreo. Il momento piu’ kitsch e’ stato quando, concludendo il proprio discorso, il ministro delle Comunicazioni, a nome del Movimento Internazionale Femminile per la Pace “Suzanne Mubarak”, ha insistito nel conferire un dono a Suzanne Mubarak per premiarla del suo impegno nell’organizzare l’evento. Ed e’ buffo quando nel bel mezzo della conferenza un cameriere in giacca e cravatta attraversa tutta la sala per portare alla signora Mubarak, sul tavolino di marmo personale che le hanno messo davanti, un nuovo bicchiere d’acqua fresca, rigorosamente in cristallo lavorato a mano.
Ci sono pero’ allo stesso tempo anche elementi di modernita’ che in Italia sarebbero incredibili: ve la vedete una nostra first lady organizzare una conferenza su Internet e i minori invitando trenta esperti internazionali di sicurezza e di Internet – mica preti e presentatori TV – e facendogli fare le domande direttamente da un gruppo di ventenni? E la sala sara’ anche piena di madri di famiglia a testa coperta, pero’ parlano tutte inglese meglio della media dei nostri ministri e dirigenti d’azienda, tanto e’ vero che a parte i discorsi ufficiali la conferenza e’ tutta soltanto in inglese, senza alcun tipo di traduzione in arabo.
Io parlero’ oggi pomeriggio, e avendo dimenticato la chiavetta con le slide finiro’ per parlare a braccio, seguendo la traccia. C’e’ ovviamente un webcast qui. Sono curioso di vedere che ne verra’ fuori!
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